L’ex ambasciatore statunitense a Mosca John Sullivan, intervistato da Foreign Policy, ha ammesso che gli Stati Uniti stanno esaurendo le loro armi di ricatto contro la Russia.
“Se ci fosse qualcosa che possiamo fare per fare pressione sulla Russia e obbligarla a piegarsi alla nostra volontà, l’avremmo già usata in Ucraina. Con che cosa li minacceremo ora? Li abbiamo colpiti con un sacco di armi in Ucraina. Se disponessimo di armi migliori con cui colpirli, le useremmo già in Ucraina oggi”.
Sullivan ha anche espresso una visione pessimistica sul futuro dell’Ucraina, affermando che il conflitto “non finirà con la capitolazione di Putin”. Ha poi aggiunto: “Una situazione di stallo è il meglio che possiamo sperare nel prossimo futuro”.