Deficit miliardario, carenza di infermieri e medici in fuga: il Sistema Sanitario Nazionale è al collasso

Come tutti voi lettori sapete, quando si tenta di fare la prenotazione per una visita medica o un esame con il SSN sono guai. Ci sono prenotazioni che vengono date addirittura con un anno di ritardo e questo non fa altro che fare in modo che i malati aggravino la loro situazione.

La politica nega quasi sempre che i problemi siano così seri, questo articolo del giornale l’Indipendente conferma il nostro pensiero e ve lo sottopongo.

Manuela Valletti

“Nel 2023, circa 4,5 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare a visite mediche e cure specialistiche, pari a quasi l’8% della popolazione. Tempi di attesa infiniti e difficoltà di accesso alle strutture sanitarie sono tra le cause principali, mentre il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) soffre un deficit di oltre 52 miliardi rispetto agli standard europei. Lo ha attestato la Fondazione GIMBE nel suo ultimo rapporto. Chi può permetterselo, copre le spese di tasca propria, con la spesa sanitaria privata cresciuta del 10,3%. Tuttavia, le persone più vulnerabili, circa 2,5 milioni, hanno dovuto rinunciare alle cure per motivi economici, con un aumento di 600 mila rispetto all’anno precedente. La situazione è particolarmente grave nel Sud Italia, dove solo Puglia e Basilicata rispettano i Livelli essenziali di assistenza (LEA). A complicare ulteriormente il quadro, la grave carenza di personale sanitario: il SSN ha perso tra il 2019 e il 2022 oltre 11 mila medici e il numero degli infermieri, attualmente 6,5 per mille abitanti, resta drammaticamente basso.”

NOSTALGIA, un libro che ci obbliga a riflettere

Di DANILO QUINTO

Quando gli ideali erano la méta e la bellezza l’aspirazione più alta.

Quando la famiglia era il bene più prezioso, da difendere e da custodire.

Quando i giovani erano pieni di speranza, studiavano e lavoravano alacremente per raggiungere gli obiettivi.

Quando gli insegnanti erano un esempio da imitare e la Scuola una fucina del Bene.

Quando le tradizioni erano l’unica ricchezza da difendere …

Fino a qualche decennio fa, passeggiare per il luogo capitale del mondo, che Gesù Cristo indicò come sede della Sua Chiesa, significava inebriarsi di storia, di cristianità, di profumi antichi, del ciarlare con quella dolcezza che solo il dialetto romano può evocare.

La luce di Roma era unica! Entrava nel cuore!

La sera si riverberava nei lampioni, che, come braccia, uscivano dalle pareti dei piani bassi, per avvolgerti con il giallo soffuso che sottende a quella meraviglia di cui si godeva nel camminare per le strade …

Tutto era maestoso, grande l’intenzione di formare e plasmare l’uomo a cose alte, trascendenti …

Era la Roma dei Papi, più bella e altera delle vestigie romane, pronta ad esprimere una volontà Cattolica. Era la Roma che per le sue vie e nell’aria sussurrava la morte di un Papa e l’elezione di un altro Papa, che rimaneva chiuso nelle sue stanze e non se ne andava in giro per il mondo o sugli aerei per cambiare la Verità rivelata.

Quale nostalgia conferisce quella parola: Cattolica … Universale …eravamo stati chiamati a questo con il Battesimo!

Oggi, camminiamo in quelle stesse strade, tutto è morto, tutto è lugubre, tutto è passato.

Dov’è quell’Eternità che ha infuso il coraggio delle virtù eroiche?

Tutto è effimero. Effimero come il tempo, trasandato e puzzolente. Come i peccati che la animano di notte e di giorno …

Povera nostra Italia, senza sua madre – Roma – figlia adottiva di una matrigna perversa – chiamata Europa – che propugna i suoi interessi, gli interessi di pochi, imbellettandosi di sigle e slogan vuoti e sconcertanti, che nulla hanno di umano.

Da lontano, i rumori di una guerra. Di molte guerre che scuotono le paure di pochi. I molti sembrano non accorgesene, sobillati come sono da Governi inetti, da una gerarchia cattolica pusillanime e tiepida, intrisa del Modernismo di origine massonica e satanica.

