Tornano i cappellini da baseball grazie a Succession, ma i loghi sono fuori

Il cashmere è il tessuto preferito dai super ricchi poiché i rivenditori segnalano un aumento delle vendite e cercano berretti da baseball

Kendall Roy indossa il suo look caratteristico nella seconda stagione di Succession.
Kendall Roy indossa il suo look caratteristico nella seconda stagione di Succession. Fotografia: HBO/Macall Polay

Quali tesori potrebbe tirare fuori l'”1%” dalle calze di Natale il 25 dicembre? Quest’anno è probabile che ci sia un berretto da baseball in cashmere nel mix.

Questo accessorio, caratterizzato dall’assenza del logo, è destinato a diventare un regalo ricercato per i super ricchi, con i rivenditori di abbigliamento maschile, tra cui Mr Porter e Matchesfashion.com, che annoverano i cappelli tra i loro bestseller questo inverno.

L’ondata di popolarità può essere fatta risalire direttamente al dramma della HBO Succession . La piattaforma di moda Lyst riporta un aumento del 45% delle vendite e delle ricerche relative ai cappellini da baseball da ottobre, quando la terza stagione dello spettacolo pluripremiato è arrivata sui nostri schermi. Gli stili senza marchio progettati da etichette italiane tra cui Brunello Cucinelli e Loro Piana sono tra gli stili più popolari.

I membri della famiglia Roy potrebbero essere i fan più in vista del cappello. Indubbiamente, sono i suoi più ricchi; e i berretti non contrassegnati – che indossano in grigio, nero o blu sono disponibili per l’acquisto a prezzi fino a £ 2.400 da far venire l’ acquolina in bocca – hanno goduto di un sacco di spazio durante l’ultimo capitolo di lotte intestine tra questa famiglia miliardaria.

Infatti, in Succession , sembra che tu non possa scendere da un jet privato senza un berretto da baseball sublimemente costoso piantato saldamente sulla tua testona ricca, ma profondamente turbata.

La compassione e i valori della famiglia sono nulli in Roy Land e così anche i loghi. In termini stilistici, la ricchezza è implicita ma mai dichiarata. È segno della costumista Michelle Matland che gli abiti della serie siano tanto profondamente emblematici quanto del tutto insignificanti.

I fan dello show conosceranno il berretto da baseball come un cast regolare: il cappello ha avuto un ruolo da protagonista nelle prime scene di Logan e ha rubato lo spettacolo durante l’episodio finale della seconda stagione, quando la famiglia Roy è salita su un super yacht per divulgare quanto detestavano l’un l’altro. Nella terza stagione, con il disertore Kendall in una disastrosa ricerca per trovare rilevanza culturale, il berretto da baseball gode di ancora più tempo sullo schermo.

Il look caratteristico di Kendall – un completo elegante, scarpe da ginnastica e un semplice berretto da baseball nero – è l’incarnazione stilistica del suo personaggio, che è sia arrogante che con il cuore spezzato, timido e pericolosamente narcisista. Per suo padre, Logan, che indossa il suo in tempi di crisi, il berretto funge da scudo. Serve anche ad assimilarlo ai miliardari della vita reale di questo mondo per i quali il berretto da baseball è diventato un biglietto da visita di stile.

Con e senza logo, il cappellino da baseball ha resistito a un complicato rapporto con la cultura americana. Un tempo simbolo dello sport e delle classi lavoratrici che si divertivano a guardarlo, il cappello è diventato un punto fermo per tutti, dai registi che si riparano dal sole alle celebrità che si proteggono dai paparazzi.

In termini meno fotogenici, ha anche giocato un ruolo cruciale nella campagna di Donald Trump per attirare gli americani di tutti i giorni con i cappellini da baseball tra gli articoli più venduti del merchandising Maga.

Tuttavia, come un articolo di moda rispettabile, il berretto da baseball ha superato tali ostacoli. Si è addirittura evoluto in un oggetto di lusso, con case di moda come Celine e Balenciaga tra quelle a mettere in passerella i cappellini. Mentre gli stili senza marchio sono chiaramente popolari tra i super ricchi – il numero in cashmere da £ 325 di Loro Piana è uno dei preferiti – i loghi non hanno ancora fatto il loro tempo. Sono i cappelli con logo di Balenciaga e Gucci ad essere ancora il Santo Graal per gli appassionati di moda.

