Elezioni 2022, Pd primo partito a Milano e Italia viva al 30% in centro città.

Milano tiene, la roccaforte del centrosinistra non viene espugnata e si conferma l’ultima rimasta in un Paese che vira verso il centrodestra. Il Pd rimane il primo partito, il centrosinistra vince gli unici tre collegi uninominali di tutta la Lombardia e il Terzo polo vola al 16,3%

Milano tiene, la roccaforte del centrosinistra non viene espugnata e si conferma l’ultima rimasta nel Paese. L’Italia nelle mani della destra di Giorgia Meloni, con i dem crollati sotto il 20% e il Terzo polo sotto l’8, vista dal capoluogo lombardo sembra uno scenario distante e ribaltato. Qui il Pd rimane il primo partito, il centrosinistra vince gli unici tre collegi uninominali di tutta la Lombardia e il Terzo polo vola al 16,3% al Senato (al 15,9 alla Camera). Terzo grande terremoto di queste elezioni: i rapporti di forza ribaltati nel centrodestra in Lombardia, ormai ex roccaforte della Lega

Fonte: corriere della sera

Fondi pensione: fiducia nonostante la crisi, ma serve sensibilizzare i più giovani

Nonostante gli scossoni internazionali e l’inflazione crescente, le persone continuano a riporre piena fiducia nella formula del fondo pensione.

L’idea di accantonare un capitale extra, da affiancare alla canonicapensione INPS e integrarla, analizzata a fondo da Moneyfarm, non viene quindi abbandonata dagli italiani neanche in questo 2022 di piena crisi, seppur con qualche piccola e inevitabile battuta d’arresto.

Già nel primo trimestre del 2022 gli iscritti erano infatti in crescita, secondo i dati analizzati da ilSole24Ore: dopo i primi tre mesi del presente anno, le posizioni aperte erano 9,846 milioni, dato che configura una crescita dell’1,1%, pari a 112.000 unità, rispetto al come si era chiuso il 2021. A giugno si sono raggiunti i 10 milioni, con una crescita del +2,9% rispetto alla fine del 2021.

Tuttavia, neanche le forme integrative sono esenti dai contraccolpi dovuti alla burrascosa situazione dei mercati finanziari. Nel primo trimestre dell’anno in corso, i fondi negoziali hanno registrato un -3,4%, mentre i fondi aperti -3,6% e i Pip di ramo III -3,5%. 

La situazione non è migliorata nei mesi successivi, per i fondi negoziali e aperti si sono registrati dati negativi pari a -8,3% per i primi e -9,7% per i secondi, mentre i Pip sono scesi a -10,3%.

Ma chiaramente, come per qualsiasi investimento, non ci si può limitare a un periodo così limitato di tempo, va osservato il quadro generale e l’andamento spalmato su un intervallo di tempo più ampio.

Osservando il decennio 2012-2021, come riporta l’analisi del rendimento medio annuo a cura di Covip, è del 4,1% per i fondi negoziali, 4,6% per i fondi aperti, 5% per i PIP di ramo III e 2,2% per le gestioni di ramo I.

E anche includendo i rendimenti del primo semestre del 2022, i risultati medi dell’arco temporale di cui sopra rimangono positivi: 3,1% per i fondi negoziali, 3,4% per i fondi aperti, 37% per i PIP di ramo III, 2,1% i prodotti di ramo I.

La crescita degli iscritti denota un chiaro atto di fiducia da parte degli italiani che, nonostante il difficoltoso periodo economico, hanno dimostrato di riporre aspettative nei confronti del canale della previdenza integrativa.

Ma c’è ancora del lavoro da fare per cercare di sensibilizzare i più giovani in materia: il 50,3% degli aderenti ha infatti fra i 35 e i 54 anni, mentre il 31,9% è costituito dagli over 55.

Per quanto un futuro connesso a una pensione possa apparire remoto ai lavoratori più giovani, non è mai troppo presto per fare il primo passo verso un progetto complementare personalizzato.

