Assicurazione Auto on line:quando conviene sospenderla


Molto spesso, in ambito assicurativo, si parla di sospensione della polizza. Ma quando vi si ricorre e quali vantaggi si possono ottenere?

La sospensione della polizza RC Auto è una prassi cui si ricorre generalmente in caso di furto del veicolo o di sua vendita o rottamazione, ovvero quando non si ha più necessità di una copertura assicurativa. Ma non solo: essa può venire in aiuto del contraente anche nel caso in cui egli abbia necessità di tenere fermo il mezzo per un certo periodo di tempo durante l’anno assicurativo e voglia quindi giustamente evitare di continuare a usufruire del premio pagato per un periodo durante il quale non ne fa effettivamente uso.

Sospendere la polizza dell’assicurazione online auto è davvero semplice, specie se si è assicurati con ConTe.it. La procedura, nel loro caso, è davvero semplice e veloce: bastano pochi minuti e, comodamente online, senza lunghe attese telefoniche, è possibile sia sospendere l’assicurazione che riattivarla. 

Vediamo i singoli casi:

– Sospensione per furto del veicolo: basta accedere all’Area Personale e, nella scheda polizza, cliccare su “Gestisci” scegliendo poi l’opzione “Sospendi” selezionando “Furto del veicolo” come motivazione. La sospensione è gratuita e non è soggetta a limitazioni;

– Sospensione per vendita o rottamazione: anche in questo caso si accede all’Area Personale e, sempre tramite la scheda polizza, si clicca su “Gestisci”, “Sospendi” e poi sulla dicitura “Il veicolo è stato venduto/ceduto/rottamato”. A questo punto sarà richiesto di indicare la data a partire dalla quale si richiede la sospensione della polizza. Anche in questo caso non ci sono costi da sostenere;

– Sospensione per mancato utilizzo: seguendo lo stesso iter (tramite la scheda polizza si clicca su “Gestisci” e poi “Sospendi”) si andrà questa volta a selezionare la motivazione “Temporanea mancata circolazione del veicolo” e ad inserire la data dalla quale si vuole sospendere la copertura. A questo punto bisognerà procedere con il pagamento dei diritti amministrativi pari a circa 25€ (leggermente variabile in base alla provincia). La polizza in questo caso può essere sospesa per due volte durante l’anno assicurativo e, solo nel caso in cui il periodo di sospensione supera i 90 giorni, la scadenza annuale della polizza verrà posticipata. La sospensione della polizza è possibile dopo 30 giorni dalla data di decorrenza ee prima di 30 giorni dalladata di scadenza annuale.

Per richiedere la sospensione il contraente deve essere in regolacon il pagamento del premio o delle rate.;

La procedura di riattivazione è altrettanto semplice: basta accedere all’Area Personale, individuare la polizza sospesa e cliccare sul tasto “Riattiva” indicando la data dalla quale si vuole far ripartire la copertura. 

La sospensione della polizza, ove non necessaria, è comunque un’ottima opportunità di risparmio che vale la pena sfruttare, se possibile, specie se la procedura è semplice come visto per ConTe.it.

“Crescere in qualità” due giornate di formazione con rilascio crediti formativi per le professioni sanitarie

“Crescere in qualità” due giornate di formazione organizzate da Labcam in collaborazione  con il “Centro e formazioni & servizi le querciole”. Al termine del corso verranno rilasciati 10 crediti formativi ECM validi per tutte le professioni sanitarie.

(26-10-2022) Dopo il grande successo del precedente corso, Labcam ripropone “Crescere in qualità” ! Il tema del corso riguarda la gestione delle crisi nel settore delle attività agroalimentari. Quest’anno, grazie alla collaborazione con il provider “Centro e formazioni & servizi le querciole”, verranno rilasciatati al termine del corso, 10 crediti formativi ECM validi per tutte le professioni sanitarie

Il Corso si focalizza su due argomenti chiave per le aziende del settore: la corretta gestione delle crisi ed emergenze relative alla produzione e distribuzione degli alimenti, e l’importanza della qualità e della sua certificazione come elemento di crescita aziendale, oltre che sugli strumenti più efficaci e innovativi per promuovere la propria attività. Il corso “Crescere in qualità”, che si svilupperà in due giornate, il 04 e il 11 novembre , si svolgerà in live streaming, dalle 9 alle 13, ed è aperto a un massimo di 50 partecipanti. 

