All’inizio della prima campata a destra del duomo, una piccola lapide riporta queste parole:” El principio del domo di Milano fu nel anno 1386″.
Il simbolo di Milano, il cuore stesso della città ha dunque ben sei secoli di storia. La Fabbrica del Duomo, cioè la costruzione della grandiosa cattedrale, vide susseguirsi nel corso del tempo decine di architetti, scultori, artisti e migliaia di maestranze, tutti impegnati in un’impresa così gigantesca che ancora non si può dire che sia del tutto terminata. La Fabbrica del Duomo va avanti, se non altro per la continua necessità di restauri.
Patrocinata dal duca Gian Galeazzo Visconti (nell’immagine con il modellino della nuova cattedrale), la costruzione del duomo iniziò alla vine del XIV secolo sull’area in cui sorgevano la basilica di S.Tecla e poi la basilica di S.Maria Maggiore che venne incapsulata nella nuova cattedrale.L’impegno della Fabbrica era ingente e cos’ i milanesi facevano a gara nel donare tutto quello che potevano perchè l’opera continuasse: si voleva costruire l’edificio più ampio e grandioso di tutta la cristianità.Lo stile sostanzialmente gotico che il duomo tuttora conserva è dovuto al fatto che i primi architetti, che progettarono e realizzarono le basi strutturali della costruzione, venivano dal nord, alcuni anche dalla Francia e dalla Germania. L’immensa quantità di materiale necessario fu reperita nelle cave di marmo bianco-rosato di Candoglia, di proprietà del duca di Milano, che ne concesse gratuitamente l’uso.
Il duomo si andò via via completando; il 24 settembre 1500 fu inaugurata la cupola. Ma la sua storia non finisce affatto a questa data: nel Cinquecento, soprattutto sotto gli arcivescovi Carlo e Federico Borromeo, furono aggiunte altre parti, ma la guglia principale, quella della Madonnina non fu completata che nel 1769 e la Madonnina stessa vi fu posta solo nel 1774.Per le vicende della sua costruzione il duomo è una specie di enorme museo in cui si accompagnano e si fondono le espressioni artistiche di svariate epoche; dalle vetriate alle migliaia di statue, dalle porte alle guglie, dai bassorilievi alle lapidi, tutto è testimonianza oltre che del sentimento religioso e artistico dei milanesi, anche della storia della città.
Alla nostra Madonnina del Duomo
Oh Madonina indorada del Dòmm,
coi pee inciodaa su la gùglia maggior,
te preghi : « El dì che tirom i sòmm,
fa sì ch’el mè cœur el vaga al Signor ! »Tì, ch’el nòst Perego inscì el t’ha vorsuu :
coi brasc e coi oeugg invèrs al Padron
per dagh a tucc quèi, che chì hinn vegnuu,
on lètt, el lavorà, on poo d’istruzion,Tì fà in manera che chì ghe sta nò,
a rispettà i diritti de tucc,
el vaga via, ch ‘el staga chì nò !
Ohi che deslippa ! Ghe n’èmm chì on bèll mucc !Oh Madonina indorada del Dòmm,
come’l diseva el Vèspa de tì :
« … senza vedètt Meneghìn l’è pù on òmm… »
Guarda on poo in giò, gh’abbia cura de mì.da Le Tourbillon de Milan
Per un approfondimento vi invitiamo a visitare il sito de LA VENERANDA FABBRICA DEL DUOMO.