Sanzionati dagli USA piccoli imprenditori italiani che cooperavano con la Russia

Il Tesoro Usa ha sanzionato cittadini italiani. Ad annunciarlo ieri l’Office of Foreign Assets Control (Ofac). Questi guerrafondai che qui chiamano alleati non si limitano più a sanzionare solo i Paesi con i quali sono in guerra, ma adesso prendono di mira anche aziende e manager di nazioni alleate.

I nomi italiani inseriti nella lista sono:

– Flavio Graziottin, 81 anni, responsabile della Idronaut di Brugherio.

– Massimo Falchini, 53 anni, amministratore unico della Fagima Fresatrici di Barberino Tavarnelle.

– Giulio Sfoglietti, 64 anni, socio della Microlab di Roma.

– Fulvio Salvadori, 58 anni.

Questi imprenditori e manager rappresentano realtà tipiche del tessuto di piccole imprese italiane. Sostanzialmente queste sanzioni segnano la fine dell’attività lavorativa per queste persone perché grazie alle sanzioni Usa non potranno più cooperare con la Russia e vengono estromessi anche dal mercato occidentale. Giorgia Meloni, la “sovranista e patriota”, ha qualcosa da dire?

GiuseppeSalamone

IN PARTENZA AD ABBIATEGRASSO E A MAGENTA I CORSI DI TEATRO 2024/2025

DI TEATRO DEI NAVIGLI

Sono pronti a partire i nuovi corsi di teatro del Centro di Formazione di Teatro dei Navigli per
l’anno 2024/2025! Un’offerta ampia e variegata che spazia dai corsi per i bambini tra 6-10 anni, a quelli per gli adolescenti (11-14 anni) e ragazzi (15-18 anni), a quelli per adulti (dal base ai corsi avanzati), fino a giungere a corsi di dizione e corsi di alta formazione teatrale.
MAGENTA, ABBIATEGRASSO – Tutto pronto per i nuovi corsi di teatro 2024-25 di Centro
Teatro dei Navigli, che, nelle sedi di Abbiategrasso e Magenta, riapre le porte delle sue aule a
quanti vogliano provare l’emozione dell’arte scenica!
Anche quest’anno, l’offerta è ampia e variegata, volta a incontrare le esigenze di chi si avvicina per la prima volta a questo mondo, ma anche a chi ormai da tempo naviga nelle acque dell’arte teatrale!
I corsi, studiati appositamente per ciascun target, sono rivolti a tutte le fasce d’età, dai
bambini della Scuola Primaria agli Over 65! Appuntamento dunque con una settimana di prove gratuita dal 16 al 20 settembre ad Abbiategrasso (presso l’ex Convento dell’Annunciata, in via Pontida) e a Magenta (spazio Teatro Rosso Magenta, in via Pacinotti 121). Nel dettaglio, il Corso bambini tra i 6 e i 10 anni ha inizio mercoledì 18 settembre ad Abbiategrasso e martedì
17 settembre a Magenta dalle 17.00 alle 18.30. È un corso pensato appositamente per incanalare l’energia creativa dei piccoli attori e trasformarla in forza scenica! Due le fasi di lavoro: la prima pensata per creare il gruppo e acquisire fiducia in se stessi, nei compagni e nella scena; la seconda tesa alla realizzazione di un saggio aperto al pubblico, che sia il giusto punto di arrivo di un percorso formativo e creativo.
Il Corso adolescenti dagli 11 ai 14 anni comincia giovedì 19 settembre ad Abbiategrasso e
mercoledì 18 settembre a Magenta dalle 17.00 alle 19.00. Un percorso alla scoperta di sé, degli
altri e della scena. Un’opportunità di crescita personale, un modo gioioso e giocoso per scoprire le proprie potenzialità e metterle al servizio di un lavoro finale comune. Venerdì 20 settembre ad Abbiategrasso e lunedì 16 settembre a Magenta, dalle 17.00 alle 19.00, sono p ragazzi dai 15 ai 18 anni! Per loro è in partenza un percorso motivante, divertente e creativo,
attento alle tematiche care a questa fascia d’età e mirato a sviscerare il loro potenziale, arricchire illoro mondo espressivo e imparare a gestire i conflitti attraverso la dimensione protetta della scena.