Nella prima giornata, quella del 04 novembre, si affronterà la spinosa questione della corretta gestione di una crisi o emergenza. Nella seconda giornata invece, in data 11 novembre , i riflettori saranno puntati sul concetto di come crescere puntando sulla qualità.  “Crescere in qualità”: docenti e programma del corso A fare lezione, si alterneranno tre docenti, esperti autorevoli, ognuno nel proprio campo di riferimento. Luca Medini, chimico e direttore del laboratorio LabCam nella prima giornata affronterà il tema di emergenze e crisi in cui possono incorrere le aziende del settore alimentare, con particolare attenzione sulla definizione dei possibili rischi e su ciò che ne consegue, quindi su come gestire reclami, ritiri e richiami. Nella seconda giornata del corso invece, ci si concentrerà sulla qualità come elemento essenziale per la crescita di un’azienda nel comparto agroalimentare. La lezione verterà su come accrescere la qualità in azienda, attraverso schemi di certificazioni e scelte premianti. Alessandro Masolini,  direttore vendite, consulente formatore e business coach, si concentrerà, sulla gestione delle crisi da parte di chi opera nel settore commerciale delle aziende alimentari, fornendo preziosi e concreti strumenti operativi per chi si trovi a gestire le conseguenze di un’emergenza nel quotidiano rapporto con i clienti. Nella seconda giornata del corso invece, si rivolgerà ai commerciali spiegando l’importanza della qualità per un’azienda del settore e illustrando tutte le opportunità per la crescita del fatturato, legate all’utilizzo delle certificazioni di qualità. Rosella Scalone, esperta in comunicazione e strategie digitali, illustrerà invece come proteggere l’immagine del brand e, anzi, potenziarla attraverso i canali digitali, grazie a una corretta gestione della comunicazione anche in un contesto di crisi. Il focus sarà in particolare sulla gestione delle recensioni online e su come gestirle correttamente per aumentare la brand awarness. Nella seconda giornata invece, spiegherà quanto sia fondamentale e strategico per qualsiasi azienda del settore, promuovere e comunicare in modo corretto e impattante la qualità del proprio prodotto, attraverso il web e i suoi più efficaci strumenti di comunicazione. 

Per informazioni : formazione@labcam.it
info: https://www.labcam.it/crescere-in-qualita-2/

Coinvolti e mazziati

La decisione dell’UE di creare una missione di assistenza militare al regime di Kiev aumenta il coinvolgimento dell’UE e la trasforma in una parte del conflitto in Ucraina, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un briefing giovedì.

Zakharova ha ricordato che la sesta riunione del cosiddetto Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina tenutasi a Bruxelles il 12 ottobre ha portato alla decisione di fornire al regime di Kiev moderni sistemi di difesa aerea, nonché, secondo l’esercito statunitense, quasi 1.500 sistemi di difesa aerea portatili Stinger.

Dall’inizio dell’operazione, i paesi della NATO hanno inviato: 300 carri armati, 130 veicoli da combattimento, 400 veicoli trasporto truppe, 450 corazzati, 700 sistemi di artiglieria, sistemi di lancio di razzi e mortai, 5.000 missili antiaerei portatili e 80.000 sistemi di razzi anticarro e lanciagranate, 160.000 armi leggere, 800.000 pezzi di artiglieria e munizioni, 90 milioni di munizioni.

“E dopo tutto questo, i regimi dell’UE hanno chiesto ai loro cittadini di fare meno il bagno e riscaldarsi di più perché non c’è modo di rendere le loro vite confortevoli ora. Sappiamo dove vanno a finire questi soldi, e ora lo sanno anche i cittadini di questi paesi dell’UE”, ha concluso Zakharova.

