Milano, 24 febbraio 2019 – Qualcuno è molto contento, qualcuno un po’ di meno. Il dato di fatto è che il Milan ha cambiato il suo centravanti. In estate, i tifosi rossoneri avevano sognato con Gonzalo Higuain, chiamato a risollevare le sorti del Diavolo dopo i successi ottenuti alla Juventus, che aveva virato su Cristiano Ronaldo.
Ma la scintilla tra il Pipita e il Milan non è mai nata. Sei mesi, soltanto 8 gol e la chiamata da parte del Chelsea di Maurizio Sarri. Non ci ha pensato due volte Higuain, che a Milano credeva, molto probabilmente, di poter recitare un ruolo da protagonista non solo da singolo, ma anche assieme al collettivo. Si è ritrovato a dover sostenere la baracca, a fare da leader, ma purtroppo, l’attaccante argentino nel corso della sua carriera ha sempre dimostrato di avere qualche mancanza dal punto di vista caratteriale. E quando è arrivata qualche frecciatina anche da parte della dirigenza, Higuain non ci ha visto più. Il Milan non è la Juventus, Gonzalo non si è sentito coccolato e forse ha valutato il collettivo della rosa non alla sua altezza. Sta di fatto che, dopo mesi di prestazioni deludenti, né Gattuso né i tifosi rossoneri rimpiangeranno un calciatore che doveva dare alla causa molto più di quello che realmente ha dato.
La piazza si è già convertita ed è già esplosa la Piatek-mania. L’attaccante polacco ha stupito tutto il pubblico, sia quello italiano che quello europeo, con i suoi primi sei mesi super in Italia. 19 gol, diluiti tra campionato (13) e Coppa Italia (6), che hanno fatto impennare le sue quotazioni nella corsa al titolo di capocannoniere e la sua valutazione dai 4 milioni di euro pagati in estate dal Genoa ai 35 che la proprietà rossonera ha dovuto sborsare, in un’unica tranche, per assicurarsi le sue prestazioni.
Da quando SuperPippo Inzaghi ha lasciato il Milan, tutti i numeri 9 rossoneri hanno clamorosamente fallito. Higuain è quello che ha fatto più gol, assieme a Gianluca Lapadula, vale a dire 8. Ma ci sono stati tantissimi flop e quello del Pipita è solo l’ultimo: Pato, Matri, Torres, Destro, Luiz Adriano e Andre Silva. Tralasciando il numero di maglia, l’unico attaccante che, negli ultimi anni, ha visto il gol con continuità, al Milan è stato Carlos Bacca, con 34 reti nel giro di due anni.
Piatek ha l’obiettivo e, forse, anche il dovere di migliorare queste statistiche, facendo soprattutto in modo che il Milan raggiunga quell’obiettivo prefissato oramai da 3 anni che non riesce più ad agguantare, vale a dire l’ultimo treno disponibile per la Champions League. Per tornare ai fasti di un tempo, la scelta è ricaduta sul pistolero polacco.