Anas: 650 milioni per messa in sicurezza strade

Con la pubblicazione di 35 bandi in Gazzetta Ufficiale, per un totale di 54 lotti, corrispondenti a un valore di 650 milioni di euro, l’Anas (Gruppo FS Italiane) continua l’impegno nell’incrementare la sicurezza della propria rete stradale. Come puntualizza la compagnia in un comunicato, gli interventi riguarderanno il risanamento di ponti, viadotti e gallerie, la sistemazione dei versanti rocciosi e l’allestimento di barriere più performanti.

Nel dettaglio, i bandi per accordi quadro della durata quadriennale sono suddivisi in varie tipologie. La prima fa riferimento alla produzione, fornitura e installazione della nuova barriera NDBA per le configurazioni di bordi ponti e spartitraffico per un ammontare globale di 150 milioni di euro (equamente ripartito in Nord, Centro, Sud e Isole). La seconda attiene ai lavori di manutenzione programmata circa l’effettuazione di lavori di messa in sicurezza di pareti rocciose e della strada sottostante, per un ammontare globale di 160 milioni di euro (ripartito in 16 lotti). 

auto elettrica su strada

Anas prosegue l’impegno per la messa in sicurezza delle strade italiane, con un ulteriori investimento da 650 milioni di euro in 35 bandi.

I lavori

Un’altra è relativa ai lavori di realizzazione e rifacimento della struttura e dell’impiantistica delle gallerie, per un ammontare globale di 180 milioni di euro (in totale 3 lotti), così attribuita per Regione: 12 milioni di euro a Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto; 10 milioni di euro ad Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Sardegna e Umbria.

Inoltre, Anas dispone 32 bandi inerenti ai lavori per l’allestimento di barriere stradali in metallo (in totale 16 lotti) e il risanamento strutturale di opere d’arte (ponti e viadotti per un totale di 16 lotti), per un ammontare globale di 160 milioni di euro (5 milioni di euro per ciascun lotto), suddivisi in ciascuna struttura territoriale, che concernono le Aree di: Abruzzo e Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto e Friuli Venezia-Giulia.

fonte

La Prima del Teatro alla Scala

Inaugura la stagione il Macbeth di Verdi.  Previste 2 mila persone tra platea e palchi, “Ha il valore della rinascita per Milano e per l’Italia tutta”, dice il sovrintendente scaligero Dominique Meyer

Aveva già detto che per lui riuscire a fare questa Prima aveva del miracoloso, vista l’avanzata della pandemia e molti grandi teatri chiusi. Destino diverso per la Scala, che invece come ricorda Meyer “è aperta al pubblico da diversi mesi, abbiamo fatto 5 opere questo autunno, e sempre con il pubblico al completo”.

La situazione “è difficile perché c’è ancora il pericolo del virus, dobbiamo trovare un giusto equilibrio tra la sicurezza per il pubblico e per i lavoratori e la voglia di fare spettacolo”. L’anno scorso, quando al posto dell’opera si tenne uno show tv, fu “una bella soluzione” certo “ma lo spettacolo è condivisione”.

Le decorazioni di Armani

Diecimila rose e tremila orchidee arancioni. È il decor floreale progettato da Giorgio Armani come ‘cornice’ dei palchi del Teatro alla Scala per la Prima della stagione operistica.

Per il Macbeth di Giuseppe Verdi, lo stilista milanese ha progettato un decoro non solo intorno al palco centrale, come negli anni recenti, ma anche tra le file dei 51 palchi più piccoli, come non succedeva dal 2006. Le rose sono di quattro diverse sfumature di arancione e i rami di orchidee sono di varieta’ di Phalaenopsis, Vanda e Dendrobium.

Lo stilista, intercettato al suo arrivo: “Sono molto felice. La Scala è parte nostra, di Milano e di tutti i milanesi quindi la riapertura di questo bellissimo teatro è una cosa che ci riempie di gioia”.

CertiDeal raccoglie 15 milioni di euro per imporre il suo standard di prodotti ricondizionati con una garanzia di 24 mesi.


