Anche quest’anno, torna il concerto di Natale al Teatro alla Scala e, per l’occasione, il teatro scaligero affida la bacchetta al maestro Daniel Harding.
Appuntamento il 23 dicembre alle 20.
Il programma del concerto
Il programma prevede Fantasia in do min. op. 80 per pianoforte, soli, coro e orchestra di Beethoven e Sinfonia n. 2 in re magg. op. 73 di Brahms.
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Un taglio del 73% alle politiche ambientali e per il clima (250 milioni di euro in meno). Un taglio del 19,3% alla voce diritti e politiche sociali (109 milioni in meno). Simile il taglio ai fondi per il diritto allo studio universitario: -19,5%, cioè 9,4 milioni in meno. E ancora, fortemente tagliate le spese alla voce sicurezza e protezione civile: -57,7%, pari a 63 milioni in meno.
Sono alcune delle voci del bilancio di Regione Lombardia che hanno subito tagli. La denuncia arriva dalle opposizioni (Pd, Patto Civico, 5 Stelle, Verdi-Sinistra e Azione-Italia Viva), che hanno firmato anche un ordine del giorno unitario per chiedere correttivi e prospettive diverse alla maggioranza di centrodestra.
Tra i tagli elencati, spiccano in particolare alcune voci. Come il taglio di oltre il 90% (23 milioni in meno) sull’inclusione delle persone con disabilità, alla voce generale sui diritti e le politiche sociali. Sempre in questo capitolo, sarebbero addirittura azzerati, secondo le opposizioni, gli interventi per i servizi alla prima infanzia (asili nido), con un taglio netto di 6 milioni di euro.
Nel capitolo sulle politiche ambientali, il taglio riguarda la bonifica dei luoghi inquinati, la sostituzione di caldaie inquinanti negli uffici pubblici e la realizzazione di ricariche per la mobilità elettrica. La ‘sforbiciata’ lascia sul campo la metà dei fondi per contrastare la violenza sulle donne: da 16 milioni (nel 2023) a 8,2 milioni (previsti per il 2024) e due terzi dei fondi per i beni confiscati alle mafie (da 3,7 a 1,3 milioni di euro).
Sanità e casa
Le proposte, elencate nell’ordine del giorno, spaziano su tutti i ‘rami’ d’azione della Regione, dalla sanità ai trasporti, dalle politiche per la famiglia a quelle per il lavoro, dalla casa alla sicurezza, senza dimenticare il clima e l’inquinamento. Al primo posto, le opposizioni chiedono una “radicale riforma del sistema sanitario regionale”, nonché il blocco delle rette a carico degli anziani nelle Rsa (un problema di cui si è parlato proprio in questi giorni) e un piano per la salute mentale e la neuropsichiatria infantile.
Ancora, tra le richieste si leggono il raddoppio dei fondi destinati ai centri antiviolenza per contrastare la violenza di genere, l’aumento di posti negli asili nido con abbassamento delle rette per le fasce deboli, una nuova legge sulle case popolari e sull’housing sociale, un piano di recupero dei 19mila alloggi sfitti di proprietà di Aler. Ma anche un piano di riconversione ecologica del tessuto produttivo.
Lavoro e trasporti
E, parlando di impresa e lavoro, la realizzazione di un ‘patto per il lavoro e per il clima’ con tutte le parti sociali, come già avvenuto in Emilia Romagna, nonché un piano per prevenire il dissesto idrogeologico e azioni di contrasto allo spopolamento strutturale delle aree interne e montane. E poi sostegni alle imprese attraverso l’accesso facile al credito e un sistema di formazione che sia funzionale ai bisogni del mondo del lavoro.
Le opposizioni chiedono anche risorse aggiuntive per far crescere la qualità del trasporto pubblico (di recente la Regione ha appaltato a Trenord, per altri 10 anni senza gara pubblica, il servizio ferroviario locale), abbonamenti al treno gratuiti per gli under 27 lombardi (con tetto sull’Isee), l’obbligo di rispettare salari minimi (come da direttiva dell’Unione europea) per chiunque abbia in appalto forniture, lavori e servizi dalla Regione, la revisione del taglio sulla sicurezza per garantire il rispetto degli accordi e dei contributi ai Comuni, l’incremento dei fondi per il diritto allo studio.
