La gloriosa Alfa Romeo

Tutte le volte che vedo passare un’Alfa Romeo, io mi tolgo il cappello”

Henry Ford

Lo stemma della Mitica ALFA ROMEO

La Società “Anonima Lombarda Fabbrica Automobili”, A.L.F.A. sorse all’inizio del 1910 con il preciso scopo di costruire vetture dotate di prestazioni sportive. Rilevato il complesso industriale costruito con poca fortuna da Alessandro Darracq nel 1907 a Milano, in una località detta ” Il Portello”, l’ALFA diede inizio ad una lunga serie di modelli prestigiosi che la resero in breve tempo competitiva sul mercato automobilistico di allora.

 

IL PORTELLO 1910
foto tratta dal libro ALFA ROMEO- tutte le vetture dal 1910
di Luigi Fusi – Emmeti grafica Editrice -1978

Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

Il modello 24 HP, la prima vettura ALFA costruita nel 1910 dalla fabbrica milanese, che per questo motivo si fregiò dell’emblema di Milano e del biscione visconteo, incontrò subito il favore degli sportivi italiani e stranieri i quali lo prefevano per l’eccellente ripresa del motore e per l’accurata costruzione delle parti meccaniche.

LA PRIMA VETTURA ALFA ROMEO

Il modello 24 HP la prima vettura ALFA

Dal 1920 sarà l’ingegnere Nicola Romeo che, legando il suo nome a quello dell’Alfa nel binomio ALFA ROMEO, darà impulso ad una serie spettacolosa di trionfi nelle gare nazionali………..

Tratto dal libro di Luigi Fusi “ALFA ROMEO – Tutte le vetture dal 1910”

“Il lunedì, dopo la pausa di riposo, di uno dei tanti, moltissimi operai che fecero grande e rinomata nel mondo l’Industria Milanese torna al suo operoso lavoro. La grande Industria oggi è scomparsa, lasciando negli anziani che vissero quel glorioso periodo ricordi indelebili. Milano era tutto fervore ed operosità, altro che le “35 ore”; a quel tempo non era neppure un’illusione, si sgobbava piegati sulla morsa, al tornio, alla fresa, ecc. per molte ore al giorno, sindacati, contratti collettivi, triplice… ignoti concetti. Allora contavano la famiglia, i figli, l’onestà…”


Questa Poesia è dedicata alla memoria di mio padre Pietro, operaio dell’Alfa Romeo al Portello di Milano dal 1927 al 1962
Angelo Martinelli

NOVEMBER 1948
Calava on quart ai vòtt
e in via Savòna,
sconduda in de la nebbia
d’on lunedì mattina,
November el nasseva
strusand i finestroni e i muradej.
Rivaven col pan pòss e la schiscetta
faa-su dent on giornal,
rivaven cont i crepp
ch’el fiaa boffaa in del veder
el scopellava su quij facc tròpp seri.
Gh’aveven el sospett
che nò domà in November,
ma tutt l’ann, la nebbia e la carisna
quattaven giò, là in fond, prima di praa,
la fabrica del veder.
Pociacch, terra battuda
e ciuff de pajocchin…
De chì, quell di castegn…
de là, ligaa al palon,
trè òquatter biciclett
denanz al bettolin
col sòlit resegusc
mes’ ciaa coi mocc per terra.
“…ciao ti… ciao mì, ciao tucc…”
Parlaven de la paga, de balon
e in di pociacch negaven i schedinn
strasciaa dòpo un’oggiada a la Gazzetta.
Vosava la sirenna di vòtt or.
Nasseva on alter di de tirà-là.
Quell di castegn a ròst
‘me on’ombra el pedalava
e on trenò el ziffolava
sul pont de San Cristòfen.

Marco Candiani

Vedi anche: Valletti Ferdinando dirigente dell’Alfa Romeo e deportato nei campi di Mahthausen e Gusen

Vedi anche: I Morti Dimenticati.: Ingegner Ugo Gobbato.

E così la situazione all’ Alfa Romeo richiama l’uccisione dell’ Ingegner Ugo … Più volte riuscì a salvare dall’ arresto e dalla deportazione operai …

Visitate il Museo dell’ALFA ROMEO di Arese, luogo dove la grande fabbrica si è trasferita alla fine degli anni 70.
Sito Ufficiale ALFA ROMEO

Vedi anche video: Alfa Romeo,un pezzo di storia

IL PORTELLO 1960
Stabilimento Portello nel 1960 ©Mario Ghezzi