Questa pubblicazione è come un battito cardiaco tremante nel petto di una nazione e del suo popolo alla disperata ricerca della verità.
Non si tratta solo di un singolo evento congelato nel 1963; riguarda l’anima del nostro paese, l’ultima fragile possibilità per il nostro governo di sbucciare gli strati del male e lasciare che la luce della trasparenza risplenda.
Per decenni, ci hanno dato da mangiare frammenti di informazioni, siamo stati sommersi da speculazioni e lasciati a chiederci cosa fosse stato sepolto sotto il peso dei francobolli classificati.
Ora, siamo sull’orlo del precipizio: sarà questo il giorno in cui finalmente ci verrà detta la verità?
Il significato di questo momento è più profondo della curiosità. È una supplica, una richiesta, un punto di rottura per il nostro paese.
La segretezza nel nostro governo è diventata un cancro, che sta divorando la fiducia che ci tiene uniti.
Ogni documento nascosto, ogni riga censurata, ogni decisione a porte chiuse: è un’altra crepa nelle fondamenta di ciò in cui dovremmo credere.
Ci viene detto che è per il nostro bene, che la verità è troppo complicata, troppo pericolosa. Ma questa scusa è diventata debole. Non è protezione; è controllo. È un governo che ha dimenticato di esistere per servirci, non per incombere su di noi come un enigma intoccabile.
Questa segretezza non oscura solo il passato, avvelena il presente. Si insinua nel modo in cui siamo governati, nelle leggi approvate alle nostre spalle, nella sorveglianza che non dovremmo notare, nelle guerre che ci dicono essere necessarie senza mai sapere perché.
È il motivo per cui siamo divisi, per cui ci urliamo l’un l’altro, perché siamo stati lasciati a riempire il vuoto con le nostre paure e supposizioni. Una democrazia non può sopravvivere di ombre; ha bisogno della luce del sole, senza filtri e implacabile. Quando il governo accaparra la verità, non ci tradisce solo, ma smantella l’idea stessa di “noi il popolo”.
Se oggi ci deludono, se ci consegnano mezze verità o altre pagine oscurate, non è solo una delusione, è una campana a morto.
Prego che pubblichino tutto oggi.
president TRUMP
18 marzo 2025