Ludopatia a Milano e in Lombardia, ecco le misure per arginare la dipendenza dal gioco

A livello nazionale è circa il 2,5% della popolazione a soffrire di problemi legati al gioco d’azzardo. Una percentuale bassa, ma che non può passare inosservata. Soprattutto se si mette la lente d’ingrandimento sulla nostra regione, tra le più onerose in quanto a spesa nel gambling, con la città di Milano apripista: sono tra le 40 mila e le 65 mila le persone che soffrono di ludopatia. 

Sono questi i dati messi in evidenza da Gianmaria Zita, direttore dell’unità Dipendenze dell’ASST Fatebenefratelli Sacco, pubblicati in occasione della campagna “Mettiamoci in gioco Lombardia”. “Nell’ultima rilevazione Ipsad 2017-2018 emerge che il 42,8% degli italiani tra i 15 e i 64 anni (17 milioni) ha giocato d’azzardo almeno una volta negli ultimi 12 mesi – spiega ancora l’esperto – percentuale che raggiunge il 45% (6 milioni di persone) nei giovani di 15-34 anni, ed è del 32,8% (poco più di 2 milioni di persone) nella popolazione tra i 65 e i 74 anni. Occorre che la politica ne parli.”

Servono infatti misure e regole precise per arginare un fenomeno sempre più diffuso. E in attesa che le istituzioni facciano la loro parte, ecco che da Oltremanica arrivano delle proposte interessanti. La rivista a carattere medico e scientifico “The Lancet”, infatti, ha studiato un centinaio di interventi sulla prevenzione e sulla riduzione del Gap, il gioco d’azzardo patologico, grazie al lavoro di 35 esperti e alla tecnica Delphi. Come riporta il sito italiano Gaming Insider, che ha tradotto lo studio Lancet, a essere studiate sono state la disponibilità e l’accessibilità, ma anche parametri come l’informazione, l’assistenza, la tecnologia, il prezzo. Alla fine, sono state valutate positivamente e con successo 81 tecniche, molte delle quali utilizzate con successo già da molti casinò online italiani. 

Tra queste tecniche c’è quella di fornire messaggi e feedback in tempo reale per mettere una pausa alla sessione di gioco oppure altri messaggi educativi, oppure la possibilità di autoescludersi dalle scommesse e mettere in stand by il proprio account. 

Altra strategia valutata positivamente dagli esperti di The Lancet è quella relativa alle restrizioni alla pubblicità e al marketing, vigente in Italia con il Decreto Dignità e nel Regno Unito con il Gambling Act, così come la comunicazione costante e duratura sul tempo trascorso online o sul denaro perso. 

Misure e strategie in cui l’Italia è in prima fila. Perché l’obiettivo principale è sempre lo stesso: rendere il gioco sempre più sicuro e responsabile. Per il bene di tutti.

MILANO: dopo il covid occorre ripartire e migliorare tutto

Usciti dall’epidemia (forse) dobbiamo rimboccarci le maniche fisicamente ma anche psicologicamente. Non è pensabile che in tutto questo tempo Milano sia stata abbandonata a se stessa, che il Sindaco creda di essere il top tra i sindaci ed invece non abbia fatto nulla per la città.

Era il momento di pensare alla riduzione dello smog, ma in via definitiva. L’aiuto delle tecnologie va ricercato. Molte altre città nel mondo hanno risolto il problema si veda cosa hanno fatto, ridurre SOLO il traffico non serve a nulla. Non possiamo continuare a non respirare.

Case occupate e malavita: situazione completamente fuori controllo, lo si vede da quanti anziani sono stati lasciati in mezzo alla strada dalle occupazioni abusive, da quante donne sono state violentate, da quanta violenza ha invaso i quartieri e non solo di periferia

Controllo dei migranti: la città non è più in grado di accogliere immigrati. Basta con il buonismo tipico della sinistra. I milanesi vengono prima di tutto, altrimenti se ne andranno e non sarà con un grattacielo in più che li accontenterete.