È online SPEAKING OF WINE, la piattaforma digitale sviluppata da WEIJI LAB srl, sulla quale verranno distribuiti i libri e le riviste di A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier), insieme a pubblicazioni di altri editori, tutte a tema enologico ed esclusivamente in formato digitale accessibile. www.speakingofwine.it
(18-12-2023) Torino – Gli appassionati del vino, siano essi professionisti o semplici intenditori, possono raggiungere il loro paradiso digitale attraverso il portale Speaking of Wine. Troveranno contenuti esclusivamente digitali che svelano tutti i segreti di una grande passione: il vino. Speaking of Wine rappresenta una vera e propria innovazione nel settore della comunicazione digitale, offrendo una esclusiva esperienza di leggibilità dei contenuti e una altrettanto efficiente esperienza d’acquisto.
WEIJI LAB (www.weiji.it), che ha sede a Torino, è un’impresa specializzata in editoria digitale multimediale da oltre 15 anni. Ha implementato sistemi di distribuzione digitale e vendita online di prodotti editoriali che sono stati utilizzati in diversi settori, dalla scolastica ai servizi alle aziende.
Su Speaking of Wine è già presente l’A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier), protagonista strategico del settore enologico, che ha scelto la tecnologia di WEIJI LAB per distribuire le proprie pubblicazioni sul vino.
In tema di transizione digitale, il responsabile commerciale di WEIJI LAB, il dr. Davide Picotto, ha dato particolare enfasi all’importanza strategica del progetto ‘SPEAKING OF WINE’; egli lo considera un passaggio fondamentale per partecipare attivamente alla comunità culturale del vino ed afferma: “Speaking of Wine è un passaporto digitale per il mondo del vino, un’opportunità di apprendimento e scoperta che accoglie l’innovazione digitale nel settore”.
WEIJI LABha sviluppato questa piattaforma originale sulla scorta di anni di esperienza ravvicinata con il mondo dell’editoria scolastica; questo percorso ha favorito la maturazione di una speciale attenzione alle condizioni di leggibilità e alla fluidità della navigazione come principali ma non unici requisiti fondamentali. Speaking of Wine rappresenta pienamente la proposta di WEIJI LAB: digitalizzazione intesa come arricchimento, come opportunità, come condivisione di prospettive e visione futura.
Vi aspettiamo su www.speakingofwine.it e contiamo di incontrarvi numerosi. Non esitate a contattarci!
MALI. ANCHE LA GERMANIA SE NE VA La Germania ha dichiarato di aver terminato la sua partecipazione alla missione delle Nazioni Unite in Mali, MINUSMA, in un ritiro ordinato dai leader militari del Mali. “Oggi alle 3:00 (1400:142 GMT) gli ultimi soldati della Bundeswehr hanno lasciato Camp Castor a Gao, in MalI. Questo segna la fine di un dispiegamento all’estero della Bundeswehr dopo quasi esattamente 10 anni”, ha detto l’esercito in una dichiarazione oggi, aggiungendo che gli ultimi quattro soldati lasceranno Bamako domenica e che circa 27.500 soldati hanno prestato servizio sotto la MINUSMA. Le truppe tedesche sono state un pilastro fondamentale della missione MINUSMA da quando Parigi ha ritirato le sue forze dal Mali nel 2022. La missione delle Nazioni Unite in Mali è stata creata nel 2013 per aiutare a stabilizzare il paese mentre combatteva un’insurrezione. La giunta al potere in Mali, che ha preso il potere nel 2020, a giugno ha chiesto la partenza della missione, nonostante fosse in preda a violenze e altre crisi. (Fonte: TRT World (https://www.trtworld.com/africa/un-mission-in-mali-officially-ends-after-10-years-germany-16211698))
ONU. ASSEMBLEA GENERALE VOTA A PER CESSATE IL FUOCO. ITALIA ASTENUTA L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato a stragrande maggioranza a favore dell’attuazione del cessate il fuoco.
10 i voti contrari (Austria, Repubblica Ceca, Guatemala, Israele, Liberia, Micronesia, Papa Nuova Guinea, Paraguay, Stati Uniti)
23 gli astenuti, tra cui Italia, Germania, Ungheria, Olanda, Ucraina, Regno Unito
153 i voti a favore, tra cui Francia, Spagna, Belgio, Grecia.