Poveri nostri figli e figli di una Terra dilaniata dalle brutture più decadenti…

Poveri coloro che, macerati nelle cose del mondo e del mondo schiavi, non riescono neanche più ad indignarsi, avvolti nella loro ignavia.

“Lasciate”, allora, “che i morti seppelliscano i loro morti”:

È disponibile il mio nuovo libro, QUEL SECONDO REGNO – Dove l’umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno https://www.daniloquinto.it/il-mio-nuovo-libro-sul-purgatorio/

Chi lo desidera ricevere, scriva il suo indirizzo postale a questa email: pasqualedanilo.quinto@gmail.com.

Il Comune di Milano ricorre contro l’intitolazione di Malpensa a Berlusconi

Lo ha annunciato il sindaco Sala: “Ci uniamo agli altri Comuni che faranno ricorso”

l Comune di Milano ricorrerà al Tar contro l’intitolazione a Silvio Berlusconi dell’aeroporto di Malpensa, proposto da Regione Lombardia e decretato dal Ministero delle Infrastrutture. Lo ha detto il sindaco Beppe Sala a margine di un convegno in apertura della Green Week, venerdì mattina.

La giunta di Palazzo Marino, secondo quanto ha spiegato Sala, ha approvato la delibera sul ricorso: “Ci siamo associati al ricorso, come altri Comuni. Per le tempistiche non so ancora dire”, ha detto il sindaco di Milano. È plausibile, però, che già la prossima settimana il ricorso sarà presentato al tribunale amministrativo, dopo che i vari Comuni avranno approvato, a loro volta, le relative delibere.

Risale all’estate del 2023, subito dopo la scomparsa dell’ex premier, la decisione di Regione Lombardia di proporre l’intitolazione dello scalo varesino. Il consiglio d’amministrazione di Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile), a inizio luglio 2024, ha recepito positivamente la proposta e, qualche giorno dopo, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha dato il via libera definitivo. Lo scalo si chiamerà “Aeroporto internazionale Milano Malpensa Silvio Berlusconi”.

Immediate le proteste da parte di associazioni e partiti di centrosinistra, petizioni (per intitolare l’aeroporto, piuttosto, a Carla Fracci o Luca Attanasio) e manifestazioni davanti a Palazzo Lombardia. Il sindaco Sala si è subito schierato contro l’intitolazione, puntando il dito soprattutto sulle modalità e la rapidità con cui Enac aveva assunto la decisione, senza confrontarsi con Sea, che gestisce lo scalo e il cui azionista di maggioranza è proprio Palazzo Marino.

Poi Sala ha scritto a Marina Berlusconi, figlia di Silvio, chiedendole, in sostanza, se non sarebbe stato meglio aspettare. Un altro dei figli, Piersilvio, ha confermato che la famiglia non era stata avvisata, ha detto che i figli sono contenti “perché se lo stramerita” e ha aggiunto che “le modalità non sono state proprio perfette”. Ma ha criticato Sala per la lettera alla sorella: “Mi fa ridere, pensasse a Milano”.

Confalonieri: “Le intitolazioni non gli servono”

Un ‘assist’ inatteso è arrivato, proprio venerdì, da Fedele Confalonieri, presidente di Mfe Mediaset (e della Veneranda Fabbrica del Duomo), ma soprattutto storico collaboratore di Berlusconi: “A me ha cambiato la vita, e a tanti, forse a tutti quelli che hanno lavorato con lui ha cambiato la vita”, ha detto, per poi aggiungere che “Berlusconi non ha bisogno di questo (delle intitolazioni, n.d.r.). Ha lasciato una eredità, a prescindere dal ‘ti dedico la via o la piazza’”.

fonte

Nota di Redazione:

Silvio Berlusconi non merita questo trattamento, ha fatto molto per Milano e per l’Italia aveva contro tutti. Sono milanese e mi vergogno di chi amministra la mia città.