Qualità della vita: servizi ai cittadini da migliorare e questo a partire dagli uffici pubblici per finire alla manutenzione e tutela dei parchi pubblici e del verde da creare in ogni zona della città

Sanità: numero aperto per medicina, recupero dei sanitari estromessi per il non vaccino e recupero di una qualità che è andata disperdendosi

Asili nido e scuole materne: situazione gravissima per la mancanza di educatori e carenza di servizi

Insomma la pausa covid doveva servire per migliorare tutto. La città più importante d’Italia merita di essere più seguita, più curata, più accudita e soprattutto più amata dalle istituzioni.

Manuela Valletti

Dagli occhiali al profumo: 5 accessori indispensabili per ogni uomo

Quali sono i 5 accessori indispensabili per consentire a ogni uomo di essere sempre alla moda? Anche il sesso maschile è alla ricerca di prodotti importanti per valorizzare il proprio outfit. Senza determinati oggetti, non ci si sente pienamente completi. Dagli occhiali alle scarpe, dagli orologi ai profumi, le opzioni non mancano per acquisire un look in grado di lasciare a bocca aperta. Scopriamo quali sono i cinque prodotti dei quali non si può fare a meno per essere notati.

1. Gli occhiali da sole

In occasione della lunga stagione estiva, gli occhiali da sole sono un oggetto imprescindibile. Infatti, tali accessori riescono a proteggere gli occhi dalla luce e dal calore solare, ma non si limitano a questo. Il loro impatto estetico è davvero importante, specie se le montature vengono scelte in perfetta simbiosi con il resto del proprio outfit. Ogni passaggio può fare la differenza per una soluzione adeguata al proprio stile personale.

2. Le calzature

Anche le calzature possono assumere un ruolo determinante per ogni uomo che vuole ostentare una forte personalità. A tal proposito, per ogni utente, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Si parte dagli stivaletti tipici da cowboy e si prosegue con le sneakers bianche, capaci di coniugare eleganza e sportività. Determinate scarpe sono ottime per passeggiare a lungo, senza lasciare in secondo piano la ricerca di uno stile originale e diverso dalla massa.

3. I profumi

Nel corso degli ultimi anni, i profumi per uomo hanno acquisito un’importanza enorme per chiunque voglia stupire. Un chiaro esempio è rappresentato da Yves Saint Laurent profumo, autentico esempio di lusso e creatività nel proprio campo. Nella vasta gamma del marchio, è possibile provare La Nuit de l’Homme Bleu Electrique e avere a propria disposizione un eau de toilette sorprendente sotto ogni punto di vista, per risultare sempre più accattivanti.

4. Gli orologi e i gioielli

Gli orologi sono un autentico must per ogni maschio che punta a porre in evidenza il proprio modo d’essere. Un discorso analogo è valido per quanto riguarda i piccoli gioielli, come bracciali e collane. Ormai tali accessori sono diventati pienamente unisex e ciascun uomo può trarne un netto vantaggio. Anche il più piccolo dettaglio contribuisce a rendere un look sempre più esclusivo.

5. I dispositivi tecnologici

La simbiosi tra uomo e tecnologia è sempre più forte. Gli smartphone sono ormai imprescindibili e vanno scelti seguendo uno stile all’avanguardia, senza ovviamente dimenticare la ricerca di soluzioni sempre più produttive. Hanno acquisito una notevole importanza anche i dispositivi wearable, utili per tenere sotto controllo la propria attività fisica durante tutta la giornata. Ed ecco che l’ambito degli accessori di tendenza si allarga, fino ad assumere un’importanza vitale per l’outfit quotidiano.

Le fontanelle di Milano: da oggetto a simbolo di una città

Una grande città si riconosce non soltanto dai grandi monumenti ma anche da quei piccoli oggetti che però nascondono una lunga storia. Nel caso di Milano, si tratta delle tipiche fontanelle verdi con la loro caratteristica forma.