L’UE SCEGLIE IL PROTEZIONISMO PER DIFENDERSI DALLA CINA NELLA TRANSIZIONE ENERGETICA. MA I PREZZI AUMENTANO E LA TRANSIZIONE È A RISCHI
L’UE sta spingendo per proteggere la sua produzione di energia pulita dalla concorrenza cinese adottando misure per aiutare le sue industrie di veicoli elettrici, solare ed eolico. Il blocco ha cercato per mesi di affrontare la sua dipendenza dalle tecnologie importate, in particolare dai prodotti più economici provenienti dalla Cina, che minano le quote di mercato dei produttori europei. Tuttavia, la nuova ondata di protezionismo dell’energia pulita potrebbe danneggiare le catene di approvvigionamento e il commercio globale e in realtà far salire ulteriormente i prezzi dei materiali e delle attrezzature necessarie per accelerare la transizione energetica, affermano gli analisti e l’industria. L’UE sta inoltre cercando di proteggere i suoi produttori di apparecchiature eoliche e solari dalla concorrenza cinese. Alla fine di ottobre, la Commissione europea ha presentato il suo piano d’azione europeo per l’energia eolica, che mira a “garantire che la transizione verso l’energia pulita vada di pari passo con la competitività industriale e che l’energia eolica continui a essere una storia di successo europea”. “Le dipendenze si stanno intensificando”, ha commentato Kadri Simson, commissaria europea per l’Energia. “L’Europa non ha intenzione di ridimensionare le sue ambizioni di decarbonizzazione, quindi deve anche agire per ridurre la sua dipendenza dalle tecnologie importate, che comporterà rischi sia economici che di sicurezza”, ha aggiunto il commissario europeo per l’Energia. Il pacchetto sull’energia eolica rileva che i bassi prezzi cinesi e le catene di approvvigionamento più corte a causa del dominio della Cina nella produzione di acciaio e materie prime “minano gravemente la capacità delle aziende dell’UE di competere in condizioni di parità”. La Cina svolge anche un ruolo smisurato nella catena di approvvigionamento globale della tecnologia dell’energia pulita, che presenta un’altra serie di problemi di sicurezza energetica a causa delle catene di approvvigionamento altamente concentrate geograficamente sia per la tecnologia che per i minerali critici, come riconosce l’Agenzia internazionale per l’energia (AIE). Secondo le previsioni dell’agenzia nel World Energy Outlook, la Cina avrà una quota del 79% della catena di approvvigionamento del solare fotovoltaico nel 2030, il 64% nell’energia eolica, il 68% nelle batterie, il 54% nei prodotti chimici al litio e il 72% nel cobalto raffinato. L’UE è preoccupata di essere diventata sempre più dipendente dalla produzione cinese, nonostante un aumento del 50% del tasso di installazioni eoliche e solari lo scorso anno rispetto al 2021, anche in un contesto di aumento dei prezzi. In una dichiarazione congiunta, 433 aziende e associazioni europee del settore solare, guidate da SolarPower Europe, hanno avvertito alla fine di novembre che “le misure commerciali danneggerebbero il settore solare dell’UE a scapito della transizione energetica verde dell’UE in un momento critico. In questo momento, l’Europa produce meno del 3% dei pannelli solari necessari per raggiungere l’obiettivo medio annuale di raggiungere i nostri obiettivi di diffusione solare per il 2030. Prendere in considerazione le indagini commerciali minaccia il percorso più promettente dell’Europa verso una rapida decarbonizzazione dell’energia”, ha affermato SolarPower Europe. L’associazione invita i leader dell’UE a prendere in considerazione la possibilità di sostenere la produzione nazionale con garanzie statali, adeguare le norme sugli aiuti di Stato e creare uno strumento finanziario a livello dell’UE per la produzione solare, come una banca di produzione solare, invece di imporre dazi e tariffe sulle importazioni. (Fonte: Oilprice (https://oilprice.com/Alternative-Energy/Renewable-Energy/EU-Might-Be-Standing-In-The-Way-Of-Chinas-Energy-Transition.html)
USA – AIUTI A UKRAINA E ISRAELE
Non sono solo gli aiuti al regime nazista ucraino ad essere fermi ma anche quelli ad Israele. Gli Stati Uniti non stanno aiutando nè Kiev nè Tel Aviv. Mi pare molto significativa la politica estera che stanno seguendo. https://www.pbs.org/newshour/politics/senate-republicans-block-ukraine-and-israel-aid-as-they-demand-border-policy-changes
Dal 7 dicembre al 7 gennaio a Milano, presso Allianz Mico, nel cuore di CityLife, arriva A Christmas Magic, il Villaggio di Natale al coperto il più grande d’Italia.
Un luogo incantato
L’enorme spazio di oltre 20.000 metri quadri si trasformerà durante le Feste in un luogo incantato e senza eguali, creando un’atmosfera magica e suggestiva in grado di emozionare i visitatori.
Adulti e bambini potranno infatti immergersi in un universo ricco di luci, tecnologia e installazioni inedite a tema natalizio.