L’azienda, specialista nella vendita di dispositivi ricondizionati, annuncia un nuovo round di finanziamento destinato a sostenere la sua crescita, tra l’espansione europea e l’assunzione di un centinaio di dipendenti. Tra gli investitori, i partnet storici e il Meridiam Green Impact Growth Fund (GIGF).
(06-12-2021)CertiDeal, tra le principali piattaforme europee nella vendita di smartphone ricondizionati, tablet e accessori, ha annunciato oggi di aver raccolto 15 milioni di euro di finanziamenti guidati dal fondo Meridiam GIGF. Gli investitori storici Inter Invest Capital, MAIF Avenir e BNP Paribas Développement hanno riaffermato la loro fiducia partecipando a loro volta. Questo contributo mira ad accelerare l’espansione europea di CertiDeal.

Dopo il Belgio, la Spagna e l’Italia, dove l’azienda genera adesso delle entrate significative, CertiDeal ha recentemente lanciato il suo servizio in Portogallo e Svezia ed intende continuare la sua diffusione in altri paesi nel 2022. L’azienda punta a distribuire oltre 400.000 prodotti entro il 2023. Per raggiungere questo obiettivo, prevede di assumere più di cento talenti nei settori della logistica, della tecnologia e del marketing nei prossimi 24 mesi.

“Certideal è stata creata con l’obiettivo di fornire uno smartphone ricondizionato in ogni casa europea. Per raggiungere questo obiettivo, siamo stati guidati fin dal primo giorno dalla convinzione che è essenziale affidarsi a prodotti ricondizionati la cui affidabilità e qualità sono imbattibili. Questo requisito ci ha permesso di raggiungere un alto livello di consapevolezza sulla qualità dei nostri prodotti e poterli garantire per 24 mesi, come i nuovi. Questa garanzia unica di 24 mesi rassicura i consumatori e li incoraggia a scegliere un dispositivo rigenerato piuttosto che uno nuovo, dando vita ad un modo di consumare economico ed ecologico al tempo stesso.” commenta Laure Cohen, cofondatrice di CertiDeal.

“Questa raccolta di fondi ci permetterà di accelerare la realizzazione delle nostre ambizioni e di imporre questo standard di garanzia sul mercato del ricondizionamento”.

Meridiam Green Impact Growth Fund (GIGF) è il veicolo di investimento di Meridiam dedicato al finanziamento della crescita delle PMI europee innovative con un impatto positivo e che contribuiscono alla transizione ecologica.

Eric Rey, responsabile di Meridiam GIGF, ha dichiarato:
“Siamo particolarmente lieti di fare di CertiDeal il primo investimento del nostro nuovo fondo Meridiam Green Impact Growth Fund (GIGF). Questa opearzione è rappresentativa della missione globale che si è fissata MERIDIAM, quella di creare un impatto positivo e responsabile attraverso i suoi investimenti. Ci impegniamo ad accompagnare e sostenere lo sviluppo e la crescita di CertiDeal che, come noi, si concentra su soluzioni innovative a bassa emissione di carbonio.”

Dalla sua creazione nel 2015, CertiDeal si distingue per il suo modello unico basato sulla qualità e affidabilità dei dispositivi venduti sulla sua piattaforma. L’azienda ha scelto di risalire la catena del valore rifornerndosi direttamente dagli operatori di telefonia mobile. Questa strategia di sourcing garantisce l’acquisizione esclusivamente di smartphone di alta qualità con una tracciabilità controllata.

Inoltre, e a differenza di un marketplace, CertiDeal realizza nei suoi laboratori parigini, l’intero processo di certificazione: ogni smartphone è testato, verificato e validato da un tecnico prima di essere inviato all’acquirente. Questo processo le permette di offrire dei prodotti ricondizionati che sono fino al 70% più economici e dotati di una garanzia di 24 mesi, uguale a quella offerta per l’acquisto di un nuovo dispositivo.

“Controllare l’intera catena ci permette non solo di garantire la qualità dei nostri prodotti senza dipendere da fornitori esterni, ma anche di controllare ed innovare la nostra offerta commerciale. Nei prossimi mesi testeremo nuove offerte sul sito e nuovi modelli di finanziamento per i nostri clienti per rendere ancora più accessibile l’acquisto di un ricondizionato. Il leasing e metodi alternativi di acquisto, per esempio, sono argomenti al centro dell’economia circolare che ci interessano enormemente.” conclude Laure Cohen.