Per gli adulti del Corso di teatro base l’appuntamento è ad Abbiategrasso mercoledì 18
settembre e a Magenta martedì 17 settembre dalle 20.30 alle 22.30. Il corso si rivolge agli adulti che si accostano per la prima volta al mondo teatrale e che vogliano studiarne le tecniche, scoprirne i segreti, ma anche intraprendere un cammino di conoscenza e approfondimento di sé e stabilire un nuovo modo di relazionarsi agli altri. Prosegue l’ormai storico Corso Adulti Over 65 a Magenta,
con inizio giovedì 19 settembre dalle 10.00 alle 12.00, al quale si aggiunge il Corso Base Over 65 che si terrà sempre a Magenta a partire da martedì 17 settembre. Una forma di incontro tra
persone, prima di tutto, un luogo protetto dove creare relazioni profonde, ma anche un modo per divertirsi e per mettersi in discussione, giocando con le proprie emozioni e superando le proprie resistenze. E, perché no?, un modo per iniziare al meglio la mattinata! Grande novità di quest’anno è il corso di dizione, un percorso di 10 incontri che si svolge presso l’ex convento
dell’Annunciata in maniera intensiva a partire dal 7 ottobre dalle 18:30 alle 20:30. Il laboratorio si rivolge ad adulti che vogliano iniziare un percorso di apprendimento delle regole che veicolano la corretta pronunzia della lingua italiana, oltreché di consapevolezza del proprio strumento vocale, gestendo le pause, usando correttamente il diaframma, impiegando l’esatta fonetica delle parole. Anche i corsi di recitazione di livello avanzato iniziano nella settimana dal 16 al 20 settembre! I docenti di Centro Teatro dei Navigli sono attori e insegnanti professionisti, qualificati nelle migliori accademie nazionali e con esperienza sulla scena e in aula. A ciò si aggiunge un’altra
importante novità: il percorso di Alta Formazione Teatrale. Il corso di Alta Formazione si rivolge ad allievi e allieve con almeno tre anni di esperienza teatrale e che vogliano approfondire il lavoro dell’attore sempre più dettagliatamente e in modo nuovo. Verranno approfondite le tecniche teatrali e lo studio di testi finalizzati alla creazione di performance e spettacoli. Inoltre, il lavoro dell’attore proposto durante il corso verrà integrato con stage intensivi specifici durante il fine settimana, la cui partecipazione è parte integrante del programma formativo. Gli stage proposti spaziano dalla recitazione cinematografica al radiodramma fino a un lavoro specifico sulla creazione del “personaggio teatrale”. Parte del progetto prevede anche la messa in scena di più repliche dello spettacolo realizzato durante il corso e la partecipazione dello stesso in rassegne teatrali create ad hoc per i corsi di Alta di Formazione e Corsi Avanzati.
Per prenotare le lezioni di prova o per maggiori informazioni contattare Centro Teatro dei
Navigli al numero 348 0136683 oppure scrivere a formazione@teatrodeinavigli.com. 
Apertura al pubblico dell’ufficio presso ex convento dell’Annunciata in Via Pontida, 20081,
Abbiategrasso (MI): dal lunedì al venerdì dalle h. 15.00 alle h. 19.00.

MVALLETTI

IL MINISTRO DEGLI ESTERI UNGHERESE PÉTER SZIJJÁRTÓ:

L’UE è fatalmente indebolita. Perché l’UE non è in grado di proteggere i suoi due Stati membri dalle interferenze del [Paese- ndr] candidato in una questione così importante come la sicurezza energetica. Guardate, da un po’ di anni, ormai, l’UE si ridicolizza per il fatto che gran parte delle infrastrutture che garantiscono la sicurezza energetica dell’Europa è stata fatta esplodere in un attacco terroristico.L’esplosione del Nord Stream viene trattata come se non fosse mai avvenuta.