Le attrazioni
Tra le attrazioni da non perdere, la pista di pattinaggio su ghiaccio interna più lunga d’Italia, una vera “Via del Ghiaccio” tra sentieri incantati, pensati per esploratori e pattinatori di ogni tipo, che corre lungo l’intero lo spazio del villaggio.
E poi ancora, il Luna Express, dove potersi scattare una foto e partire alla scoperta del Natale più magico del cosmo.
Non si può godere a pieno della magia del Natale se prima non ci si perde in un bosco incantato vero e proprio, tra luci tridimensionali, suoni misteriosi, apparizioni di animali magici e un tunnel segreto che vi aprirà le porte di un’aurora boreale incantata.
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Biglietti
E’ possibile acquistare i biglietti del Villaggio di Natale on-line.
Oggi, 7 dicembre 2023, in diretta dalle ore 18 in diretta su Rai 1 va in onda Don Carlo di Giuseppe Verdi, la Prima della Scala 2023. Un appuntamento imperdibile in diretta da Milano per inaugurare la stagione lirico del teatro più famoso. La trasmissione televisiva sarà visibile anche in ultra HD sul canale Rai 4K. Su Rai 1 Milly Carlucci e Bruno Vespa, con collegamenti di Serena Scorzoni dal foyer, condurranno la diretta incontrando, prima dell’inizio e durante l’intervallo, i protagonisti e gli ospiti presenti. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla Prima della Scala 2023.
DON CARLO, REGIA, DIRETTORE E CAST
La prima della Scala 2023 mette in scena l’opera Don Carlo di Verdi. Appuntamento in diretta su Rai 1 oggi, 7 dicembre 2022, alle ore 17.45. Per la prima volta Rai Cultura riprende in 4K una prima della Scala per trasmetterla come ormai di consueto in diretta su Rai 1. Avrà quindi una definizione quattro volte superiore rispetto agli standard televisivi a cui siamo abituati il Don Carlo di Giuseppe Verdi che inaugura la stagione del Teatro alla Scala giovedì 7 dicembre 2023, con il Direttore musicale Riccardo Chailly sul podio e la regia di Lluis Pascal.
Dieci telecamere in alta definizione, 45 microfoni nella buca d’orchestra e in palcoscenico, 15 radiomicrofoni dedicati ai solisti. Un gruppo di lavoro di 50 persone tra cameraman, microfonisti, tecnici audio e video. Una preparazione che vede lo staff di regia seguire fin dalle prime prove la messa in scena dello spettacolo, e un numero crescente di addetti lavorare nelle due settimane precedenti il debutto.
Lo spettacolo, con la regia televisiva di Arnalda Canali, sarà trasmesso in diretta anche su Radio3, su Rai1 HD e su RaiPlay, dove potrà essere visto per 15 giorni dopo la prima. Il programma potrà essere visto in 4K sul canale specifico Rai 4K, al numero 210 della piattaforma satellitare gratuita Tivusat. Oltre tre ore di trasmissione, completa di sottotitoli, per portare il capolavoro di Verdi nelle case degli italiani, perché la grande musica è di tutti, come ha dimostrato il milione e mezzo di telespettatori del Boris Godunov del 7 dicembre 2022.
Oltre a trasmettere l’opera, con grande attenzione per la ripresa audio e video curata dal Centro di Produzione TV di Milano, come di consueto la Rai racconterà anche ciò che accade attorno allo spettacolo più atteso della Stagione. Su Rai 1 Milly Carlucci e Bruno Vespa, con collegamenti di Serena Scorzoni dal foyer, condurranno la diretta televisiva incontrando, prima dell’inizio e durante l’intervallo, i protagonisti e gli ospiti presenti. Per Rai Radio3 seguiranno la diretta Gaia Varon e Oreste Bossini. Saranno coinvolte anche le diverse testate giornalistiche della Rai con dirette, servizi e approfondimenti, con ospiti in studio e dal foyer della Scala.
Come per il Boris Godunov del 2022, anche quest’anno la trasmissione dell’opera sarà corredata dall’audiodescrizione in diretta, grazie alla quale anche le persone cieche e ipovedenti potranno avvalersi di tutte quelle informazioni visive non trasmesse verbalmente – costumi, aspetto e mimica dei personaggi, azioni non parlate, location, scenografia e luci –, tale accessibilità sarà estesa anche a tutto ciò che accadrà intorno allo spettacolo e verrà trasmesso in TV prima dell’inizio e durante l’intervallo. Il servizio è realizzato da Rai Pubblica Utilità – Accessibilità. L’audiodescrizione, attivabile dal televisore sul canale audio dedicato – e fruibile anche in streaming su RaiPlay – fa parte del percorso di inclusione intrapreso con impegno e determinazione dalla Rai, con l’obiettivo di rendere sempre più concreta e ampia l’offerta di vero servizio pubblico. L’intero evento sarà anche sottotitolato su Rai 1.
