Dai gusci delle cozze ricavati per la prima volta pannelli isolanti per l’edilizia innovativi e ignifughi
Germana Carillo
Pubblicato il 23 Agosto 2023
Delle cozze non si butta via niente e questa azienda è stata in grado di trasformare le fibre di bisso in pannelli capaci di assorbire il rumore e super resistenti al fuoco. Un’idea innovativa per un’edilizia il più sostenibile possibile
©Seastex
Assodato che non vanno gettati nell’umido, non tutti sanno che i gusci delle cozze portano attaccato il cosiddetto bisso, che il mollusco utilizza per ancorarsi al fondale marino, alle rocce o ad altri substrati solidi. Si tratta di quei filamenti che generalmente rimuoviamo nel momento in cui puliamo i mitili.
Invece di gettare questi rifiuti nella spazzatura, Sander Nevejans, designer belga e fondatore di Seastex, ha pensato bene di recuperarli e di produrre dei pannelli ignifughi. Sono gli “Acoustic Byssus Core” (ABC), perfetti per realizzre cappotti termici alle abitazioni.
Il motivo? Sapevate che il bisso ha proprietà eccezionali, tra cui la capacità di assorbire il rumore e proprio l’elevata resistenza al fuoco?
Lo studio
Nelle cozze, il bisso, noto anche come “barba”, è la parte della cozza non commestibile che viene generalmente rimossa prima della cottura o del confezionamento.
Le fibre di bisso possiedono un grande potenziale come materiali di alto valore e di lunga durata nel mercato internazionale delle costruzioni. Non solo offrono proprietà acustiche uniche per la produzione di nuovi prodotti fonoassorbenti, ma contribuiscono anche al raggiungimento di molteplici obiettivi di sviluppo sostenibile. Sfruttando le proprietà uniche delle fibre di bisso, il settore dell’edilizia può contribuire allo sviluppo di città sostenibili utilizzando materiali ecocompatibili, si legge sul sito.