Ma cosa c’era di sbagliato

Famiglia anni 1970

“Ma cosa c’era di sbagliato? Decenni fa’ i figli venivano allevati con severità e rigore etico ma tutto era concepito per essere a misura di bambino. I bimbi mangiavano solo cose sane, adatte a loro, andavano a dormire presto (la mia generazione dopo Carosello), gli si insegnava che prima di chiudere gli occhi, bisognava fare la preghierina all’angioletto custode e ci si teneva a tenere celati alcuni argomenti considerati da adulti (sesso, politica, parolacce, critiche nei confronti di altri adulti). A tempo debito questi bimbi venivano preparati per l’età adulta, tra mille raccomandazioni e tanta ansia da parte delle mamme. I maschietti da adulti venivano indirizzati verso una scelta lavorativa e lì esortava affinché trovassero una brava ragazza da sposare e con cui mettere su’ famiglia. Alle ragazze non erano preclusi studi e scelta lavorativa, ma la maggiore aspirazione era incontrare un bravo ragazzo da sposare e con cui mettere su’ famiglia.
Cosa c’era di sbagliato in tutto questo?
Eppure c’è stata una guerra silente ma corrosiva che ha combattuto strenuamente questo stile di vita e ne ha presentato un altro più seducente, più divertente e ritenuto necessario per chiudere con il passato con la scusa di liberare prima le donne da convenzioni sociali arcaiche che la imprigionavano in un ruolo stereotipato poi l’uomo, anch’esso imprigionato nell’arcaico ruolo di pater familias e nel suo genere di maschio portandolo verso l’esplorazione di altri ambiti come quello di amare non necessariamente una donna ma anche un essere del suo stesso genere e vestire, se lo vuole, anche abiti e scarpe femminili. Poi in questa pseudo rivoluzione, all’archetipo familiare, si contrappone l’esaltazione dell’individualismo dove i difetti diventano virtù e dove l’edonismo sostituisce la solidarietà e il sesso, l’amore. Tutto è tramutato come bene di consumo e i valori di un tempo sono solo nostalgici ricordi lontani.
Per chi poi si dovesse perdere in questi travolgenti cambiamenti, ci sono forme di alienazioni distruttive e molto tollerate che lo porteranno a perdersi completamente. Quindi da una parte avremo una società mutata, priva della struttura familiare, dove i bambini verranno catapultati subito in quelle questioni che un tempo venivano considerate da grandi, dall’altra ci saranno sempre più persone alienate e fragili, bisognose di essere seguite da specialisti.
Io sono troppo “antica” per sentirmi a mio agio in questo tipo di evoluzione sociale di cui faccio fatica a vedere degli effetti positivi.

(dalla bacheca di Carlo Morelli)

Elezioni 2022, Pd primo partito a Milano e Italia viva al 30% in centro città.

Milano tiene, la roccaforte del centrosinistra non viene espugnata e si conferma l’ultima rimasta in un Paese che vira verso il centrodestra. Il Pd rimane il primo partito, il centrosinistra vince gli unici tre collegi uninominali di tutta la Lombardia e il Terzo polo vola al 16,3%

Milano tiene, la roccaforte del centrosinistra non viene espugnata e si conferma l’ultima rimasta nel Paese. L’Italia nelle mani della destra di Giorgia Meloni, con i dem crollati sotto il 20% e il Terzo polo sotto l’8, vista dal capoluogo lombardo sembra uno scenario distante e ribaltato. Qui il Pd rimane il primo partito, il centrosinistra vince gli unici tre collegi uninominali di tutta la Lombardia e il Terzo polo vola al 16,3% al Senato (al 15,9 alla Camera). Terzo grande terremoto di queste elezioni: i rapporti di forza ribaltati nel centrodestra in Lombardia, ormai ex roccaforte della Lega

Fonte: corriere della sera

Fondi pensione: fiducia nonostante la crisi, ma serve sensibilizzare i più giovani

Nonostante gli scossoni internazionali e l’inflazione crescente, le persone continuano a riporre piena fiducia nella formula del fondo pensione.

L’idea di accantonare un capitale extra, da affiancare alla canonicapensione INPS e integrarla, analizzata a fondo da Moneyfarm, non viene quindi abbandonata dagli italiani neanche in questo 2022 di piena crisi, seppur con qualche piccola e inevitabile battuta d’arresto.

Già nel primo trimestre del 2022 gli iscritti erano infatti in crescita, secondo i dati analizzati da ilSole24Ore: dopo i primi tre mesi del presente anno, le posizioni aperte erano 9,846 milioni, dato che configura una crescita dell’1,1%, pari a 112.000 unità, rispetto al come si era chiuso il 2021. A giugno si sono raggiunti i 10 milioni, con una crescita del +2,9% rispetto alla fine del 2021.

