Scoperti dalla polizia 400 laboratori, la commissaria agli Affari Interni Johansson: “In Lettonia sequestrati cinque chili, che potrebbero uccidere 2,5 milioni di persone
Il fentanyl, un oppioide sintetico che ha provocato un’ondata di decessi per overdose negli ultimi anni negli Stati Uniti, viene prodotto anche in Europa e c’è il rischio ce possa portare a migliaia di morti anche da noi. L’avvertimento è stato lanciato dalla commissaria europea per gli Affari Interni, Ylva Johansson, che ha ricordato che il problema è soprattutto statunitense, con il Paese che ha avuto oltre 100mila morti, ma ha aggiungendo che non dobbiamo dimenticare che il fentanyl “viene prodotto anche qui in Europa, dove ci sono molti laboratori” illegali e in un anno “la polizia ne ha smantellati 400, strutture in cui si producevano soprattutto metanfetamine ma anche fentanyl”.
Parlando ieri in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Affari Interni, che ha visto anche la partecipazione dei ministri di 14 Paesi dell’America Latina, con i quali si è parlato soprattutto di lotta al narcotraffico, Johansson ha detto che “dobbiamo essere preparati” al fatto che una emergenza come quella degli Usa “potrebbe accadere anche qui”. La commissaria ha fatto l’esempio di un sequestro avvenuto in Lettonia. “Lì sono state sequestrati cinque chili di fentanyl, che hanno il potenziale di uccidere 2,5 milioni di persone, cioè più della popolazione nazionale”, ha denunciato.
Perché il Fentanyl fa strage negli Usa e non in Europa
Questo perché questa sostanza, usata originariamente come analgesico, prima di essere resa illegale per gli effetti collaterali che sono stati dimostrati e denunciati, è adesso utilizzata principalmente come droga ed “è cinquanta volte più pericolosa dell’eroina”, e questo significa che potenzialmente ci vorrebbero 250 chili di eroina per avere la stessa pericolosità, ma cinque chili “sono facili da trasportare”, si possono mettere tranquillamente in una borsa, da qui i maggiori rischi per la salute pubblica.
Ieri nel corso del dibattito tv tra candidati repubblicani alle primarie presidenziali degli Usa, l’ex governatrice della South Carolina Nikki Haley ha denunciato che “abbiamo avuto più morti di fentanyl che americani uccisi in Iraq, Vietnam e Afghanistan messi insieme”. E l’affermazione è vera: secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention, sono 150 mila le persone morte per overdose da psicofarmaci che includono il fentanyl, il farmaco più diffuso. I soldati americani morti in Iraq, Afghanistan e Vietnam sono stati 65.114. Negli Stati Uniti questa droga che si può iniettare o fumare, sta diventando la principale causa di morte per le persone tra i 18 e i 49 anni.
Per fronteggiare la mancanza di oppioidi la criminalità organizzata si sta dedicando sempre più alla produzione e la vendita di droghe sintetiche come il fentanyl, che risulta peraltro più redditizie di altri oppioidi naturali in quanto più potenti: basta quindi meno prodotto per assicurare lo stesso effetto. Gli spacciatori sono soliti inoltre mescolare questo analgesico ad altre droghe, come cocaina, metanfetamine e Mdma. La dipendenza può nascere così in maniera inconsapevole, con consumatori ignari di stare utilizzando questo tipo di sostanza.