La violenza sulle donne e gli anziani

di Manuela Valletti

Se non erro ho sentito che in questi ultimi anni i crimini sono diminuiti, probabilmente chi diffonde i dati non ha tenuto conto, anzi non ha voluto tener conto, che molti crimini sono stati depenalizzati. Si, perchè in questo nostro Paese quando le carceri sono sovraffollate  non si pensa a costruirne di nuove, ma a depenalizzare i crimini.

Voglio però focalizzare la vostra attenzione sulla violenza che ogni giorno viene perpetrata contro le donne giovani e anziane: una volta si poteva scindere la violenza sessuale da quella a scopo di rapina, ora non più, da quando le nostre città sono invase da immigrati giovani e aitanti, la violenza sulle donne di qualsiasi età, avviene in due tempi: la rapina e lo stupro.

Recentemente a Milano, città che mi ha dato i natali, hanno violenato e rapinato donne  di 70 e più anni e, ovviamente le hanno anche rapinate. Nonostante questa terribile situazione il Sindaco Sala si è molto innervosito quando  il Ministro Salvini ha promosso una riunione in prefettura proprio per aumentare la sicurezza in città… pare che il suo arrivo abbia intralciato la viabilità e questo lui non lo abbia proprio mandato giù.

Non faccio alcun apprezamento sul sindaco, non ne vale la pena. Sono certa che i milanesi lo spazzeranno via alle prossime elezioni, ma mi chiedo come sia possibile vivere in una città dove ti puoi trovare uno stupratore-rapinatore ad ogni angolo di strada, dove vai a portare il cane a fare i bisogni (munito di regolare sacchettino) e qualcuno ti accoltella a morte (fatto accaduto alla Comasina) oppure dove apri la porta di casa e vieni massacrata di botte, violentata e, ovviamente, derubata.

Dove sono le femministe, quelle che nel 68 esibivano con segni inequivocabili il loro sesso e gridavano di volerselo gestire in proprio? Ora che le donne avrebbero davvero bisogno di una loro sollevazione sono sparite dalla circolazione.

Mancano all’appello anche i Centri Sociali, sempre pronti a scendere in piazza per fare vandalismi o per dirsi contro l’intolleranza (mi sembra una contraddizione in termini, ma pazienza) e non muovono un dito per garantire sicurezza alle loro mamme e alle loro nonne.

Potere dell’ideologia malata, quella stessa ideologia che gli italiani hanno archiviato definitivamente lo scorso marzo e che invece agli attivisti purpurei (sempre meno attivi per la verità) impedisce di vedere una realtà di cui soprattutto le donne e gli anziani sono vittime predesignate.