Tuttavia, neanche le forme integrative sono esenti dai contraccolpi dovuti alla burrascosa situazione dei mercati finanziari. Nel primo trimestre dell’anno in corso, i fondi negoziali hanno registrato un -3,4%, mentre i fondi aperti -3,6% e i Pip di ramo III -3,5%. 

La situazione non è migliorata nei mesi successivi, per i fondi negoziali e aperti si sono registrati dati negativi pari a -8,3% per i primi e -9,7% per i secondi, mentre i Pip sono scesi a -10,3%.

Ma chiaramente, come per qualsiasi investimento, non ci si può limitare a un periodo così limitato di tempo, va osservato il quadro generale e l’andamento spalmato su un intervallo di tempo più ampio.

Osservando il decennio 2012-2021, come riporta l’analisi del rendimento medio annuo a cura di Covip, è del 4,1% per i fondi negoziali, 4,6% per i fondi aperti, 5% per i PIP di ramo III e 2,2% per le gestioni di ramo I.

E anche includendo i rendimenti del primo semestre del 2022, i risultati medi dell’arco temporale di cui sopra rimangono positivi: 3,1% per i fondi negoziali, 3,4% per i fondi aperti, 37% per i PIP di ramo III, 2,1% i prodotti di ramo I.

La crescita degli iscritti denota un chiaro atto di fiducia da parte degli italiani che, nonostante il difficoltoso periodo economico, hanno dimostrato di riporre aspettative nei confronti del canale della previdenza integrativa.

Ma c’è ancora del lavoro da fare per cercare di sensibilizzare i più giovani in materia: il 50,3% degli aderenti ha infatti fra i 35 e i 54 anni, mentre il 31,9% è costituito dagli over 55.

Per quanto un futuro connesso a una pensione possa apparire remoto ai lavoratori più giovani, non è mai troppo presto per fare il primo passo verso un progetto complementare personalizzato.

Ludopatia a Milano e in Lombardia, ecco le misure per arginare la dipendenza dal gioco

A livello nazionale è circa il 2,5% della popolazione a soffrire di problemi legati al gioco d’azzardo. Una percentuale bassa, ma che non può passare inosservata. Soprattutto se si mette la lente d’ingrandimento sulla nostra regione, tra le più onerose in quanto a spesa nel gambling, con la città di Milano apripista: sono tra le 40 mila e le 65 mila le persone che soffrono di ludopatia. 

Sono questi i dati messi in evidenza da Gianmaria Zita, direttore dell’unità Dipendenze dell’ASST Fatebenefratelli Sacco, pubblicati in occasione della campagna “Mettiamoci in gioco Lombardia”. “Nell’ultima rilevazione Ipsad 2017-2018 emerge che il 42,8% degli italiani tra i 15 e i 64 anni (17 milioni) ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi – spiega ancora l’esperto – percentuale che raggiunge il 45% (6 milioni di persone) nei giovani di 15-34 anni, ed è del 32,8% (poco più di 2 milioni di persone) nella popolazione tra i 65 e i 74 anni. Occorre che la politica ne parli.”

Servono infatti misure e regole precise per arginare un fenomeno sempre più diffuso. E in attesa che le istituzioni facciano la loro parte, ecco che da Oltremanica arrivano delle proposte interessanti. La rivista a carattere medico e scientifico “The Lancet”, infatti, ha studiato un centinaio di interventi sulla prevenzione e sulla riduzione del Gap, il gioco d’azzardo patologico, grazie al lavoro di 35 esperti e alla tecnica Delphi. Come riporta il sito italiano Gaming Insider, che ha tradotto lo studio Lancet, a essere studiate sono state la disponibilità e l’accessibilità, ma anche parametri come l’informazione, l’assistenza, la tecnologia, il prezzo. Alla fine, sono state valutate positivamente e con successo 81 tecniche, molte delle quali utilizzate con successo già da molti casinò online italiani. 

Tra queste tecniche c’è quella di fornire messaggi e feedback in tempo reale per mettere una pausa alla sessione di gioco oppure altri messaggi educativi, oppure la possibilità di autoescludersi dalle scommesse e mettere in stand by il proprio account. 

