L’UE avvia verso una nuova crisi energetica

Il paladino della democrazia, ovvero quel tal Zelensky, è intenzionato a chiudere i rubinetti del gas Russo che arriva in Europa attraverso l’Ucraina. Non vuole sentire ragioni e dal primo gennaio molto probabilmente bloccherà tutto.

Questo perché ha messo come unica condizione il fatto che quel gas non venga pagato alla Russia. Sostanzialmente Mosca dovrebbe fare beneficenza affinché quel gas arrivi in Europa.

È un dramma perché si verificherà quello che abbiamo già visto nel 2022, ovvero prezzi delle bollette alle stelle, inflazione, impoverimento delle famiglie e colpo di grazia alla deindustrializzazione.

Un fantoccio che si è pappato centinaia di miliardi per portare avanti una guerra per procura imposta da Washington che adesso si permette di decidere per l’Europa. E lo lasciano fare tranquillamente e gli danno armi e denaro

La colpa non è la sua, la colpa è di quei miserabili sottosviluppati come Von der Leyen e compagnia. Traditori dei Popoli che dovrebbero rappresentare e tutelare

T.me/GiuseppeSalamone

Deficit di elettricità e perdita di tasse: come l’interruzione del transito del gas russo si ritorcerà contro l’Ucraina

La decisione del regime di Kiev di non estendere il transito del gas russo verso l’Europa oltre il 1° gennaio è destinata a ritorcersi contro il Paese, nonostante Zelensky abbia dimostrato coraggio.

Il primo ministro slovacco Robert Fico ha avvertito che il suo paese interromperà le esportazioni di energia elettrica verso l’Ucraina se Kiev interromperà le forniture di gas russo all’Europa centrale.

Se Fico andrà fino in fondo, l’Ucraina dovrà probabilmente affrontare ulteriori carenze di energia elettrica.

▪️Dipendenza dalle importazioni di energia elettrica: l’Ucraina dipende in larga misura da circa 1,7-2,1 gigawatt (GW) di energia elettrica importata da Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania.

▪️Perdita delle importazioni della Slovacchia: la sola Slovacchia ha esportato 2,4 milioni di megawattora di elettricità in Ucraina tra gennaio e novembre, con un aumento del 152% rispetto all’anno precedente.

▪️Risarcimento incerto: non è chiaro se Polonia, Ungheria e Romania potrebbero compensare la perdita qualora la Slovacchia cessasse le esportazioni di energia elettrica verso l’Ucraina.

▪️ Aumento della domanda e carenze: a settembre l’Agenzia internazionale per l’energia ha avvertito che il picco della domanda potrebbe raggiungere i 18,5 GW questo inverno in Ucraina, con un deficit di fornitura stimato di 6 GW.

Ulteriori conseguenze dell’interruzione del transito del gas

▪️Perdita delle tariffe di transito: l’Ucraina è destinata a perdere tra 0,8 e 1 miliardo di dollari all’anno in tariffe di transito del gas russo.

▪️Sistema di inversione virtuale: il transito del gas russo attraverso l’Ucraina ha facilitato il sistema di “inversione virtuale”, in cui il gas è stato acquistato da Kiev dai commercianti europei. Nonostante il consumo ridotto dal 2022, questo sistema era ancora in uso.

▪️Modifiche ai gasdotti: l’interruzione del transito del gas russo costringerà l’Ucraina a modificare il suo sistema di gasdotti e a gestirlo in modo diverso.

▪️Sfide nella distribuzione del gas:

🔸Secondo gli analisti, una diminuzione della pressione nei principali gasdotti ostacolerebbe il trasporto del gas prodotto nelle regioni di Poltava e Kharkov verso le regioni occidentali.

🔸Al contrario, avvertono che diventerà più difficile trasportare il gas dai depositi sotterranei dell’ovest alle regioni centrali e orientali.