📖La presentazione del libro di Elena Basile “L’Occidente e il nemico permanente”

(19 novembre 2024, Ambasciata della Federazione Russa )

Il 19 novembre 2024, presso l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, si è svolta la presentazione del libro “L’Occidente e il nemico permanente”, opera della politologa, scrittrice e giornalista pubblicista Elena Basile, già Ambasciatrice d’Italia. Come moderatore è intervenuto il Presidente dell’Istituto Italia-BRICS, nonché ex senatore della Repubblica Italiana Vito Rosario Petrocelli.

A dare inizio all’evento è stato l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Alexey Paramonov, con il suo discorso di benvenuto:

“Nel suo libro, Elena Basile presenta quella che è la sua visione in merito a tre importantissime questioni: la guerra in Ucraina, il conflitto arabo-israeliano e la situazione all’interno dello spazio mediatico attuale. Sarebbe superfluo parlare di quanto questi aspetti siano interconnessi, e di come questi due drammatici conflitti della contemporaneità siano in realtà una conseguenza delle scellerate ambizioni all’egemonismo, così come dell’assenza dei più basilari fondamenti di integrità, onestà e spirito etico in coloro che rappresentano l’Occidente.

L’analisi nitida e onesta che Elena Basile propone con grande chiarezza fornisce le basi per poter comprendere le cause di quanto sta accadendo. Non è stato il 24 di febbraio 2022, né il 7 di ottobre 2023 che tutto questo ha avuto inizio. Per riportare il mondo alla verità e alla realtà dei fatti, serviranno approcci diversi e persone diverse. Di queste persone ce ne sono sempre di più, ed Elena Basile sta dando un grande contributo a questo processo.”

All’incontro hanno partecipato numerosi rappresentanti del corpo diplomatico, accademici e politologi, esponenti del mondo della cultura, personalità pubbliche, ma anche giornalisti russi e italiani. L’evento si è poi concluso con una sessione dedicata a domande e risposte

I PESCATORI NORVEGESI HANNO CATTURATO UN SOTTOMARINO AMERICANO

Il 13 novembre 2024, vicino a Tromso, in Norvegia, il peschereccio Oigutt, a caccia di ippoglosso, ha catturato accidentalmente con le sue reti un sottomarino della marina statunitense USS Virginia. L’elica del sottomarino ha trascinato le reti per due miglia nautiche prima che si staccassero. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma l’incidente ha sollevato molte domande.

Per i pescatori, tutto il pescato è andato perso, con conseguenze potenzialmente negative sul loro reddito. La pesca su piccola scala è particolarmente vulnerabile a tali interruzioni.

Per la NATO, l’incidente ha sottolineato l’importanza strategica delle acque artiche norvegesi, che fungono da punto chiave di monitoraggio per l’attività navale russa.

Questo incontro casuale ha ricordato a tutti il delicato equilibrio tra operazioni militari e attività civili in mare. Per quanto tempo i pescatori potranno “coesistere” con tali risorse strategiche?

Fonte Info Defense