Altra strategia valutata positivamente dagli esperti di The Lancet è quella relativa alle restrizioni alla pubblicità e al marketing, vigente in Italia con il Decreto Dignità e nel Regno Unito con il Gambling Act, così come la comunicazione costante e duratura sul tempo trascorso online o sul denaro perso. 

Misure e strategie in cui l’Italia è in prima fila. Perché l’obiettivo principale è sempre lo stesso: rendere il gioco sempre più sicuro e responsabile. Per il bene di tutti.

MILANO: dopo il covid occorre ripartire e migliorare tutto

Usciti dall’epidemia (forse) dobbiamo rimboccarci le maniche fisicamente ma anche psicologicamente. Non è pensabile che in tutto questo tempo Milano sia stata abbandonata a se stessa, che il Sindaco creda di essere il top tra i sindaci ed invece non abbia fatto nulla per la città.

Era il momento di pensare alla riduzione dello smog, ma in via definitiva. L’aiuto delle tecnologie va ricercato. Molte altre città nel mondo hanno risolto il problema si veda cosa hanno fatto, ridurre SOLO il traffico non serve a nulla. Non possiamo continuare a non respirare.

Case occupate e malavita: situazione completamente fuori controllo, lo si vede da quanti anziani sono stati lasciati in mezzo alla strada dalle occupazioni abusive, da quante donne sono state violentate, da quanta violenza ha invaso i quartieri e non solo di periferia

Controllo dei migranti: la città non è più in grado di accogliere immigrati. Basta con il buonismo tipico della sinistra. I milanesi vengono prima di tutto, altrimenti se ne andranno e non sarà con un grattacielo in più che li accontenterete.

Qualità della vita: servizi ai cittadini da migliorare e questo a partire dagli uffici pubblici per finire alla manutenzione e tutela dei parchi pubblici e del verde da creare in ogni zona della città

Sanità: numero aperto per medicina, recupero dei sanitari estromessi per il non vaccino e recupero di una qualità che è andata disperdendosi

Asili nido e scuole materne: situazione gravissima per la mancanza di educatori e carenza di servizi

Insomma la pausa covid doveva servire per migliorare tutto. La città più importante d’Italia merita di essere più seguita, più curata, più accudita e soprattutto più amata dalle istituzioni.

Manuela Valletti

Dagli occhiali al profumo: 5 accessori indispensabili per ogni uomo

Quali sono i 5 accessori indispensabili per consentire a ogni uomo di essere sempre alla moda? Anche il sesso maschile è alla ricerca di prodotti importanti per valorizzare il proprio outfit. Senza determinati oggetti, non ci si sente pienamente completi. Dagli occhiali alle scarpe, dagli orologi ai profumi, le opzioni non mancano per acquisire un look in grado di lasciare a bocca aperta. Scopriamo quali sono i cinque prodotti dei quali non si può fare a meno per essere notati.

1. Gli occhiali da sole

In occasione della lunga stagione estiva, gli occhiali da sole sono un oggetto imprescindibile. Infatti, tali accessori riescono a proteggere gli occhi dalla luce e dal calore solare, ma non si limitano a questo. Il loro impatto estetico è davvero importante, specie se le montature vengono scelte in perfetta simbiosi con il resto del proprio outfit. Ogni passaggio può fare la differenza per una soluzione adeguata al proprio stile personale.

2. Le calzature

Anche le calzature possono assumere un ruolo determinante per ogni uomo che vuole ostentare una forte personalità. A tal proposito, per ogni utente, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Si parte dagli stivaletti tipici da cowboy e si prosegue con le sneakers bianche, capaci di coniugare eleganza e sportività. Determinate scarpe sono ottime per passeggiare a lungo, senza lasciare in secondo piano la ricerca di uno stile originale e diverso dalla massa.

3. I profumi

Nel corso degli ultimi anni, i profumi per uomo hanno acquisito un’importanza enorme per chiunque voglia stupire. Un chiaro esempio è rappresentato da Yves Saint Laurent profumo, autentico esempio di lusso e creatività nel proprio campo. Nella vasta gamma del marchio, è possibile provare La Nuit de l’Homme Bleu Electrique e avere a propria disposizione un eau de toilette sorprendente sotto ogni punto di vista, per risultare sempre più accattivanti.