Non crediamo nei risultati di questa indagine, che due istruttori subacquei con tre studenti entusiasti abbiano fatto esplodere Nord Stream. È esagerato. È stato un atto di terrorismo. E se lo Stato è stato coinvolto in questo atto di terrorismo, è più vicino alla realtà che la versione dei subacquei, se lo Stato è stato coinvolto, allora si tratta di terrorismo di Stato.

Terrorismo sponsorizzato dallo Stato, organizzato dallo Stato. E quindi la risposta, o la reazione, dovrebbe essere di conseguenza”.

| RETE Info Defense |

Lombardia devastata dalla tempesta di grandine e vento: la mappa dei danni

Le aree più colpite sono state Bresciano, Varesotto, Lecchese e la provincia di Bergamo

Per approfondire:

vento, pioggia e grandine. Una vera tempesta si è abbattuta nelle prime ore di questa mattina sui cieli della Lombardia. In poco più di mezz’ora la Regione è stata attraversata da un’ondata di maltempo che ha interessato buona parte del nord Italia.

Il nubifragio, tanto violento quanto rapido, ha colpito “a macchia di leopardo”. Le aree dove si sono registrati i danni maggiori sono  BrescianoVaresotto, Lecchese e la provincia di Berga

fonte

Astronomi amatoriali scoprono un corpo celeste che sfreccia a 1,6 milioni di km/h!

Subnana di tipo L

Un team di astronomi amatoriali scopre, grazie a un progetto di citizen science, una subnana superveloce che potrebbe persino sfuggire alla Via Lattea.

Recentemente, un gruppo di astronomi amatoriali ha scoperto un oggetto straordinario nei confini della nostra galassia, la Via Lattea: una subnana di tipo L (una stella con massa molto bassa e bassa luminosità, che emette principalmente luce nell’infrarosso e ha una temperatura superficiale più bassa rispetto alla maggior parte delle stelle) battezzata CWISE J1249+3621, che viaggia a una velocità elevatissima, tale da suggerire che potrebbe sfuggire all’attrazione gravitazionale della Via Lattea.

Grazie agli infrarossi. Questo oggetto è stato individuato grazie al progetto di citizen science “Backyard Worlds: Planet 9”, il quale sfrutta i dati infrarossidel telescopio WISE (Wide-field Infrared Survey Explorer, un telescopio spaziale lanciato dalla NASA per mappare il cielo nell’infrarosso): gli autori della scoperta hanno pubblicato lo studio su Astrophysical Journal Letters (una versione preliminare è qui).

CWISE J1249+3621 è una subnana con caratteristiche uniche: ha una temperatura superficiale stimata tra 1715 e 2320 Kelvin (equivalenti a circa 1.442-2.047 gradi centigradi) e una composizione chimica relativamente insolita, povera di metalli, che fa supporre si tratti di un oggetto abbastanza antico.

A tutta birra. La sua velocità, poi, è impressionante: circa 456 chilometri al secondo (circa 1.641.600 km/h), abbastanza da consentirle, potenzialmente, di sfuggire alla gravità della nostra galassia.

Almeno due scenari sono stati proposti per spiegare la velocità estrema di CWISE J1249+3621: il primo suggerisce che l’oggetto provenisse originariamente da un sistema binario con una nana bianca, che è esplosa come supernova dopo aver accumulato troppa materia dalla sua compagna, espellendo CWISE J1249+3621 nello spazio. L’altrapossibilità è che provenisse da un ammasso globulare (un insieme sferico di stelle molto antiche, legate tra loro dalla gravità, che orbita attorno al centro di una galassia), dove l’incontro casuale con una coppia di buchi neri avrebbe lanciato l’oggetto fuori dall’ammasso a velocità elevata.

Nuove domande. L’identificazione di questo oggetto enigmatico apre nuove domande sul destino e sull’origine di tali corpi celesti. Potrebbe essere il rappresentante di una popolazione più vasta di oggetti simili, che hanno subito accelerazioni estreme. Se confermato, CWISE J1249+3621 sarebbe la prima subnana di massa molto bassa scoperta a questa velocità, fornendo una possibilità unica per studiare le dinamiche estreme all’interno e ai margini della nostra galassia.