Grazie alla fama ottenuta nel corso negli anni, queste fontanelle sono andate ben oltre la città di Milano.  Si trovano infatti ormai anche in altre città della penisola e perfino i privati cittadini possono averne una per impreziosire il giardino di casa.

Su fonderielamperti.com/ è possibile acquistare la propria fontanella, realizzata seguendo in modo scrupoloso i modelli originali ma offrendo anche la possibilità di averla in diverse dimensioni.

Fontanelle Milano: gli inizi della loro storia

Le fontanelle fanno la loro prima comparsa nel 1931 e alla fine del primo dopoguerra sono già diffuse in tutta la città.

Una curiosità attorno a questi oggetti è che tutte sono fatte in ghisa tranne una, che poi è anche la prima in assoluto a essere stata costruita. La più antica fontanella di Milano è stata infatti realizzata in bronzo e si trova a Piazza della Scala. Fu progettata dall’architetto Luca Beltrami e sulla sua base si trova un mosaico di magnifica fattura.

Fontanelle Milano: una forma iconica

Le fontanelle presenti a Milano hanno un’altezza sul metro e mezzo e sono larghe sui cinquanta centimetri. Rispetto alle classiche fontane, sono riconoscibili per tutta una serie di elementi:

  • il colore verde;
  • la forma a torretta;
  • lo stemma di Milano posto poco sotto al rubinetto;
  • il rubinetto a forma di drago
  • la decorazione a forma di pigna in cima;
  • la vaschetta semicircolare alla base, che fa anche da abbeveratoio per gli animali.

Le fontanelle sono conosciute anche con altri nomi. Vengono chiamate Draghi verdi, per via del colore della torretta e della forma del rubinetto, oppure Vedovelle, per il fatto che dal rubinetto esce sempre qualche goccia, a ricordare quasi il pianto di una vedova.

Qualcuno potrebbe pensare che le Vedovelle, data quest’ultima caratteristica, siano difettose, ma non è così, poiché infatti, la loro struttura di base non prevede degli impianti di chiusura. Tuttavia, questo non comporta sprechi d’acqua, dato che quest’acqua viene condotta al di fuori della città per irrigare i campi.

Fontanelle Milano: dove trovarle

Da semplice oggetto per bere acqua mentre si gira per la città, le fontanelle sono diventate un vero e proprio status symbol di Milano. La loro importanza viene sentita così tanto che vengono addirittura considerate un patrimonio culturale da proteggere e valorizzare il più possibile.

A tal proposito, esiste il sito fontanelle.org, realizzato dall’Associazione Culturale A8b.it, dove è possibile trovare le fontanelle presenti non solo a Milano, ma anche in tutte le altre città sul territorio nazionale.

Il progetto nasce dalla volontà di offrire una mappatura completa di tutte le fontanelle presenti in Italia e di creare una comunità attorno a questi oggetti, desiderosa di renderli dei punti dove potersi incontrare e realizzare eventi significativi e attenta all’utilizzo delle risorse d’acqua.

Idee originali per un anniversario speciale

L’anniversario di matrimonio o anche quello di fidanzamento è un evento molto importante, che per questo deve essere festeggiato in modo speciale. Soprattutto quando gli anni in cui si è stati insieme sono tanti spesso le idee originali vengono però un po’ a mancare. La voglia di stupire il proprio partner spesso porta a cercare idee sempre nuove capaci di sorprendere e divertire. Vediamo dunque in questo articolo alcune proposte per una sorpresa originale a cui forse non avevate pensato.