4. Gli orologi e i gioielli

Gli orologi sono un autentico must per ogni maschio che punta a porre in evidenza il proprio modo d’essere. Un discorso analogo è valido per quanto riguarda i piccoli gioielli, come bracciali e collane. Ormai tali accessori sono diventati pienamente unisex e ciascun uomo può trarne un netto vantaggio. Anche il più piccolo dettaglio contribuisce a rendere un look sempre più esclusivo.

5. I dispositivi tecnologici

La simbiosi tra uomo e tecnologia è sempre più forte. Gli smartphone sono ormai imprescindibili e vanno scelti seguendo uno stile all’avanguardia, senza ovviamente dimenticare la ricerca di soluzioni sempre più produttive. Hanno acquisito una notevole importanza anche i dispositivi wearable, utili per tenere sotto controllo la propria attività fisica durante tutta la giornata. Ed ecco che l’ambito degli accessori di tendenza si allarga, fino ad assumere un’importanza vitale per l’outfit quotidiano.

Le fontanelle di Milano: da oggetto a simbolo di una città

Una grande città si riconosce non soltanto dai grandi monumenti ma anche da quei piccoli oggetti che però nascondono una lunga storia. Nel caso di Milano, si tratta delle tipiche fontanelle verdi con la loro caratteristica forma.

Grazie alla fama ottenuta nel corso negli anni, queste fontanelle sono andate ben oltre la città di Milano.  Si trovano infatti ormai anche in altre città della penisola e perfino i privati cittadini possono averne una per impreziosire il giardino di casa.

Su fonderielamperti.com/ è possibile acquistare la propria fontanella, realizzata seguendo in modo scrupoloso i modelli originali ma offrendo anche la possibilità di averla in diverse dimensioni.

Fontanelle Milano: gli inizi della loro storia

Le fontanelle fanno la loro prima comparsa nel 1931 e alla fine del primo dopoguerra sono già diffuse in tutta la città.

Una curiosità attorno a questi oggetti è che tutte sono fatte in ghisa tranne una, che poi è anche la prima in assoluto a essere stata costruita. La più antica fontanella di Milano è stata infatti realizzata in bronzo e si trova a Piazza della Scala. Fu progettata dall’architetto Luca Beltrami e sulla sua base si trova un mosaico di magnifica fattura.

Fontanelle Milano: una forma iconica

Le fontanelle presenti a Milano hanno un’altezza sul metro e mezzo e sono larghe sui cinquanta centimetri. Rispetto alle classiche fontane, sono riconoscibili per tutta una serie di elementi:

  • il colore verde;
  • la forma a torretta;
  • lo stemma di Milano posto poco sotto al rubinetto;
  • il rubinetto a forma di drago
  • la decorazione a forma di pigna in cima;
  • la vaschetta semicircolare alla base, che fa anche da abbeveratoio per gli animali.

Le fontanelle sono conosciute anche con altri nomi. Vengono chiamate Draghi verdi, per via del colore della torretta e della forma del rubinetto, oppure Vedovelle, per il fatto che dal rubinetto esce sempre qualche goccia, a ricordare quasi il pianto di una vedova.

Qualcuno potrebbe pensare che le Vedovelle, data quest’ultima caratteristica, siano difettose, ma non è così, poiché infatti, la loro struttura di base non prevede degli impianti di chiusura. Tuttavia, questo non comporta sprechi d’acqua, dato che quest’acqua viene condotta al di fuori della città per irrigare i campi.

Fontanelle Milano: dove trovarle

Da semplice oggetto per bere acqua mentre si gira per la città, le fontanelle sono diventate un vero e proprio status symbol di Milano. La loro importanza viene sentita così tanto che vengono addirittura considerate un patrimonio culturale da proteggere e valorizzare il più possibile.

A tal proposito, esiste il sito fontanelle.org, realizzato dall’Associazione Culturale A8b.it, dove è possibile trovare le fontanelle presenti non solo a Milano, ma anche in tutte le altre città sul territorio nazionale.

Il progetto nasce dalla volontà di offrire una mappatura completa di tutte le fontanelle presenti in Italia e di creare una comunità attorno a questi oggetti, desiderosa di renderli dei punti dove potersi incontrare e realizzare eventi significativi e attenta all’utilizzo delle risorse d’acqua.