CertiDeal continua cosi’ la sua ascesa sul mercato europeo dei ricondizionati, nel quale nel 2020 sono stati venduti circa 24 milionidi dispositivi per un fatturato di oltre 6 miliardi di euro.  Le prospettive sono promettenti, dato che il settore dovrebbe raddoppiare entro il 2025 per raggiungere  i 50 milioni di dispositivi venduti (circa il 30% del mercato totale della telefonia). Con una crescita di oltre il 75% nel 2021 e con più di 100.000 smartphone rigenerati ogni anno, l’azienda, membro di French Tech 120, ha come obiettivo quello di raggiungere oltre 1 milione di ordini all’anno nel 2025.

*******
Informazioni su Meridiam
Meridiam è stata fondata nel 2005 da Thierry Déau, con la convinzione che allineare gli interessi del settore pubblico e privato può fornire soluzioni ai bisogni essenziali della comunità. Meridiam è una società Benefit, che come definita dalla legge francese, è specializzata nello sviluppo, finanziamento e gestione a lungo termine di infrastrutture pubbliche sostenibili in tre settori di attività: servizi pubblici essenziali, mobilità sostenibile e soluzioni innovative a basse emissioni di carbonio. Meridiam gestisce attualmente 18 miliardi di dollari in attività e ha più di 100 progetti in gestione fino ad oggi. Meridiam è certificata ISO 9001: 2015, Sustanaibility Rating di livello Advanced da parte di VigeoEiris (Moody’s) e ha sviluppato una propria metodologia per i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) e metodologia di impatto basata sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU (ODD o SDGs).  

Informazioni su CertiDeal:
CertiDeal è una start-up francese fondata alla fine del 2015 da Laure Cohen e Yoann Valensi. L’azienda, membro di French Tech 120, è specializzata ricondizionamento e vendita di smartphone ricondizionati, tablet e accessori. CertiDeal è presente in Francia, Spagna, Italia, Belgio, Svezia e Portogallo. Impiega 55 persone e ha più di 400.000 clienti. Maggiori informazioni sul sito CertiDeal.it

Partner di consulenza:
Meridiam:
 Eric Rey, Yannick Marion, Xavier Ploquin e Grégoire Beraud
BNP Paribas Développement: Anne Toupé
MAIF Avenir: Rodrigue Leroy
Inter Invest Capital: Julien Hugot
Consulenti legali degli investitori: Room Avocats, Ambroise de Lamaze e Justin Gandon
Consulente finanziario aziendale: Alpha Capital Partners, Nicolas Tcherdakoff
Consulente finanziario dell’investitore: E&Y, Emmanuel Picard
Consulenza strategica agli investitori: Emerton, Denis Martin e Sébastien Plessis
Consulente legale aziendale: Moncey Avocats, David Malamed

Make Me! un successo la campagna di equity crowdfunding: raccolti quasi 50 mila euro in pochi giorni

 MILANO – Tener-a-mente Srl Società Benefit, startup innovativa di job matching, 80.000 euro di fatturato in 6 mesi di attività ha quasi concluso la propria raccolta di Equity Crowdfunding lanciata sulla piattaforma Forcrowd (che seleziona progetti ad alta innovazione tecnologica, modelli di economia sostenibile o soluzioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili). 
La raccolta procede spedita ed è finalizzata al supporto degli investimenti in parte già effettuati con lo sviluppo dei prodotti di intelligenza artificiale, all’identificazione di personale altamente qualificato ed alla realizzazione dell’App Make Me!
La soglia target minima di 50.000 euro è stata quasi raggiunta in pochi giorni.

Michele Collini, Amministratore Delegato, ha dichiarato: “abbiamo deciso di fare una raccolta su canali alternativi ed innovativi, lanciando la prima campagna di equity crowdfunding. Stiamo lavorando insieme a primari professionisti per consolidare il successo dei prodotti che stanno rivoluzionando il concetto di job matching. Sento parlare positivamente di Make Me!, negli ultimi giorni sono stato invitato presso diverse associazioni di categoria, ho anche incontrato una rete di 1.800 aziende ed alcuni imprenditori in Brianza tutti interessati ad iscriversi sulla nostra piattaforma. La viralità del progetto sarà garantita anche dalla prossima uscita dell’App Make Me!.”