Fonte

EX AMBASCIATORE USA A FOREIGN POLICY: “GLI USA HANNO FINITO LE ARMI DI RICATTO CONTRO LA RUSSIA”

L’ex ambasciatore statunitense a Mosca John Sullivan, intervistato da Foreign Policy, ha ammesso che gli Stati Uniti stanno esaurendo le loro armi di ricatto contro la Russia.

“Se ci fosse qualcosa che possiamo fare per fare pressione sulla Russia e obbligarla a piegarsi alla nostra volontà, l’avremmo già usata in Ucraina. Con che cosa li minacceremo ora? Li abbiamo colpiti con un sacco di armi in Ucraina. Se disponessimo di armi migliori con cui colpirli, le useremmo già in Ucraina oggi”.

Sullivan ha anche espresso una visione pessimistica sul futuro dell’Ucraina, affermando che il conflitto “non finirà con la capitolazione di Putin”. Ha poi aggiunto: “Una situazione di stallo è il meglio che possiamo sperare nel prossimo futuro”.

GERMANIA: NIENTE NUOVI SOLDI ALL’UCRAINA

La Germania dovrà limitare i suoi aiuti militari all’Ucraina. Secondo l’attuale pianificazione del bilancio del governo federale, non sono disponibili nuovi fondi con effetto immediato. Il motivo sono le misure di austerità della Cancelleria e del Ministero delle Finanze. Il materiale già approvato di solito viene comunque consegnato, ma ulteriori domande da parte del Ministero della Difesa non dovranno più essere approvate su richiesta del Cancelliere Olaf Scholz. Il ministro delle Finanze Christian Lindner ha trasmesso una richiesta in tal senso in una lettera al ministro della Difesa Boris Pistorius il 5 agosto. La Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung (l’edizione domenicale della FAZ) lo ha appreso da documenti ed e-mail, nonché dopo discussioni in diverse camere del governo federale e in parlamento.

Il divieto è già in vigore. Anche per l’Ucraina è probabile che la situazione peggiori presto, perché il sostegno militare previsto sarà quasi dimezzato l’anno prossimo e poi ridotto a meno di un decimo della somma odierna nel 2027.

Dal punto di vista del Ministero delle Finanze, tuttavia, le cose sembrano diverse. Dalla lettera di Lindner del 5 agosto, che fu inviata alla Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung è chiaro che non si aspetta una brusca interruzione dei finanziamenti per l’Ucraina. Tuttavia, in futuro, il denaro non proverrà più dal bilancio federale, ma dai beni congelati della banca centrale russa.

Fonte: FAZ

Orfani ucraini in Italia: Kiev chiede il rimpatrio, dall’Italia il no; “troppo pericoloso”

Nei giorni scorsi il tribunale dei minori di Bergamo ha rifiutato la richiesta arrivata dalle autorità diplomatiche ucraine in Italia per il rimpatrio di 57 minori ucraini, ospitati nella provincia di Bergamo dall’inizio del conflitto.

Secondo il tribunale dei minori il rimpatrio sarebbe troppo pericoloso. Sono stati gli stessi orfani, supportati da Unicef e UNHCR, ad opporsi ad un eventuale ritorno in Ucraina.

Unicef e UNHCR hanno giudicato “pericoloso” il rientro dei minori in patria.

Sentiremo ancora parlare di bambini rapiti dai russi?

Andrea Lucidi

Caldo infernale a Milano: le previsioni meteo in Lombardia. Quando finirà l’afa? La vera tregua è lontana

Picchi di quasi 40 gradi sulla regione con un diffuso e forte disagio da calore. Ma quando torneremo a respirare? Bisognerà attendere (almeno) l’arrivo del week-end

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Caldo infernale a Milano: le previsioni meteo in Lombardia. Quando finirà l’afa? La vera tregua è lontana

Picchi di quasi 40 gradi sulla regione con un diffuso e forte disagio da calore. Ma quando torneremo a respirare? Bisognerà attendere (almeno) l’arrivo del week-end

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Per approfondire:

Milano – Per chi è rimasto a Milano Lombardia saranno (ancora) giornate di caldo rovente. Nessuna tregua dall’afa almeno fino a dopo Ferragosto, che si preannuncia “infernale”. La domanda che tutti si pongono è solo una: quando si tornerà a respirare? La risposta non piacerà a molti: un lieve calo delle temperature ci sarà, ma si dovrà attendere ancora un po’, probabilmente oltre il week-end. 