Prenotare una suite a tema per un regalo alternativo

Prenotare una suite a tema per passare dei piacevoli momenti di coppia può essere un’idea originale per spezzare un po’ la monotonia. Esistono infatti dei motel moderni e di lusso, in cui è possibile passare dei giorni in completa privacy e relax. Le scelte non mancano ma se decidiamo di effettuare una prenotazione è il dettaglio che deve fare la differenza. Sarà bene orientarci in strutture che possano offrire solo il meglio, con camere e suite arredate secondo un tema preciso e che prestino attenzione a tutti i dettagli, per rendere il nostro soggiorno unico e speciale. Ovviamente questi motel a tema non hanno niente a che vedere con quelli di un classico motel, anzi. Il moom motel suite a tema a Milano ad esempio, offre grandi spazi a disposizione, giochi d’amore, vasche idromassaggio, totale privacy e un eccellente servizio in camera attivo tutti i giorni dalle 7:00 alle 24:00. È possibile scegliere tra varie suite a tema, come Paradise, Burlesque, Marylin, Secret, Blue e Lussuria, ognuna delle camere ha un tema e un arredo assolutamente unici. Il personale inoltre sarà in grado di soddisfare ogni richiesta di allestimento con candele profumate, petali di rosa, bottiglie di champagne e tanto altro ancora.

La magia di viaggio in mongolfiera

Prova a sorprendere il tuo partner con qualcosa di davvero divertente che puoi ricordare per tutta la vita, ovvero un viaggio in mongolfiera, un’avventura straordinaria da vivere almeno una volta nella vita. Questo sarà di certo un regalo speciale, un tranquillo ed alternativo modo di scoprire le bellezze di una località, si potrà inoltre approfittare dell’occasione per visitare un posto nuovo. Sollevarsi delicatamente dal suolo e guardare il mondo da una prospettiva diversa e del tutto unica sarà un’esperienza da ricordare, bisognerà però trovare un’agenzia valida a cui affidarsi, che renda il tutto davvero indimenticabile e perfetto. In Italia ne esistono alcune che organizzano tour in diverse località del Paese, sia che si tratti del Nord, del Centro o del Sud della Penisola. Solitamente, a meno che non siate un gruppo già numeroso, il viaggio viene condiviso con altri passeggeri e comincia la mattina presto o al tramonto.

Un’esperienza a tutta azione in un parco avventura

Percorsi di abilità sospesi per aria, per terra o in acqua, questo è un modo tutto nuovo di trascorrere una giornata all’aria aperta, abbinando divertimento e esercizio fisico alla natura e all’esperienza di stare in un bosco, in tutta sicurezza grazie alla costante presenza di istruttori qualificati. Scegliere un parco avventura è un’idea perfetta per le persone più attive ed avventurose che amano la natura e le soluzioni eco-sostenibili.

Scegliere l’osteopata a Milano: alcuni consigli per prenotare la visita

Scegliere l’osteopata a Milano può essere complicato perché sono molti i professionisti che effettuano questo genere di trattamento. Ecco perché per trovare l’osteopata più in linea con le tue esigenze è bene sapere come funziona la visita e quali sono le diverse ragioni per cui rivolgersi all’osteopata.

Prima di tutto, è bene sapere che il trattamento osteopatico è di tipo olistico e mira a portare dei benefici in tutto il corpo ma è anche utile per alleviare lo stress psicologico. Non ci sono controindicazioni e non prevede effetti collaterali proprio perché non vengono utilizzati farmaci di nessun tipo. I trattamenti osteopatici si possono mettere in pratica anche su pazienti fragili perché sono delicati, vengono infatti consigliati anche alle donne in gravidanza che accusano sintomi come mal di schiena o dolori articolari. 

Se ci si vuole rivolgere ad un’osteopata a Milano si può contattare Chiara Fenaroli D. O. BsC che riceve al Centro Medico Euriclea. Presso lo studio di osteopatia di Milano, infatti, l’osteopata effettua trattamenti osteopatici specifici per donne in gravidanza e bambini interessati dalle più svariate problematiche.

Dunque, se stai cercando un osteopata a Milano per te, per il tuo bambino o la tua bambina, o per un’amica in gravidanza, questo è lo studio giusto in cui prenotare un appuntamento.