Manuela Valletti

LE SPLENDIDE SCULTURE IN BRONZO DI DONNE IN ABITI SVOLAZZANTI DI LUO LI RONG

Luo Li Rong è un’artista cinese rinomata per le sue sculture in bronzo mozzafiato che catturano la grazia e il dinamismo della forma femminile. Il suo lavoro è una testimonianza della bellezza senza tempo delle tecniche di scultura rinascimentale e barocca, che ha padroneggiato e adattato per creare figure che sembrano essere colte a metà movimento, i loro abiti che fluttuano intorno a loro come se fossero catturati da una brezza perpetua. Queste sculture non sono solo opere d’arte statiche; raccontano storie di movimento, eleganza e fluidità del corpo umano. Ogni pezzo è meticolosamente realizzato, con ogni piega della pelle, ogni increspatura del tessuto e ogni ciocca di capelli resi con dettagli sorprendenti. Le sculture di Luo sono celebrate per la loro capacità di trasmettere la bellezza e la grazia della figura umana, rendendole una fonte di capacità d’ispirazione e di generare stupore negli amanti dell’arte di tutto il mondo. Luo Li Rong official

L’italiana Leonardo SPA è diventata il primo produttore di armi a livello europeo

Nel 2022, l’Italia si è posizionata come sesto Paese al mondo nel settore della difesa, con Leonardo SPA come principale azienda europea per la vendita di armi. Secondo il rapporto del Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), il mercato globale delle armi ha generato 548 miliardi di euro, registrando un calo del 3,5% rispetto al 2021, a causa dell’inflazione e delle interruzioni nella catena di fornitura. Tuttavia, la domanda di armamenti è cresciuta, alimentata dalla guerra in Ucraina, e si prevede un importante aumento dei ricavi nei prossimi anni. Gli Stati Uniti dominano il settore con cinque aziende nelle prime posizioni, seguiti da un’industria del Regno Unito e da tre aziende cinesi a chiudere la top 10. Leonardo si piazza al tredicesimo posto a livello globale, con ricavi pari a 12,4 miliardi di euro. Un’altra azienda italiana di rilievo è Fincantieri, che occupa il 46° posto a livello mondiale, con ricavi per 2,5 miliardi di euro.

I laghi italo-svizzeri possono ridurre le auto sulle strade

Un convegno a Lugano delinea nuovi scenari per il trasporto pubblico tranfrontaliero, a cominciare dalla futura tratta Lugano-Porlezza.

Questo contenuto è stato pubblicato al20 settembre 2024 – 12:41

8 minuti

Leonardo Spagnoli

I laghi insubrici, alla luce anche dei recenti progressi a livello tecnologico, possono giocare un ruolo rilevante nella congestionata mobilità transfrontaliera ma occorre intensificare la collaborazione tra Italia e Svizzera, soprattutto a livello politico.

È quanto emerso dal convegno tenutosi mercoledì al LAC di Lugano sulla navigazione nei laghi transfrontalieri ticinesi, organizzato dalla Camera di commercio italiana per la Svizzera. 

Le opportunità offerte dal vettore su acqua non sono infatti sfruttate adeguatamente: nel Lago Maggiore e nel Ceresio il servizio è attualmente incentrato sul trasporto turistico stagionale ma un potenziamento dei collegamenti di linea potrebbe contribuire ad alleggerire il traffico nelle regioni di confine, soprattutto quello motorizzato.

Intesa rinnovata fino al 2046

A questo scopo risponde la rinnovata collaborazione, dopo alcuni anni di malintesi e marce indietro, tra la Società navigazione del lago di Lugano (SNL) e la Gestione governativa navigazione laghi Maggiore, di Garda e di Como (GGNL), confluite nel 2018 nel consorzio deputato alla fornitura del servizio sui due specchi d’acqua italosvizzeri.

L’accordo dello scorso dicembre, con un lungo orizzonte temporale che arriverà al 2046, consolida ed estende la cooperazione tra i due enti, dischiudendo nuovi scenari che coinvolgono l’itera regione.

Altri sviluppi

Un battello della SNL passa davanti al villaggio di Gandria.

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La navigazione sui laghi unisce Svizzera e Italia

Questo contenuto è stato pubblicato al20 dic 2023  Il servizio di navigazione transfrontaliero sui laghi Maggiore e Ceresio sarà gestito dall’attuale Consorzio dei laghi per altri 22 anni.Di più La navigazione sui laghi unisce Svizzera e Italia

Occhi puntati sulla Lugano-Porlezza

Tra le novità emerse nell’incontro c’è la futura apertura della tratta Porlezza (Como)-Lugano sul Ceresio, su cui si stanno concentrando tutte le attenzioni e che per il municipale di Lugano Filippo Lombardi sarà “il grimaldello per far saltare il sistema”, al fine del riconoscimento della valenza del trasporto pubblico sui laghi.