Si avvarranno delle riprese in Alta Definizione diffuse da Rai circa 40 sedi coinvolte nell’iniziativa sociale “Prima Diffusa” del Comune di Milano e il maxischermo collocato al centro dell’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele II, che offre la Prima ai cittadini.
PRIMA DELLA SCALA 2023, DON CARLO: STORIA, LIBRETTO, DI COSA PARLA
La Stagione 2023/2024 del Teatro alla Scala si apre giovedì 7 dicembre alle 18,00 con Don Carlo di Giuseppe Verdi nella versione approntata dal compositore per la Scala nel 1884. Come ogni anno, lo spettacolo sarà ripreso dalle telecamere di Rai Cultura e trasmesso in diretta televisiva su Rai1 e radiofonica su Radio3. L’opera, che ha inaugurato la Stagione nel 1868, 1878, 1912, 1926, 1968, 1977, 1992 e 2008, sarà diretta dal Direttore Musicale Riccardo Chailly sul podio dell’Orchestra del Teatro alla Scala con un cast che schiera Francesco Meli come Don Carlo, Anna Netrebko come Elisabetta di Valois, Michele Pertusi come Filippo II, Elīna Garanča come Principessa d’Eboli, Luca Salsi come Marchese di Posa e Ain Anger come Grande Inquisitore. La regia è di Lluís Pasqual. Protagonista di non minore rilievo il Coro del Teatro alla Scala diretto da Alberto Malazzi. Le scene sono di Daniel Bianco, i costumi di Franca Squarciapino, le luci di Pascal Mérat, i video di Franc Aleu e la coreografia di Nuria Castejón.
Don Carlos con la s finale nasce nel 1867 per l’Opera di Parigi, che aveva regole da seguire rigorosamente. Don Carlos, infatti, rientra nel genere cosiddetto “grand opera”, che aveva vincoli così riassumibili: titolo a tematica storica, suddivisione in cinque atti, ampia presenza di scene corali di effetto per mostrare la magnificenza della macchina produttiva, presenza del balletto. Nella successiva traduzione italiana, e con sensibili modifiche durante gli anni che la separano dal 1884, si arriva al cosiddetto Don Carlo di Milano. Verdi propone alla Scala l’opera in quattro atti, levando il cosiddetto atto francese ovvero l’unico che si svolge in Francia e non in Spagna, che racconta dell’amore tra i due giovani protagonisti e la rinuncia per ragion di Stato a queste promesse nozze e nel quale sono condensati tutti i motivi musicali che si rincorreranno nello spartito fino alla fine.
Verdi considera questa versione in quattro atti più stringata e quindi più di effetto e facile veicolazione. Infine, due anni dopo, per Modena, Verdi ci ripensa e ripristina il primo atto “francese” e la struttura in cinque atti. Don Carlo è sicuramente una delle opere più complesse di Verdi. Molti i piani di lettura, in cui il compositore ha concentrato tutti i temi portanti del suo teatro musicale: il potere, i suoi conflitti e la solitudine che provoca, l’amore contrastato e impossibile, il conflitto padre e figlio, il popolo oppresso.
Il libretto di Joseph Méry e Camille du Locle, tratto dalla tragedia Don Carlos infante di Spagna di Friedrich Schiller del 1787, affronta diversi temi a contrasto sviluppati in modo magistrale da Verdi. Nella tragedia compaiono tutti personaggi storici realmente esistiti, ma mutuati attraverso la fantasia poetica del grande poeta tedesco. Unico personaggio di fantasia è l’amico fedele di don Carlo, Rodrigo, marchese di Posa.
DON CARLO: TRAMA E PERSONAGGI
La storia, tratta dall’omonima tragedia di Friedrich Schiller, è ambientata in Spagna nel 1568, anno del trattato di pace con la Francia. Racconta dell’amore tra i giovani Don Carlo e Elisabetta di Valois, figli rispettivamente di Filippo II e del re di Francia. Il loro però è un amore contrastato e ostacolato da ragioni politiche: Elisabetta è stata infatti promessa in sposa dal re a Filippo II, padre di Carlo.