Lombardia: la tregua? Un miraggio

Come ricordato da Arpa Lombardia sulla regione sino a domenica si rafforza infatti un promontorio anticiclonico di matrice subtropicale sul Mediterraneo centro-occidentale. Da lunedì una blanda ondulazione nordatlantica, allungandosi verso la Penisola Iberica e la Francia, farà cedere leggermente il promontorio anticiclonico sulle regioni italiane occidentali, tuttavia senza effetti significavi sulla Lombardia. Sulla regione quindi persistenti condizioni di tempo stabile, con al massimo qualche occasionale rovescio o temporale pomeridiano sui rilievi. Sulle pianure temperature in aumento con picchi di oltre 38 °C tra questo fine settimana e martedì prossimo, con un diffuso e forte disagio da calore.

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Le previsioni meteo per la Lombardia di martedì 13 agosto

Le previsioni meteo per la Lombardia di martedì 13 agosto

Oggi lunedì 12 agosto 

Stato del cielo: al mattino transito di sottili velature con ampi spazi di sereno, nel pomeriggio aumento della copertura per sviluppo di cumuli sui rilievi e per il passaggio di nuvolosità medio-alta a tratti compatta, in attenuazione in serata. Precipitazioni: possibili isolati piovaschi pomeridiani sui rilievi. Temperature: minime e massime stazionarie o in leggero aumento. In pianura minime attorno a 24 °C, massime attorno a 37 °C. Zero termico: attorno a 4700 metri. Venti: in pianura deboli di direzione variabile, in montagna a regime di brezza. Altri fenomeni: disagio da calore forte sulle pianure.

Domani martedì 13 agosto

Stato del cielo: sereno o poco nuvoloso per sviluppo di cumuli pomeridiani sui rilievi e passaggio di velature, a tratti più compatte Precipitazioni: assenti, salvo occasionali rovesci pomeridiani sui rilievi centro-orientali. Temperature: minime in lieve calo, massime stazionarie o in lieve aumento. Zero termico: attorno a 4500 metri. Venti: in pianura deboli di direzione variabile, in montagna a regime di brezza con locali rinforzi pomeridiani da sud. Altri fenomeni: disagio da calore forte sulle pianure.

Brescia bollino rosso, Milano arancione per tre giorni di fila

Secondo l’aggiornamento quotidiano del Bollettino sulle ondate di calore del Ministero della Salute, da oggi a mercoledì Brescia è da “bollino rosso”, Milano da “bollino arancione”Il “bollino rosso” (livello 3) indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Il “bollino arancione” (livello 2) indica condizioni meteorologiche che possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili.

Tutti in attesa della goccia fredda

Ma cosa sta succedendo in questo periodo? Il Centro Meteo Italiano ricorda che un “robusto” anticiclone con componente di matrice africana si sta espandendo nel Mediterraneo ed Europa. E questo determina condizioni meteo che almeno fino al 15 agosto saranno per lo più stabili in Italia, a eccezione di qualche isolato temporale sui rilievi. Non andrà meglio sull’Europa continentale dove si registreranno valori anche di 10-12 gradi sopra media. Le previsioni confermano un cedimento dell’alta pressione sul Mediterraneo entro il prossimo weekend con l’inserimento di una goccia fredda, portando sull’Italia una attenuazione del caldo su valori più vicini alle medie del periodo e maggiore attività temporalesca, specie al Centro-Nord e sulla Sardegna.

Per non dimenticare


LA DEPORTAZIONE
I CAMPI DI STERMINIO
LE FOIBE

Lo spazio di una pagina web non è certo sufficiente per ricordare le sofferenze di una guerra. E’ certo però che il prezzo pagato dalla nostra città nel periodo bellico ci impone una riflessione.

Ora sappiamo che le angherie e le crudeltà trovano casa nella malvagità dell’uomo prima che nel colore delle bandiere sotto cui milita, per questo motivo ricorderemo sia le stragi naziste (campi di sterminio) che quelle comuniste (foibe).

