La Camera ha approvato la controversa legge “salva Milano”, sostenuta da centrodestra, PD e Azione, ma osteggiata da M5S e Alleanza Verdi-Sinistra. Nato come una evidente sanatoria che condonava i grandi abusi edilizi sotto inchiesta a Milano, il provvedimento è poi stato trasformato in una “interpretazione autentica” delle norme urbanistiche su richiesta del sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala (PD).
La norma interviene proprio sulle disposizioni urbanistiche che i pm di Milano ritengono violate, per le quali sono state aperte una ventina di indagini.
Tra gli esempi più emblematici, le nuove costruzioni fatte passare per “ristrutturazioni” e le grandi operazioni realizzate con autocertificazioni (SCIA) anziché con piani attuativi.
La palla passa ora al Senato.