L’opera verdiana fa agire sulla scena moltissimi personaggi. Al centro c’è la figura di Filippo II, re di Spagna e padre di Don Carlo. Il soliloquio introspettivo “Ella giammai m’amò”, sottolineato dalla dolente melodia dei violoncelli, traduce l’impotenza del po- tere reale davanti all’animo umano e restituisce magistralmente tutta la complessità psicologica del personaggio. L’evoluzione della figura di Elisabetta conduce quest’ultima dalla grazia sorridente delle sue iniziali inflessioni melodiche verso un canto spezzato e teso che esprime l’oppressione dolorosa di un destino che la condanna a un matrimonio senza amore. Don Carlo, l’innamorato spinto dalla forza della passione e delle sue giovanili illusioni, mostra la sua evoluzione soprattutto negli intensi duetti con Elisabetta, in cui arriva alla rassegnazione dell’addio. Non meno complesse sono poi le figure della principessa d’Eboli e del marchese di Posa. Sullo sfondo c’è l’atmosfera dell’Inquisizione.
L’allestimento scenografico è stato pensato per essere totalmente ecosostenibile e completamente riciclabile ed incentrato sulla sacralità dell’acqua, simbolo della vita, della rinascita e della purificazione
In occasione delle celebrazioni per il Cinquecentenario della morte di Pietro Vannucci, meglio conosciuto come Perugino, il Comune di Milano dedica al grande maestro il tradizionale appuntamento natalizio con l’arte a Palazzo Marino. Dal 5 dicembre al 14 gennaio 2024 sarà infatti esposta in Sala Alessi una delle opere capitali di Perugino, il Battesimo di Cristo, proveniente dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, già parte del polittico della chiesa di Sant’Agostino a Perugia, in un suggestivo percorso incentrato sulla complessa personalità del pittore e sulla tormentata storia della macchina d’altare.
Promosso dal Comune di Milano, patrocinato dal Comitato Perugino 1523 – 2023, il progetto espositivo è ideato da Palazzo Reale in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, l’Area Biblioteche e i Municipi. La collaborazione fra il capoluogo lombardo e la Galleria Nazionale dell’Umbria ha portato alla realizzazione di un altro grande progetto dedicato al Perugino: il restauro di un altro capolavoro dell’artista conservato dal museo umbro, il Gonfalone della Giustizia, che sarà presentato a Perugia durante il convegno internazionale di studi con il quale, il 13 e 14 dicembre, la Galleria chiuderà le celebrazioni peruginesche.
“Siamo molto onorati di ospitare a Palazzo Marino un capolavoro come il Battesimo di Cristo del Perugino, in un allestimento tanto suggestivo e innovativo come quello proposto in Sala Alessi – commenta il sindaco di Milano Giuseppe Sala – La mostra di Natale in Sala Alessi e le opere relative al tema dell’infanzia esposte nei municipi in occasione delle festività sono un appuntamento con l’arte imperdibile per i milanesi e per tanti turisti, un momento di riflessione e di incontro con la cultura che fa parte della tradizione meneghina, rinnovandosi di anno in anno”.
Lo scenografico progetto allestitivo, curato dagli architetti Franco Achilli e Luigi Ciuffreda, è stato pensato per essere totalmente ecosostenibile e completamente riciclabile, dalle costruzioni ai rivestimenti, ed evoca la sacralità dell’acqua, simbolo per eccellenza della vita, della rinascita e della purificazione. La mostra è curata da Marco Pierini, Veruska Picchiarelli e da Domenico Piraina, mentre l’organizzazione è affidata a Civita Mostre e Musei. Accompagna la mostra un catalogo edito da Skira Editore. Come ogni anno la mostra è ad ingresso libero tutti i giorni dal 5 dicembre al 14 gennaio 2024. I visitatori saranno ammessi in mostra in gruppi e accolti da storici dell’arte, coordinati da Civita, che faranno da guida nel percorso espositivo.
Invece, negli altri otto municipi della città, le biblioteche di zona ospiteranno dall’11 dicembre al 5 gennaio 2024 altrettanti importanti prestiti provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna e dal Museo del Novecento di Milano, per contribuire alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio cittadino nell’anno in cui ricorre un doppio anniversario riguardante lo sviluppo urbanistico e sociale di Milano: l’aggregazione del comune dei Corpi Santi (1873) e quella di altri 11 comuni limitrofi al centro cittadino (1923), che hanno reso grande Milano. La mostra diffusa permetterà di andare alla scoperta di questi quartieri della città che un tempo costituivano realtà autonome e oggi risultano perfettamente integrate nella metropoli.