Quando prenotare una visita con l’osteopata a Milano

Ci si può recare da un osteopata a Milano anche per dolori articolari, mal di schiena, lesioni dovute ad uno sforzo eccessivo e molto altro. Non servirà portare niente con sé ma bisognerà dare tutti i dettagli della propria storia clinica e spiegare quali sono i sintomi, se sono periodici o costanti. L’osteopata valuterà i movimenti generali del corpo, ad esempio come il paziente si siede, come cammina e qual è la sua postura in piedi.

Viene impostato un esame valutativo obiettivo atto ad individuare le zone e le strutture potenzialmente responsabili del sintomo del paziente. Sulla base della traccia disfunzionale individuata dall’operatore si imposterà un trattamento specifico per ogni singolo paziente

Potrebbero volerci diverse sedute per vedere dei risultati: a volte viene fatto un percorso di settimane o mesi in base alle problematiche del paziente. L’obiettivo è quello di riuscire a dare al paziente sollievo e meno dolore nelle zone coinvolte. Se le tecniche osteopatiche non sono abbastanza, l’esperto consiglierà la figura professionale di riferimento da contattare per fare più accertamenti. Dal mal di testa al dolore alla schiena, al ginocchio o a disturbi digestivi, l’osteopata è in grado di dare sollievo e alleviare poco a poco i sintomi. L’obiettivo è quello di arrivare alla natura dei sintomi, in modo da poterli eliminare in modo efficace. 

Perché contattare un osteopata a Milano

Contattare un osteopata a Milano è vantaggioso per diversi motivi. In primis, grazie a questi trattamenti si può avere una migliore postura e capire come mantenerla nel tempo, inoltre si può avere una riduzione del dolore e una maggiore mobilità. Il compito dell’osteopata è quello di alleviare la tensione muscolare, in questo modo migliora anche la flessibilità e il movimento. Viene consigliata infatti per chi ha avuto traumi o infortuni, ma può essere utile anche nelle persone molto stressate e ansiose che vogliono diminuire la tensione in tutto il corpo. Le terapie osteopatiche infatti migliorano il benessere psicofisico e portano benefici sia al corpo che alla mente, soprattutto se si sta passando un periodo molto difficile. 

Viene eliminato il disagio e il dolore legato ad un disturbo ripetitivo che non vuole andarsene, ma a volte ci potrebbe volere un po’ di tempo. Grazie a questi trattamenti possiamo ottenere un miglioramento delle funzioni corporee, un riposo notturno migliore e più profondo, un aumento dell’energia durante la giornata, meno stress e tensione muscolare, ma anche un umore più positivo e uno stato di benessere generale. L’osteopata è in grado di capire la natura interconnessa del corpo umano e utilizza solo tecniche delicate e non invasive per alleviare il dolore. Oltre ad alleviare i sintomi, fa in modo che questi non si ripetano più nel tempo, mettendo in atto il giusto trattamento. Chi si rivolge all’osteopata infatti ha spesso un dolore ricorrente che non riesce ad eliminare innessun modo: i risultati del trattamento possono variare da persona a persona, ma spesso viene sperimentato un miglioramento del benessere generale.

Incontro con l’autore: Aldo Franchi presenta il suo libro

Nella Sala del Camino di Villa Turconi un nutrito numero di persone, ha assistito alla presentazione del romanzo di Aldo Franchi “Un ombra nel destino”.

La copertina del libro

La bella iniziativa è stata dedicata dall’autore all’Associazione Volontari dell’Ambulanza di Lanzo che erano presenti con il Presidente Donato Tilli e altri rappresentanti. Presente anche una nutrita schiera di amministratori comunali con il Sindaco Marcello Grandi.

