“Crescere in qualità” due giornate di formazione con rilascio crediti formativi per le professioni sanitarie

“Crescere in qualità” due giornate di formazione organizzate da Labcam in collaborazione  con il “Centro e formazioni & servizi le querciole”. Al termine del corso verranno rilasciati 10 crediti formativi ECM validi per tutte le professioni sanitarie.

(26-10-2022) Dopo il grande successo del precedente corso, Labcam ripropone “Crescere in qualità” ! Il tema del corso riguarda la gestione delle crisi nel settore delle attività agroalimentari. Quest’anno, grazie alla collaborazione con il provider “Centro e formazioni & servizi le querciole”, verranno rilasciatati al termine del corso, 10 crediti formativi ECM validi per tutte le professioni sanitarie

Il Corso si focalizza su due argomenti chiave per le aziende del settore: la corretta gestione delle crisi ed emergenze relative alla produzione e distribuzione degli alimenti, e l’importanza della qualità e della sua certificazione come elemento di crescita aziendale, oltre che sugli strumenti più efficaci e innovativi per promuovere la propria attività. Il corso “Crescere in qualità”, che si svilupperà in due giornate, il 04 e il 11 novembre , si svolgerà in live streaming, dalle 9 alle 13, ed è aperto a un massimo di 50 partecipanti. 

Nella prima giornata, quella del 04 novembre, si affronterà la spinosa questione della corretta gestione di una crisi o emergenza. Nella seconda giornata invece, in data 11 novembre , i riflettori saranno puntati sul concetto di come crescere puntando sulla qualità.  “Crescere in qualità”: docenti e programma del corso A fare lezione, si alterneranno tre docenti, esperti autorevoli, ognuno nel proprio campo di riferimento. Luca Medini, chimico e direttore del laboratorio LabCam nella prima giornata affronterà il tema di emergenze e crisi in cui possono incorrere le aziende del settore alimentare, con particolare attenzione sulla definizione dei possibili rischi e su ciò che ne consegue, quindi su come gestire reclami, ritiri e richiami. Nella seconda giornata del corso invece, ci si concentrerà sulla qualità come elemento essenziale per la crescita di un’azienda nel comparto agroalimentare. La lezione verterà su come accrescere la qualità in azienda, attraverso schemi di certificazioni e scelte premianti. Alessandro Masolini,  direttore vendite, consulente formatore e business coach, si concentrerà, sulla gestione delle crisi da parte di chi opera nel settore commerciale delle aziende alimentari, fornendo preziosi e concreti strumenti operativi per chi si trovi a gestire le conseguenze di un’emergenza nel quotidiano rapporto con i clienti. Nella seconda giornata del corso invece, si rivolgerà ai commerciali spiegando l’importanza della qualità per un’azienda del settore e illustrando tutte le opportunità per la crescita del fatturato, legate all’utilizzo delle certificazioni di qualità. Rosella Scalone, esperta in comunicazione e strategie digitali, illustrerà invece come proteggere l’immagine del brand e, anzi, potenziarla attraverso i canali digitali, grazie a una corretta gestione della comunicazione anche in un contesto di crisi. Il focus sarà in particolare sulla gestione delle recensioni online e su come gestirle correttamente per aumentare la brand awarness. Nella seconda giornata invece, spiegherà quanto sia fondamentale e strategico per qualsiasi azienda del settore, promuovere e comunicare in modo corretto e impattante la qualità del proprio prodotto, attraverso il web e i suoi più efficaci strumenti di comunicazione. 

Per informazioni : formazione@labcam.it
info: https://www.labcam.it/crescere-in-qualita-2/

Coinvolti e mazziati

La decisione dell’UE di creare una missione di assistenza militare al regime di Kiev aumenta il coinvolgimento dell’UE e la trasforma in una parte del conflitto in Ucraina, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un briefing giovedì.

Zakharova ha ricordato che la sesta riunione del cosiddetto Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina tenutasi a Bruxelles il 12 ottobre ha portato alla decisione di fornire al regime di Kiev moderni sistemi di difesa aerea, nonché, secondo l’esercito statunitense, quasi 1.500 sistemi di difesa aerea portatili Stinger.

Dall’inizio dell’operazione, i paesi della NATO hanno inviato: 300 carri armati, 130 veicoli da combattimento, 400 veicoli trasporto truppe, 450 corazzati, 700 sistemi di artiglieria, sistemi di lancio di razzi e mortai, 5.000 missili antiaerei portatili e 80.000 sistemi di razzi anticarro e lanciagranate, 160.000 armi leggere, 800.000 pezzi di artiglieria e munizioni, 90 milioni di munizioni.

“E dopo tutto questo, i regimi dell’UE hanno chiesto ai loro cittadini di fare meno il bagno e riscaldarsi di più perché non c’è modo di rendere le loro vite confortevoli ora. Sappiamo dove vanno a finire questi soldi, e ora lo sanno anche i cittadini di questi paesi dell’UE”, ha concluso Zakharova.

Ma cosa c’era di sbagliato

Famiglia anni 1970

“Ma cosa c’era di sbagliato? Decenni fa’ i figli venivano allevati con severità e rigore etico ma tutto era concepito per essere a misura di bambino. I bimbi mangiavano solo cose sane, adatte a loro, andavano a dormire presto (la mia generazione dopo Carosello), gli si insegnava che prima di chiudere gli occhi, bisognava fare la preghierina all’angioletto custode e ci si teneva a tenere celati alcuni argomenti considerati da adulti (sesso, politica, parolacce, critiche nei confronti di altri adulti). A tempo debito questi bimbi venivano preparati per l’età adulta, tra mille raccomandazioni e tanta ansia da parte delle mamme. I maschietti da adulti venivano indirizzati verso una scelta lavorativa e lì esortava affinché trovassero una brava ragazza da sposare e con cui mettere su’ famiglia. Alle ragazze non erano preclusi studi e scelta lavorativa, ma la maggiore aspirazione era incontrare un bravo ragazzo da sposare e con cui mettere su’ famiglia.
Cosa c’era di sbagliato in tutto questo?
Eppure c’è stata una guerra silente ma corrosiva che ha combattuto strenuamente questo stile di vita e ne ha presentato un altro più seducente, più divertente e ritenuto necessario per chiudere con il passato con la scusa di liberare prima le donne da convenzioni sociali arcaiche che la imprigionavano in un ruolo stereotipato poi l’uomo, anch’esso imprigionato nell’arcaico ruolo di pater familias e nel suo genere di maschio portandolo verso l’esplorazione di altri ambiti come quello di amare non necessariamente una donna ma anche un essere del suo stesso genere e vestire, se lo vuole, anche abiti e scarpe femminili. Poi in questa pseudo rivoluzione, all’archetipo familiare, si contrappone l’esaltazione dell’individualismo dove i difetti diventano virtù e dove l’edonismo sostituisce la solidarietà e il sesso, l’amore. Tutto è tramutato come bene di consumo e i valori di un tempo sono solo nostalgici ricordi lontani.
Per chi poi si dovesse perdere in questi travolgenti cambiamenti, ci sono forme di alienazioni distruttive e molto tollerate che lo porteranno a perdersi completamente. Quindi da una parte avremo una società mutata, priva della struttura familiare, dove i bambini verranno catapultati subito in quelle questioni che un tempo venivano considerate da grandi, dall’altra ci saranno sempre più persone alienate e fragili, bisognose di essere seguite da specialisti.
Io sono troppo “antica” per sentirmi a mio agio in questo tipo di evoluzione sociale di cui faccio fatica a vedere degli effetti positivi.

(dalla bacheca di Carlo Morelli)