In proposito, ha ricordato l’ex senatore federale, la SNL consegnerà entro la fine del mese la documentazione per inserire il collegamento tra le due sponde del Ceresio nel Programma di agglomerato del Luganese, tappa indispensabile per la prosecuzione dell’iter amministrativo.

In quest’ambito Massimo Mastromarino, presidente dell’italiana Autorità di Bacino Lacuale Ceresio, Piano e Ghirla ha ricordato l’imminente costruzione di una stazione di ricarica elettrica sul pontile di Porlezza. Questo oltre all’iniziativa delle autorità di Porto Ceresio (Varese) per la realizzazione di un collegamento tra il comune rivierasco e Lugano, via Maroggia.

Alleggerire il traffico transfrontaliero

Le cifre a sostegno dell’introduzione di una rete di trasporto pubblico transfrontaliero le ha snocciolate Agostino Ferrazzini, presidente della SNL, secondo cui esiste una domanda di trasporto lungo i due assi da Porlezza e Porto Ceresio: le 4-4’500 auto che transitano quotidianamente dai valichi di Brusino, sommate ai 12’000 transiti da Gandria, fanno un totale di almeno 16’000 passaggi, un numero che giustifica un intervento in favore anche della mobilità pubblica su lago. “Se dirottiamo solo il 10% di questo traffico sul lago – ha sottolineato il presidente della società luganese – significa che possiamo togliere 1’600 veicoli dalle strade”.

+ Sul Lemano i frontalieri hanno sostituito i turisti

Naturalmente le e i partecipanti hanno convenuto che le dichiarazioni di intenti non bastano, occorrono precisi impegni, soprattutto di tipo finanziario, per raccogliere questa complicata sfida con rilevanti implicazioni di natura tecnologica e ambientale.

Per realizzare quella che l’ambasciatore italiano a Berna Gianlorenzo Cornado ha definito “il TILO dei laghi”, alludendo all’acronimo del collaudato sistema di trasporto ferroviario regionale italosvizzero, è necessario rendere competitivo il servizio di navigazione, in particolare in relazione ai tempi di percorrenza: i natanti di ultima generazione a trazione elettrica, a basso impatto ambientale, dovranno collegare Porlezza con Lugano in 15 minuti (attualmente le e i pendolari transfrontalieri impiegano non meno di tre quarti d’ora per effettuare il tragitto su strada).

Altri sviluppi

Il battello Ceresio arriva al porto di Cassarate.

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Le acque del lago sono protagoniste di una vera rivoluzione

Questo contenuto è stato pubblicato al28 set 2021  Entro il 2035, la Società di navigazione Lago di Lugano vanterà una flotta di soli mezzi elettrici, il primo dei quali è già stato inaugurato.Di più Le acque del lago sono protagoniste di una vera rivoluzione

Contributo elvetico nell’innovazione

E in questo contesto, come ha osservato l’ambasciatrice svizzera a Roma uscente, Monika Schmutz Kirgöz, un contributo fondamentale lo può fornire la Svizzera che, come ha ricordato, per il tredicesimo anno consecutivo è stata eletta economia più innovativa nel mondo: il progresso tecnologico, ha rilevato, ci offre la possibilità di sviluppare nuove soluzioni anche in ambito lacustre” e “le nostre aziende, i nostri centri di ricerca e le nostre università possono essere attori chiave nell’elaborare idee pionieristiche” come imbarcazioni elettriche, sistemi intelligenti di gestione dei flussi di traffico e infrastrutture portuali moderne.

Ma ai rilevanti investimenti previsti per rinnovare ed elettrificare la flotta, si aggiungono quelli di tipo infrastrutturale, che consistono essenzialmente nella creazione di punti di scambio intermodale e stazioni di ricarica veloce, indispensabili affinché il sistema funzioni.

E su questo aspetto Agostino Ferrazzini (SNL) ha sottolineato che le due società di gestione possono eseguire una parte dei compiti, quelli di natura operativa, “ma gli interventi infrastrutturali competono alle autorità e ai territori”.

Il Cantone frena?