Leit motiv che accomuna le opere della mostra diffusa è il tema dell’infanzia, un percorso tra opere dell’Ottocento e del Novecento con prestigiosi prestiti: La Vergine di Francesco Hayez, La Madonna col Bambino e San Giovannino di Bertel Thorvaldsen, le Due Figure di Carlo Carrà, Sacra Famiglia di Giovanni Carnovali, Amore Materno di Angelo Dall’Oca Bianca, Adorazione dei Magi di Adolfo Monticelli, Maternità di Gaetano Previati e Ritratto di bambina Achille Funi. Arte e bambini è un argomento che offre una gran varietà di esempi poiché l’infanzia ha sempre ispirato la creatività di pittori e scultori. I bambini nell’arte sono soggetti legati soprattutto alla rappresentazione affettiva, ad un mondo, pulito, innocente, puro e spontaneo che ce li fa amare e guardare con interesse, quasi a voler prendere spunto da questo universo e trasportarlo nel mondo degli adulti.
Consiglio comunale. Il programma dei lavori dei primi giorni della settimana
In Aula domani e martedì, dalle 16.30. Prima ora interventi liberi, poi Canone unico patrimoniale e canone concessione mercati, Modifiche allo statuto Arexpo
Milano, 3 dicembre 2023 – Il Consiglio comunale si riunirà domani, lunedì 4 dicembre, e martedì 5 dicembre alle ore 16.30 a Palazzo Marino. Lunedì, la prima ora sarà dedicata agli interventi liberi dei consiglieri e delle consigliere. Il Programma dei lavori prevede poi la delibera “Canone unico patrimoniale e canone concessione mercati (…) Approvazione del nuovo elenco di classificazione viaria. Modifica e integrazione del regolamento”. A seguire la delibera di “Approvazione di modifiche allo Statuto di Arexpo S.p.A.”, le mozioni e gli ordini del giorno e una serie di debiti fuori bilancio. In chiusura, l’Elezione di un componente effettivo della Commissione elettorale comunale in sostituzione della Consigliera Angelica Vasile, componente dimissionario e una Modifica del Regolamento di Organizzazione e di Funzionamento del Consiglio Comunale.
Martedì 5 dicembre il Programma prevede la prosecuzione degli argomenti trattati nella seduta precedente.
Sarà possibile seguire il Consiglio in streaming sulla WebTvRadio del Comune o sulla pagina YouTube dedicata.
Mozioni e ordini del giorno Mozione del Consigliere Michele Albiani: “Completamento alberature e pista ciclabile in Via dei Missaglia e Via Saponaro”. Mozione del Consigliere Alessandro De Chirico (Forza Italia): “Intitolazione a (David Ben Gurion) del Ponte di via Adriano”. Mozione della Consigliera Chiara Valcepina (Fratelli d’Italia): Ricordo dei “Martiri di Nassiriya” nel ventesimo anniversario del loro sacrificio. Mozione del Consigliere Samuele Piscina (Lega): “Costituzione del Comune di Milano quale parte civile contro i danni causati dagli attivisti del movimento ambientalista Ultima Generazione all’Arco della Pace di piazza Sempione”. Ordine del Giorno del Consigliere Marco Mazzei: “Contributi per la sostituzione dei veicoli inquinanti: prevedere sempre la possibilità di erogazione di contributi anche per l’acquisto di biciclette”. Mozione della Consigliera Mariangela Padalino (Noi Moderati): Installazione di sistemi di illuminazione aggiuntivi e telecamere sul Naviglio Martesana, tratto tra Ponte nuovo e Cassina de’ pomm. Mozione della Consigliera Lisa Noja (I Riformisti Lavoriamo per Milano con Sala) e altri: “Iniziative per promuovere l’accesso delle donne con disabilità ai servizi di assistenza e supporto alle vittime di violenza”. Mozione a firma del Consigliere Francesco Rocca (Fratelli d’Italia): “Richiesta potenziamento per l’autobus 925”. Ordine del giorno del Consigliere Alessandro Verri (Lega): “Ripristino percorso della linea bus 77 nella direzione centro città”. Mozione del Consigliere Enrico Fedrighini (Beppe Sala sindaco): “Realizzazione di una preventiva analisi agronomica su tutte alberature presenti nell’Area boscata Casa del Giovane la Madonnina”. Mozione dei Consiglieri Alessandro De Chirico (Forza Italia) e Marco Fumagalli (Beppe Sala Sindaco): “Iniziative in occasione della Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni”. Mozione Consigliera Mariangela Padalino (Noi Moderati): “Creazione di sportello virtuale genitorialità”. Mozione del Consigliere Enrico Marcora (Fratelli d’Italia): “Costituzione Associazione ex Consiglieri del Comune di Milano”. Ordine del