Lo ha annunciato il sindaco Sala: “Ci uniamo agli altri Comuni che faranno ricorso”
l Comune di Milano ricorrerà al Tar contro l’intitolazione a Silvio Berlusconi dell’aeroporto di Malpensa, proposto da Regione Lombardia e decretato dal Ministero delle Infrastrutture. Lo ha detto il sindaco Beppe Sala a margine di un convegno in apertura della Green Week, venerdì mattina.
La giunta di Palazzo Marino, secondo quanto ha spiegato Sala, ha approvato la delibera sul ricorso: “Ci siamo associati al ricorso, come altri Comuni. Per le tempistiche non so ancora dire”, ha detto il sindaco di Milano. È plausibile, però, che già la prossima settimana il ricorso sarà presentato al tribunale amministrativo, dopo che i vari Comuni avranno approvato, a loro volta, le relative delibere.
Risale all’estate del 2023, subito dopo la scomparsa dell’ex premier, la decisione di Regione Lombardia di proporre l’intitolazione dello scalo varesino. Il consiglio d’amministrazione di Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile), a inizio luglio 2024, ha recepito positivamente la proposta e, qualche giorno dopo, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha dato il via libera definitivo. Lo scalo si chiamerà “Aeroporto internazionale Milano Malpensa Silvio Berlusconi”.
Immediate le proteste da parte di associazioni e partiti di centrosinistra, petizioni (per intitolare l’aeroporto, piuttosto, a Carla Fracci o Luca Attanasio) e manifestazioni davanti a Palazzo Lombardia. Il sindaco Sala si è subito schierato contro l’intitolazione, puntando il dito soprattutto sulle modalità e la rapidità con cui Enac aveva assunto la decisione, senza confrontarsi con Sea, che gestisce lo scalo e il cui azionista di maggioranza è proprio Palazzo Marino.
Poi Sala ha scritto a Marina Berlusconi, figlia di Silvio, chiedendole, in sostanza, se non sarebbe stato meglio aspettare. Un altro dei figli, Piersilvio, ha confermato che la famiglia non era stata avvisata, ha detto che i figli sono contenti “perché se lo stramerita” e ha aggiunto che “le modalità non sono state proprio perfette”. Ma ha criticato Sala per la lettera alla sorella: “Mi fa ridere, pensasse a Milano”.
Confalonieri: “Le intitolazioni non gli servono”
Un ‘assist’ inatteso è arrivato, proprio venerdì, da Fedele Confalonieri, presidente di Mfe Mediaset (e della Veneranda Fabbrica del Duomo), ma soprattutto storico collaboratore di Berlusconi: “A me ha cambiato la vita, e a tanti, forse a tutti quelli che hanno lavorato con lui ha cambiato la vita”, ha detto, per poi aggiungere che “Berlusconi non ha bisogno di questo (delle intitolazioni, n.d.r.). Ha lasciato una eredità, a prescindere dal ‘ti dedico la via o la piazza’”.
Nota di Redazione:
Silvio Berlusconi non merita questo trattamento, ha fatto molto per Milano e per l’Italia aveva contro tutti. Sono milanese e mi vergogno di chi amministra la mia città.
Manuela Valletti