E qui si è palesata la nota dolente, evocata da diversi oratori/trici dell’incontro al LAC: Edo Bobbià (cda della SNL) ha lanciato il sasso sostenendo che “nel Dipartimento del Territorio del Cantone Ticino “non c’è la volontà di potenziare il trasporto pubblico sui laghi”. Gli ha fatto eco il vicesindaco di Locarno Claudio Franscella secondo cui “il Cantone non ha compreso appieno le potenzialità nei laghi nel trasporto pubblico e turistico”.

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Tra sociologia e psicologia, gli aspetti nascosti del gioco d’azzardo

Solo nel nostro paese e solo nel 2023 la cifra spesa in gioco d’azzardo ha toccato i 150 miliardi di euro. Un record folle, incredibile, ma non inaspettato. Il settore del gambling è infatti sempre più diffuso e il suo pubblico in costante espansione. Ma come si spiega tutto questo?
Quali sono i motivi di un trend che aveva già accennato qualcosa prima del 2020, anno della pandemia,e che poi è diventato dilagante?
A fare chiarezza è la redazione di Giochi di Slots, blog di riferimento del settore del gaming, che tira in causa innanzitutto uno dei punti riferimento per lo studio motivazionale sul gioco. Stiamo parlando di The Sociology of Gambling di Herbert A. Bloch, un libro che nonostante abbia più di mezzo secolo alle spalle (è stato pubblicato nel 1951) è considerato ancora oggi il punto di partenza per lo studio sociologico e psicologico del gambling.
Bloch individua quattro motivazioni ludiche, a partire da quella individuale, che raccoglie tutte le caratteristiche personali che fanno un soggetto più propenso o meno a questa attività. Il secondo aspetto che viene tirato in causa è quello ricreativo, con il gioco che viene visto come occasione di svago, di divertimento e di socializzazione. Un aspetto ancora più importante, ma spesso poco considerato, è quello rituale: Bloch mette in luce come nelle attività del gioco ci sia una sorta di significato, anzi di tanti significati condivisi, che contribuiscono a dare maggiore senso all’esperienza ludica. Infine l’ultimo aspetto, quello dell’influenza sociale, dove il gambling è visto come la via più semplice per raggiungere fama e successo.
Se Bloch guarda al versante psicologico e sociologico, due altri studiosi, un altro approccio possibile è quello neurobiologico: l’attività di scommettere e giocare stimola il rilascio di dopamina nel cervello, un neurotrasmettitore associato al piacere e alla ricompensa. Interessante è anche la tesi di Kahneman e Tversky, descritta dalla redazione di Giochi di Slots, che parlano invece di una valutazione di rischio non lineare, che fa concentrare più sulle possibilità di vittoria che su quelle di sconfitta. Conoscere questi meccanismi è fondamentale per fare prevenzione e per proporre modelli virtuosi.
È l’obiettivo del laboratorio “Fate il nostro gioco”, organizzato a Ferrara e messo in campo dal matematico Paolo Canova e dal fisico Diego Rizzuto, che sfrutta un approccio scientifico basato sui dati per proporre sistemi di prevenzione e sensibilizzazione. Per conoscere bene il gioco, metterne in risalto i rischi e usarlo come semplice divertimento.

Un giorno scoprii che a Milano c’erano gli agricoltori…

Eravamo negli anni ’80, la mia bimba più piccola era alle elementari precisamente nella scuola di Via Oderzo al QT8,cominciò a girare la voce che era intenzione del Preside chiudere la scuola e trasferire i bimbi nella vicina elementare Martin Luther King sotto la Montagnetta.

Entrambe le scuole erano in buone condizioni, ma la scuola di Via Oderzo era molto recente ed era dotata di grandi aule e di una bella palestra, quindi i genitori bocciarono il trasferimento dei figli dopo una era e propria lotta contro il Comune di Milano.Scioperi, bimbi portati davanti a Palazzo Marino per manifestare, genitori intenti a pattugliare la scuola e in quel periodo si era anche controllati dalla Digos.

Quello su l’inizio della mia carriera politica. Mi candidai piena di entusiasmo nella mia circoscrizione (allora la 19, ora la 8) e dopo una campagna elettorale molto partecipata venni eletta con un bel numero di voti. La zona aveva oltre 100mila abitanti e molti problemi da affrontare, tra questi il dramma delle cascine.