I soci sottoscrittori di Tener-a-mente, con la loro adesione alla campagna, saranno di conseguenza partecipi dello sviluppo e della crescita del progetto Make Me!.

www.makeme.direct

Company profile
https://1drv.ms/b/s!AsvxD5UQ4a8EhtBeUyUO0zr71RfJcg?e=bGYE5i



CONTATTA L’AUTOREJohn Walter
info@proxteam.com

Notiziabile srls

Che cos’è un telefono VoIP?

Si usa sempre di più, tanti lo preferiscono, ecco di che cosa si tratta…

Un telefono VoIP è un dispositivo o un programma che utilizza la tecnologia basata sul protocollo di voce via internet (Voice over Internet Protocol). La tecnologia VoIP permette agli utenti di effettuare chiamate vocali mediante la banda larga di internet e non attraverso la connessione analogica tradizionale.

Un telefono VoIP può avere lo stesso aspetto di un tradizionale telefono fisso. La differenza sta nel suo funzionamento. Con la tecnologia VoIP, infatti, la trasmissione delle chiamate vocali non avviene attraverso una coppia di cavi di rame fisici ma attraverso internet, sottoforma di pacchetti di dati. Un telefono VoIP può inoltre essere un’applicazione software (il cosiddetto softphone) e non richiedere hardware fisico.

La tecnologia VoIP è incredibilmente versatile per le piccole imprese e i suoi utenti. Questo tipo di linee telefoniche possono essere usate da qualunque luogo e le chiamate possono essere trasferite dai terminali dell’ufficio ai dispositivi mobili senza interruzioni. Una conversazione può evolversi da SMS a chiamata vocale a videoconferenza sulla stessa applicazione.

Se la versatilità, la sicurezza e i prezzi contenuti guidano le decisioni della tua azienda in fatto di tecnologia, allora i telefoni VoIP sono la soluzione che stavi cercando per le tue comunicazioni.

Come funziona il servizio telefonico VoIP?

Per poter usare la tecnologia VoIP per la tua azienda, devi prima sottoscrivere un servizio telefonico VoIP. Il servizio telefonico VoIP gestisce i server che ospitano le chiamate e utilizza la tecnologia del protocollo SIP (Session Initiation Protocol, protocollo di inizializzazione sessione) per connettere le chiamate ad altre reti telefoniche. In questo modo le chiamate VoIP possono essere effettuate tra utenti su qualunque rete telefonica utilizzando VoIP, la rete fissa tradizionale o un servizio di telefonia cellulare.

Gli operatori di servizi telefonici VoIP funzionano in maniera del tutto simile agli operatori delle tradizionali reti fisse: connettono l’utente alle grandi reti di comunicazione che vengono utilizzate per tutte le chiamate che facciamo. La differenza è che questi operatori utilizzano le più moderne tecnologie per garantire la migliore esperienza per l’utente al prezzo più basso.

I servizi VoIP forniscono la tecnologia necessaria per effettuare le chiamate telefoniche VoIP e gli strumenti per rendere tale innovazione accessibile a tutti. La connessione internet a banda larga connette le chiamate ai server dell’operatore VoIP, dove vengono poi instradate verso le reti telefoniche necessarie per completare la chiamata. Tutto questo avviene “dietro le quinte” in maniera automatica e senza interruzioni.

DOMENICA E LUNEDI A ROMA LE PREFINALI DI MISS ITALIA

Esperti del talento e della bellezza stanno selezionando le ragazze. Voto a originalità, social attitude, personalità

A Roma, dopo un anno di pausa, lo scorso week end sono iniziate le prefinali nazionali di Miss Italia. Oggi e domani nel Crowne Plaza Hotel, la patron Patrizia Mirigliani accoglie 175 ragazze provenienti da tutta Italia,nel pieno rispetto delle norme anti Covid.

Il Concorso riparte, dunque, dopo lo stop imposto nel 2020 dalla pandemia: le candidate rappresentano tutto il Paese e sono le vincitrici delle selezioni svoltesi nelle varie regioni, scelte tra un numero notevole di partecipanti, ben 12 mila.