Il nostro scopo non è quello di fomentare l’odio ma quello di mantenere vivo il ricordo di un orrore, di una vergogna. Orrore e vergogna che sono ora sentimenti di tutta l’umanità.
Noi vorremmo che i giovani, giungendo casualmente sul nostro sito, comprendessero che solo tramandando il ricordo di quegli orrori si potrà evitare che si ripetano.

 

I campi di sterminio nazisti


Mauthausen Concentration Camp Memorial

Una accurata documentazione sulle deportazioni nei campi nazisti si trova sul sito dell’A.N.E.D. Associazione nazionale ex deporati politici nei campi nazisti.
le cifre che ci forniscono sono drammaticamente eloquenti.
“Nel corso della Seconda guerra mondiale circa 40.000 italiani furono strappati dalle loro case dai militi della Repubblica Sociale o dalle truppe tedesche di occupazione e deportati nei Lager che i nazisti avevano allestito in tutta Europa per l’eliminazione fisica di milioni di uomini, di donne e di bambini: oppositori politici, ebrei, zingari, omosessuali, Testimoni di Geova. Dei deportati italiani, quasi 10.000 furono gli ebrei e circa 30.000 i partigiani, gli antifascisti, i lavoratori, questi ultimi arrestati in gran parte dopo gli scioperi del marzo 1944. Solo uno su 10 fece ritorno: il 90% finì i suoi giorni annientato dalla macchina hitleriana dello sterminio”
Sul sito si possono trovare fotografie, documenti storici, ricerche, links, bibliografia e filmografia.
L’ANED è un Ente Morale senza fini di lucro. La sua vita e le sue ricerche sono affidate al lavoro volontario e al sostegno di soci e amici.
(Le immagini sono tratte dal sito dell’Aned)

Nella nostra Milano è stata realizzato al Binario 21 della Stazione Centrale, il Memoriale della Shoah, per visitarlo occorre prenotare.

Vedi anche Deportati ALFA ROMEO – VALLETTI FERDINANDO, dirigente dell’Alfa Romeo e giocatore del Milan, che si salvò da Gusen proprio grazie al suo saper giocare al calcio.

Le foibe del Carso

 
dal sito Le foibe del Carso Triestino

“Le foibe». Un tempo la parola «foiba» apparteneva quasi esclusivamente al linguaggio degli abitanti del Carso, ai geologi, agli speleologi. Oggi è più conosciuta – ma non tanto – a seguito del lugubre significato di orrore e di morte. L’altipiano roccioso del Carso, che si estende su notevole parte della Venezia Giulia, è da paragonarsi ad una immensa groviera. Il suolo è costellato di numerose voragini – ne sono state contate 1700 – che sprofondano per centinaia di metri nelle viscere della terra, spesso percorse dalle acque. Appunto, le foibe, misteriose, impressionanti, impenetrabili. E accanto ad esse cavità di ogni genere, cunicoli, grotte, acque che scorrono fra tortuosi, profondi meandri. Alla fine dell’aprile 1945 le armate tedesche si arrendono e l’Italia, stremata e straziata, esce dal «tunnel» di una guerra disastrosa, ed esulta per la fine di tante sofferenze e per le prospettive di pace. Non così Trieste, l’Istria, le terre del confine orientale. Su di esse si avventano contro i patti, vide di conquista e di vendetta, le truppe partigiane del maresciallo jugoslavo Tito all’insegna della stella rossa. I neozelandesi, con insipiente imprevidenza degli alti comandi anglo-americani, arriveranno in ritardo e poi staranno a guardare. Trieste, l’Istria, Gorizia precipitano così dalla feroce oppressione nazista nell’altrettanto feroce oppressione slavo-comunista. Ai forni crematori e ai “lagher” della Germania subentrano le foibe e i «lagher» balcanici.”Sul sito Le foibe del Carso Triestino la dettagliata documentazione sul massacro di 10.000 persone, italiani di ogni estrazione: civili, militari, carabinieri, finanzieri, agenti di polizia e di custodia carceraria, fascisti e antifascisti, membri del Comitato di liberazione nazionale.