Il Parco di Trenno segnava il confine tra Milano e Pero e nei pressi del Parco c’erano terreni che interessavano molto il noto costruttore Ligresti. Quei terreni erano per lo più agricoli, coltivati da agricoltori che nelle loro cascine avevano animali di tutti i generi, cavalli compresi e che di quel foraggio avevano assoluto bisogno.

Incontrai la famiglia Campi che vivena nell’azienda agricola di Via Fratelli Rizzardi a Trenno. Tramite loro venni a conoscenza di problemi analoghi in zona 18 e anche nel parco Sud: diversi agricoltori rischiavano di essere espropriati dei loro terreni “per pubblica utilità”. Sapevamo benissimo che la pubblica utilità altro non era che il piano Ligresti per la costruzione di complessi abitativi di pregio, quindi l’utilità era essenzialmente la sua.

Di quel periodo ricordo lo scontro con il Comune, l’occupazione fisica dei terreni e il tentativo di sgombero delle forze dell’ordine, gli agricoltori tutti compatti davanti al Comune in Piazza Scala con le mucche al seguito e anche alcuni atti di violenza che preferirei non aver vissuto.

Pensammo a qualche stratagemma che aiutasse gli agricoltori a divenire parte attiva anche per la comunità che viveva accanto a loro: scuole, asili, centri anziani. Organizzammo visite guidate per le scolaresche nelle stalle, negli orti, nei maneggi e coinvolgemmo molte persone anche con la vendita di prodotti freschi.

La Cascina Linterno, in zona 18, divenne il caposaldo degli agricoltori e a loro fu assegnato l’onere di creare una sorta di centro culturale visto che disponevano anche di reperti storici di grande valore.

Le iniziative ebbero successo, anche se il Consiglio di Zona si limitò a segnalare le iniziative su mia pressione visto che ero il Presidente della Commissione Educazione e che le scolaresche che sceglievano di fare la visita in cascina erano sempre di più.

Le stesse iniziative vennero messe in atto in tutte le zone che avevano gli agricoltori sul loro territorio in particolare nel Parco Agricolo Sud (istituito nel 1990). La lotta fu dura, ma vittoriosa: le aziende agricole ci sono ancora oggi e sono il fiore all’occhiello di una città che pare aver perso la sua anima.

Fu per me una grande esperienza, fu la dimostrazione di come si può far politica per aiutare la gente e non per interessa personale.

Manuela Valletti

Nuovi Libri in uscita

Enrico Brizzi | DUEL’attesissimo seguito di Jack Frusciante è uscito dal gruppo!

A trent’anni dalla pubblicazione di Jack Frusciante è uscito dal gruppo, uno dei più grandi bestseller della letteratura italiana, Enrico Brizzi ci regala un nuovo viaggio nel mondo di Alex e Aidi. Cos’è successo dopo la loro separazione? La risposta è questo sorprendente romanzo a due voci, tenero e feroce come la stagione elettrica dei diciott’anni, con tutti i dolori, le domande e le sorprese che porta con sé 💖 Ordina ora, a casa tua dal 17 settembre!ORDINA ORA  –»

Jean-Baptiste Andrea | VEGLIARE SU DI LEI 

Un grande bestseller – Vincitore del Premio Goncourt »
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Lucinda Riley | LA RAGAZZA NASCOSTA

L’attesa è finita: finalmente pubblicata in Italia una delle opere giovanili di Lucinda Riley, riveduta e attualizzata dal lavoro editoriale del figlio e co-autore di Atlas, Harry Whittaker. Una bellezza fuori dal comune. Una terribile profezia. Un passato impossibile da dimenticare. Una vendetta da compiere a qualsiasi costo Ordina ora –> contiene glamour, amori proibiti e vendette lunghe una vita!In contemporanea mondiale – L’attesissimo romanzo inedito –»

Ripartenza con sciopero lunedì 9 settembre: mezzi Atm a rischio a Milano. Orari e fasce di garanzia per metro, tram e bus

Scatta dalle 8.30 la protesta dei lavoratori per il rinnovo del contratto. Atm avvisa i cittadini: “Disagi per alcune linee soprattutto a partire dalle 18”

Il tempo di oggi: dopo le turbolenze di ieri oggi la nostra Milano è all’asciutto