A Roma, una giuria di esperti del talento e della bellezza, sta selezionando venti finaliste per il titolo di Miss Italia e dieci per il titolo di Miss Italia Social. Determinante il contributo dei social: like, visualizzazioni e followers dei profili instagram delle ragazze incidono per il 5% sull’elezione della nuova Miss Italia e per il 50% sull’elezione di Miss Italia Social. La quota restante viene assegnata dalla giuria sulla base di diversi criteri di valutazione quali l’originalità, la social attitude e la personalità.

Nel dettaglio, nella giornata di domenica la giuria ha incontrato le ragazze di Toscana, Umbria, Abruzzo, Marche, Molise, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna. Ieri invece è toccato alle miss provenienti da Piemonte e Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino, Liguria, Emilia Romagna e anche alle 10 Lombarde in gara.

Da giovedì 2 dicembre verranno resi noti i nomi delle 20 finaliste che si disputeranno il titolo di Miss Italia.

CHI SONO I GIURATI:

Ilaria Venturini Fendi, Flaminia Bolzan (psicologa), Allegra Cascinari (psicologa), GJ Squarcia (autore/regista/sceneggiatore), Cristiana Vaccaro (attrice), Giorgia Crivello (influencer Instagram)

Quante ragazze Lombarde verranno scelte per la Finalissima?

Attendiamo il 2 dicembre e lo scopriremo…

In allegato le fotografie delle miss, le foto singole delle ragazze sono state scattate da @markbergamophotographer

Resto a disposizione per ogni chiarimento.

Grazie

Alessandra Riva

  cid:image002.png@01D5A474.26EF3470  di Alessandra Riva

  Esclusivista regionale di Miss Italia Lombardia

  Via per Orio 22, 24126 Bergamo

  www.rialevents.it + 39 3402744170

  P. IVA 03469900165 C.F. RVILSN80S69H509B

  REA BG-395757

NON E’ SOLO UN GIOCO

Esce “Non è solo un gioco”, romanzo dedicato al mondo dei videogames dell’insegnante romana Alessandra Allegretti
Non è un solo un gioco: il romanzo di Alessandra Allegretti pubblicato il 14 ottobre 2021 dalla casa editrice bookabook
(01-12-2021) Un libro per tutti gli appassionati di videogiochi. 

Pubblicato dalla casa editrice bookabook il 14 ottobre 2021, Non è solo un gioco è il romanzo dell’insegnante Alessandra Allegretti. 

Il protagonista è Marco, un ragazzo come tanti appassionato di videogiochi e costantemente in litigio con la famiglia. 
A Natale Marco riceve l’ultimo videogioco alla moda, che lo proietta a Tripoli nei panni del soldato Thomas. 
Liberare un ostaggio a Tripoli, in una missione di spionaggio, diventa anche l’occasione per Marco di mettere in discussione i sentimenti per la sua famiglia. 

Non è solo un gioco è disponibile in tutte le librerie, anche in digitale in formato ebook, sul sito di bookabook e su Amazon. 

Sinossi: Marco è un adolescente come tanti: ama giocare ai videogiochi e sopporta a stento la famiglia, in particolare la madre. A Natale riceve come regalo una nuova Playstation e l’ultimo videogioco alla moda: è l’occasione per rintanarsi nel suo mondo, l’unico dove veramente può sentirsi vivo.  Nella calma della sera inizia finalmente la sua avventura, che lo porta a indossare i panni di Thomas, un soldato arruolato in una missione di spionaggio per liberare un ostaggio a Tripoli. Presto le sensazioni si fanno più vivide, a Marco sembra proprio di essere in Libia: quello che ha iniziato non è solo un gioco e riuscire ad arrivare alla fine della partita non significherà soltanto portare a termine la missione, ma mettere in discussione i suoi sentimenti per quella famiglia tanto insopportabile. 

Alessandra Allegretti: classe 1971, si è laureata in Lettere classiche a Roma. Ha lavorato in una biblioteca digitale, occupandosi di editoria e filologia computazionale, e attualmente insegna materie letterarie in un liceo. Da sempre coltiva la sua passione per la scrittura e recensisce libri sul Web. Nel 2016 ha esordito come scrittrice con il racconto «Non ti voglio più», la notte di un amore da cui ho saputo svegliarmi, pubblicato nella raccolta Amori moderni, edita da RCS. 

