Toscana, approvata legge per contrastare il turismo di massa: è la prima in Italia

24 DICEMBRE 2024 – 5:00

La Toscana è la prima regione italiana ad approvare una legge per regolamentare gli affitti brevi e contrastare il turismo di massa, un fenomeno che negli ultimi anni ha messo sotto pressione molte città d’arte e località turistiche. Il Consiglio regionale ha approvato il Testo unico del turismo, che introduce misure specifiche per limitare gli effetti negativi del turismo di massa e tutelare le comunità più colpite. La normativa assegna ai Comuni con alta densità turistica il potere di porre limiti ovietare del tutto gli affitti brevi in alcune aree. Inoltre, potranno essere fissati tetti massimi per il numero di giorni in cui le locazioni brevi sono consentite, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze del turismo e della residenzialità.

Il provvedimento nasce dalla necessità di affrontare il problema dell’overtourism, un fenomeno che non solo influisce sulla qualità della vita dei residenti ma rischia anche di alterare l’identità stessa delle città. In città come Firenze e Siena, l’afflusso continuo di visitatori ha portato a un aumento dei prezzi degli affitti a lungo termine, costringendo molti cittadini a lasciare il centro storico. 

Dall’altra parte, la normativa ha però suscitato diverse critiche. Gli affitti brevi rappresentano una risorsa economica per molte famiglie, che con questa attività possono integrare il proprio reddito. Allo stesso tempo, per i turisti gli affitti brevi sono spesso un’alternativa più economica e flessibile rispetto agli hotel tradizionali. Tuttavia, l‘espansione incontrollata di piattaforme come Airbnb ha generato effetti collaterali significativi, tra cui la gentrificazione di interi quartieri e la riduzione della disponibilità di alloggi per residenti, studenti e lavoratori.

A Firenze, il dibattito è stato particolarmente acceso. Lo scorso novembre, il collettivo “Salviamo Firenze” ha inscenato una protesta simbolica contro gli affitti brevi, coprendo con adesivi rossi circa 500 key box utilizzate dai proprietari per l’accesso agli appartamenti. Gli adesivi riportavano la scritta “Salviamo Firenze X Viverci”, un messaggio diretto contro la speculazione immobiliare che, secondo i manifestanti, sta trasformando il centro storico in un luogo sempre meno abitabile per i residenti. Il portavoce del movimento, Massimo Torelli, ha sottolineato come il fenomeno degli affitti brevi stia rendendo impossibile trovare una casa a prezzi accessibili per studenti e lavoratori.

Proteste simili si sono verificate anche in altre città italiane, come Roma e Bologna, dove gruppi locali hanno sabotato key box in segno di protesta. A livello internazionale, città come Barcellona e Amsterdam hanno già adottato misure restrittive per contenere il fenomeno, mentre a Tenerife si sono svolte grandi manifestazioni per denunciare l’impatto del turismo di massa sui costi della vita e sull’accessibilità degli alloggi.

La legge toscana rappresenta un primo passo importante verso un modello di turismo più sostenibile, ma il successo di questa iniziativa dipenderà dalla sua implementazione pratica e dalla capacità di bilanciare le esigenze economiche con quelle sociali e ambientali. L’obiettivo è trovare un equilibrio che permetta di valorizzare il territorio senza compromettere la qualità della vita delle comunità locali.

[di Gloria Ferrari]

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