Anna Campaniello
Dopo tre anni di disagi sull’autostrada al confine tra Italia e Svizzera, entro la fine della prossima primavera i lavori lungo la carreggiata saranno portati a termine – Il direttore di Autostrade Luca Beccaccini: «Per la prossima stagione turistica non ci sarà il cantiere sulla A9»
Una pausa invernale dalla festa dell’Immacolata a febbraio, poi altri tre mesi di lavori, limitazioni al traffico e caos annunciato. Tre mesi di disagi che dovrebbero però essere gli ultimi, prima della chiusura definitiva del cantiere in galleria sull’autostrada A9 Lainate–Como– Chiasso, annunciata entro la fine del mese di maggio 2024.
Dopo tre anni di disagi sull’autostrada al confine tra Italia e Svizzera, ora c’è una data per la fine di un cantiere che, per quanto necessario per la sicurezza, è diventato un incubo per chiunque si sposti nella zona di confine, appunto, tra Italia e Svizzera. La deviazione di carreggiata tra Como centro e la dogana di Brogeda, con una sola corsia disponibile utilizzata a doppio senso, si traduce in code e rallentamenti praticamente costanti, a tutte le ore della giornata. Pesanti ripercussioni anche sulla viabilità cittadina soprattutto per quel che riguarda Como. Questo a causa dei veicoli che, nel tentativo di evitare il caos in autostrada, si riversano sulle strade del capoluogo lariano.
Il prefetto di Como Andrea Polichetti ha convocato la società Autostrade a un tavolo sulla viabilità provinciale per chiedere chiarezza sulla prospettiva temporale dei lavori e avere certezze sulla prosecuzione del cantiere. Luca Beccaccini, direttore del secondo tronco Milano Autostrade per l’Italia, si è seduto al tavolo con i rappresentanti del territorio comasco e ha assicurato che «i lavori termineranno definitivamente entro il mese di maggio del prossimo anno. Per la prossima stagione turistica – ha precisato –, non ci sarà il cantiere sull’A9».
«Sospensione necessaria»
Il dirigente di Autostrade è entrato nel dettaglio dei lavori e delle prossime tappe: «Stiamo intervenendo per adeguare la calotta della galleria San Fermo – ha spiegato Beccaccini –. Si tratta di rinnovare completamente l’infrastruttura, demolendo la vecchia volta per ricostruirla. È un intervento incompatibile con la presenza del traffico. Avremmo potuto terminare prima i lavori se non avessimo mai sospeso il cantiere – ha spiegato ancora Beccaccini –. Confrontandoci con il territorio però, è emersa la necessità di lasciare liberi i mesi nei quali è maggiore l’intensità del traffico, soprattutto per la presenza di turisti. La scelta è stata quindi di spezzettare i lavori, concentrandoli nei periodi in cui potevano essere meno impattanti e riducendo quindi i disagi».
La tregua estiva quest’anno si è conclusa l’11 settembre scorso, quando è stata ripristinata la deviazione di carreggiata e si sono puntualmente ripresentate le lunghe code. Emblematico, nei giorni scorsi, il caso di una donna in travaglio partita dalla Svizzera e diretta all’ospedale Sant’Anna di Como rimasta bloccata nel traffico sull’A9. Solo l’intervento di una pattuglia della Guardia di finanza che casualmente era a poca distanza e, con lampeggianti e sirene accese, ha scortato l’auto permettendo alla partoriente di raggiungere in tempo il presidio sanitario. Un episodio limite, che ben testimonia però la difficoltà che quotidianamente vivono migliaia di automobilisti e autotrasportatori, a partire dai frontalieri e dagli svizzeri che si spostano verso il territorio comasco.
I disagi proseguiranno per altri due mesi poi, dopo la pausa natalizia, il rush finale. «Sospenderemo anche quest’anno il cantiere entro l’8 dicembre, per la festa dell’Immacolata – ha confermato Luca Beccaccini –. Riprenderemo i lavori tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo e il termine definitivo dell’intervento sarà entro il mese di maggio». Il dirigente di Autostrade promette che questo intervento garantirà un lungo periodo senza nuovi lavori. «Con l’adeguamento e il rifacimento della calotta – ha concluso –, la galleria avrà nuova vita per 50 anni».