giorno a firma del Consigliere Alessandro Verri (Lega): “Ripristino percorsi delle linee bus 45 e 66”. Mozione del Consigliere Alessandro De Chirico (Forza Italia): “Sospensione aumenti tariffe per uso palestre comunali”. Mozione del Consigliere Alessandro De Chirico (Forza Italia): “Sospensione aumenti tariffe per uso palestre comunali”. Mozione della Consigliera Mozione a firma della Consigliera Padalino avente ad oggetto: “Cambio disciplina sanzionatoria ingressi aggiuntivi Area B”. Mozione del Consigliere Riccardo Truppo (Fratelli d’Italia): “Deroghe Area B e Area C”. Mozione del consigliere Pietro Marrapodi (Lega): ” Posizionamento paletti dissuasori anti-sosta nello spazio antistante la rampa utilizzata da persone con difficoltà motorie per accedere all’ufficio postale di Via Acerbi 34″. Mozione del Consigliere Alessandro De Chirico (Forza Italia): “Istituzione di nuovi Nidi comunali ed incremento dei Servizi dell’infanzia in tutti i Municipi di Milano”. Mozione del Consigliere Samuele Piscina (Lega): “Posticipazione del divieto di accesso e di circolazione dinamica nella ztl Area B per i veicoli alimentati a gasolio classe Euro 5”. Mozione a firma del Consigliere Alessandro De Chirico (Forza Italia): “Realizzazione di un monumento alla Costituzione e alla bandiera della Repubblica in una piazza della città (si propone piazza della Repubblica)”. Mozione a firma dei consiglieri Marco Bestetti e Chiara Valcepina (Fratelli d’Italia): “Adeguamento delle tariffe corrisposte dal Comune di Milano al Pio Albergo Trivulzio”. Ordine del giorno del Consigliere Alessandro Verri (Lega): “Area parcheggio di Via San Romanello”. Mozione del consigliere Marco Bestetti (Fratelli d’Italia): “Zona a traffico limitato nelle ore serali e notturne nel quartiere Isola”. Mozione a firma del Consigliere Pietro Marrapodi (Lega): “Di impulso al Sindaco per la definizione di un Accordo di programma atto alla valorizzazione della struttura penitenziaria di San Vittore onde destinare, come auspicato dal Ministro Nordio, il relativo valore monetario per l’edificazione e/o ristrutturazione di altri luoghi di detenzione”. Mozione della Consigliera Silvia Sardone (Lega): “Chiusura campi nomadi irregolari”. Ordine del giorno del Consigliere Alessandro Verri (Lega): “Esenzione IMU per alloggi sfitti destinati al social housing”. Mozione a firma dei consiglieri Deborah Giovanati e Alessandro Verri (Lega): “Soluzione rispetto alla problematica delle non ammissioni ai Nidi paritari comunali di Milano”. Mozione dei consiglieri Samuele Piscina, Silvia Sardone e Alessandro Verri (Lega): “Costituzione del Comune di Milano quale parte civile contro i danni causati dagli attivisti del movimento ambientalista ultima generazione al monumento dedicato a Vittorio Emanuele II in Piazza Duomo”. Ordine del giorno del Consigliere Samuele Piscina (Lega): “Contributo di solidarietà per danni causati dall’esondazione del fiume Seveso”.
Dal 15 al 21 aprile 2024 in città torna la settimana dedicata al Design Milano, 3 dicembre 2023 – Al via la raccolta di progetti e iniziative da inserire nel palinsesto ufficiale della Milano Design Week 2024, che torna in città dal 15 al 21 aprile. La Giunta di Palazzo Marino ha approvato le linee d[…]
Milano Aiuta – Inverno 2023 è il servizio che il Comune di Milano offre a persone senza dimora per affrontare il periodo invernale e le temperature rigide.
Dal 27 novembre 2023 al 17 marzo 2024 è previsto un graduale ampliamento dei posti letto, in orario notturno, all’interno delle strutture appartenenti all’Amministrazione Comunale e di quelle messe a disposizione da Enti del Terzo Settore. Il Comune lavora al potenziamento dei posti letto disponibili e chiede a cittadini e operatori di attivarsi per segnalare le persone fragili in stato di necessità che vivono in strada. Per accedere alle strutture è necessario uno screening medico con Test Mantoux e visita medica generale, a cura dei Medici Volontari Italiani: per effettuare le viste, che saranno svolte a partire dal 20 novembre, è necessario prendere appuntamento presso il Centro Sammartini.
Il numero per le segnalazioni è lo 02 884.47646 – attivo h24
Il servizio prevede, inoltre, il potenziamento delle Unità Mobili, altri servizi accessori ed iniziative, consultabili nelle seguenti sezioni di interesse.