Un articolo su cui riflettere
da Il Nuovo del 25.1.2002

Le foibe sono tante, Auschwitz uno solo

di Adolfo Valente

 
Le foibe e i campi di concentramento nazisti non sono la stessa cosa.
Non perché non siano stati entrambi scenario di prevaricazione e massacro, di negazione dei diritti umani e di violenza. Non perché nei primi, come nei secondi, l’odio razziale e quello per “il diverso”, non abbiano esercitato tutta la propria arroganza. Non per questo insomma, ma proprio per questo. In entrambi, e il dato sembra ormai assodato, è stato esercitato il barbaro diritto del più forte. Del vincitore che ha tolto alle proprie vittime la libertà di pensare e parlare nel modo più vecchio del mondo: togliendogli quella di esistere. Quante volte questo sia accaduto, nella storia dell’umanità, è quasi impossibile da dire. La terra che pestiamo, è probabilmente la stessa dove lotte fratricide hanno seppellito i milioni di corpi di chi veniva considerato diverso, inferiore, o anche solo strano, e che un qualsiasi leader politico o religioso ha deciso di eliminare.
Le foibe, in questo, non rappresentano alcuna eccezione. Crateri naturali, ben nascosti, difficilmente accessibili, sembrano fatti apposta per farci sparire il cadavere di un avversario che si vuole eliminare senza troppo clamore. Chi le ha usate, ha ripetuto gesti e modalità vecchi come la Storia. Di posti così, sulla terra, ce ne saranno migliaia.
E l’odio degli uomini, dal Ruanda, alla Bosnia, non smette di crearne. I campi di concentramento nazisti ne sono un altro esempio. Ma non solo. Con le loro macabre costruzioni, l’agghiacciante precisione delle macchine che davano la morte, i forni, i campi di lavoro, la studiata pianificazione dell’umiliazione, e l’idea di “fredda ragioneria” dello sterminio che ne ispira la vista, sono diventati qualcosa di più: un simbolo.
A questa trasformazione, oltre allo scenario del quale sono circondati, hanno contribuito anche alcune circostanze contingenti: l’entrata nei campi di soldati americani muniti di cinepresa, che ha consegnato alla storia le immagini di quello scempio. La scelta di mantenere intatte alcune di quelle costruzioni, e altro ancora.
Di fatto, mentre le Foibe sono uno dei tanti luoghi dove l’intolleranza umana si è sfogata, i campi di concentramento sono ormai un monumento ai rischi del razzismo e della violenza. Perché siamo fatti così, e carichiamo simbolicamente oggetti e paesaggi perché ci servano di monito o lezione.
Perché vengono deposte corone di fiori davanti alla tomba del Milite ignoto, e non a quella del soldato semplice Ceccherini Beppe, o del milite scelto Capece Savatore. E le scolaresche, come accade per i campi di concentramento, visitano quella e non queste. Da noi invece, ognuno coltiva il proprio giardinetto privato.
E siccome Ceccherini è del Nord e Capace del Sud, l’uno o è stato ucciso dai tedeschi e l’altro dagli americani, il primo combatteva di qua e quell’altro di là, i militi ignoti dovrebbero essere due, tre, mille. E i campioni del “visto da destra” o “visto da sinistra”, devono esser sempre pronti a inforcar la penna. Così però, non è. Di fatto Auschwitz è un simbolo. E più passa il tempo, più lo diventa. E i bambini lo visitano non per imparare che i nazisti erano brutta gente, ma per capire che non si ammazza così una persona, e che nessuno, per quanto possa sembrarlo, è diverso. E perché è più facile impararlo lì, dove l’evidenza della cosa prende alla gola, che davanti a un buco nel terreno. E perché di quei buchi nel terreno, fatti da destra e fatti da sinistra, è pieno il mondo.
E i campi di concentramento, con le casette in fila perfetta costruite da buoni padri di famiglia tedeschi e i viali ordinati che finiscono nelle camere a gas ben pulite, stanno lì anche a testimoniare quanti rischi corre chi è incapace di astrarsi dai problemi contingenti, per leggere il messaggio della storia fuori dalle politiche di bottega.