La trama del romanzo.

un intreccio di situazioni che si dipanano in un periodo temporale tra il 1967 e il 1970 e prendono il via da un amore appassionato nato a Como tra il protagonista e una ragazza palestinese . Un amore che porterà i due giovani in Palestina nel terribile periodo dell’attentato alla Spianata delle moschee. Un susseguirsi di colpi di scena trascinerà i due giovani verso un epilogo amaro e certamente non voluto.

Nota dell’autore

“I miei poliedrici interessi mi hanno portato ad essere chef di fama e dirigente sportivo a livello nazionale, ma la passione che mi accompagna fin da ragazzo è la politica.

Il romanzo nasce da questa passione. Vuole essere una testimonianza che sottolinea colpe e forse anche responsabilità di personaggi storici in un mosaico in continua trasformazione. È dedicato a quella generazione che ha cercato di cambiare il mondo a proprio rischio fino alle estreme conseguenza. “

La cessione del quinto spiegata in modo semplice

La cessione del quinto è una formula di prestito molto comoda che prevede l’addebito della rata del prestito direttamente in busta paga. La particolarità risiede nel fatto per cui l’importo mensile da restituire non sarà mai superiore ad un quinto dello stipendio per consentire al richiedente di potersi fare carico del prestito senza trovarsi in difficoltà. 

Questa forma di prestito è rivolta in particolar modo a dipendenti pubblici e privati o a pensionati proprio perché prevede come requisito essenziale la presentazione di una busta paga o di un libretto della pensione. In alcuni casi, a seconda della cifra richiesta e della situazione finanziaria del richiedente, il prestito tramite cessione del quinto viene erogato anche a precari e dipendenti a tempo determinato ma solo se la durata del contratto è superiore al piano di ammortamento. 

Come valutare la cessione del quinto più conveniente?

Per scegliere a chi affidarti per farne richiesta basta guardarsi intorno. Difatti tra le tante proposte disponibili è importante sapere che puoi ottenere una cessione del quinto con un TAEG più basso, il tasso annuo effettivo globale che indica il costo complessivo di questo tipo di transazione. Il TAEG per la cessione del quinto comprende i costi di istruttoria e di incasso della rataoltre al tasso applicato dalla finanziaria e il costo della polizza obbligatoria. 

Perché bisogna stipulare un’assicurazione? Cosa copre?

La polizza obbligatoria direttamente correlata alla cessione del quinto serve a coprire i casi di perdita del lavoro o di decesso. In questo modo la finanziaria si tutela dinanzi a due eventi di per sé imprevedibili per i quali anche lo stesso debitore è coperto nel caso in cui, per cause di forza maggiore, non fosse in condizione di rimborsare temporaneamente il prestito. Le finanziarie sono convenzionate con i principali istituti assicurativi ma in ogni caso è sempre possibile proporne una che riteniamo più conveniente. 

Come si richiede?

La procedura di richiesta è molto semplice perché, dopo aver depositato i documenti necessari, provvederà a tutto la finanziaria a cui ci siamo rivolti. Questa si impegnerà anche a comunicare l’avvenuta accettazione al datore di lavoro che rilascerà un informale benestare. A seguire lo stesso si impegnerà a trattenere un quinto dalla busta paga del dipendente che verrà destinato al rimborso della rata. 

Quali sono i vantaggi?

La convenienza di questo prestito risiede proprio nella comodità con cui si attiva ma anche dalla facilità con la quale vengono rimborsate le rate. Anziché preoccuparsi della scadenza il richiedente riceverà il suo stipendio decurtato dell’importo dovuto senza correre alcun rischio derivante da sviste o dimenticanze. Inoltre le procedure semplificate permettono di ricevere la somma richiesta in modo rapido senza il bisogno di dover giustificare la liquidità richiesta. 

Difatti la cessione del quinto è un tipo di prestito personale non finalizzato per il quale è possibile anche richiedere una liquidità aggiuntiva a tassi di interesse sempre convenienti. In questo caso il prestito precedente verrà sommato a quello successivo tramite un procedimento di delega e l’istituto finanziante potrà trattenere un massimo di due quinti dello stipendio.