About bookabook – bookabook è la prima casa editrice italiana che pubblica libri attraverso il crowdfunding. Nata nel 2014, quella di bookabook è un’editoria innovativa in cui i lettori sono protagonisti della vita dei libri: dopo una pre-selezione qualitativa delle proposte a cura di editor professionisti, i libri vengono proposti alla community di lettori che può accedere alle bozze, interagire con l’autore, scambiare opinioni, mettersi a disposizione per eventi di presentazione. I lettori possono scaricare l’anteprima di un libro e, se desiderano continuare la lettura, possono pre-ordinare i manoscritti inediti nel formato che preferiscono (cartaceo o ebook), contribuendo così a renderne possibile la pubblicazione: i libri che raggiungono durante la campagna di crowdfunding l’obiettivo di 200 copie vengono infatti pubblicati da bookabook. https://bookabook.it/libri/non-solo-un-gioco/
CONTATTA L’AUTORE
ANDREA CODEGA
comunicazione@bookabook.it

SIAM PRONTI ALLA MORTE

Tutto quello che siamo riusciti a fare in soli due mesi, grazie a voi, e quello che potremmo ancora fare, ma solo insieme a voi.

Mille post, cento interviste, 500 articoli, oltre 100 reportage da tutte le piazze, 111 edizioni del TG, centinaia di puntate con i pensatori più illuminati e coraggiosi del nostro tempo, da Ermanno Bencivenga, con il suo “Spazio di Libertà”, a Diego Fusaro, con il suo “Pensare Altrimenti”, passando per Fulgio Grimaldi con “Mondocane” e “O Green o Verde”, senza contare “Grandangolo Pangea” ogni venerdì del grande Manlio Dinucci, e poi le dirette come quella di Robert Kennedy a Milano, o del processo di Assange a Londra, o della settimana intera a Trieste a seguire i portuali, o di Firenze dove nessuna televisione voleva andare, a seguire la vicequestore Schilirò, i convegni come l’International Covid Summit, Sapiens 3, il convegno di Bolzano “Autopsie sui morti post vaccino”, le inchieste come “Papa e Antipapa” ormai avviata alla cinquantesima puntata, ma anche i film censurati da tutti, come Corona Film (a proposito: in replica a grande richiesta stasera, sul canale 262 del digitale terrestre), o “Io sono”, e a breve cinque imperdibili appuntamenti con altrettanti film che fanno riflettere, carichi di significato e di spessore, presentati dal grande filosofo Ermanno Bencivenga, quella televisione che non si usa più da decenni. E poi ancora Massimo Cacciari, Paolo Becchi, le interviste ai danneggiati da vaccino…Tutto questo in SOLI DUE MESI, e Dio solo sa cos’altro perché la mia testa ha un limite e neanche io riesco più a stare dietro a Byoblu, la Tv dei cittadini. So solo che noi e voi oggi abbiamo una televisione, che cresce ogni giorno, che in pochi mesi di vita ha guadagnato la fiducia di milioni di italiani mentre le redazioni dei TG tradizionali chiudevano per mancanza di ascolti, e che se continuerà così, a lavorare bene, l’anno prossimo farà il salto e passerà in serie A. E a quel punto voglio proprio vedere cosa si inventeranno per fermare la voce del popolo e continuare con il soliuto teatrino dei salotti televisivi.Siamo arrivati fino a qui solo ed esclusivamente grazie a voi. Stringetevi la mano, abbracciatevi o fatevi solo dei grandi sorrisi se siete timidi, ma l’Italia è quel Paese dove i cittadini si pagano una televisione di tasca loro perché quelle grandi li hanno stufati. La gente mi incontra per strada, mi ferma, mi dice che a casa loro sono sintonizzati sul 262 e che hanno buttato il telecomando. È tutta brava gente, mi raccontano le storie, le testimonianze che ricevono ogni giorno dagli amici, dai loro stessi cari. E sono storie completamente diverse da quelle che si sentono sui giornaloni e sulle grandi televisioni, sono storie cancellate, che noi invece trasmetteremo fino alla fine, fino a quando non ci chiuderanno. Ma se lo faranno, allora devono essere pronti ad affrontarne ogni conseguenza.Noi siamo stati di parola: non prendiamo i fondi del Governo per distribuire le veline sul Covid, non chiediamo soldi all’Europanon facciamo pubblicità alle grandi multinazionali, ma alle piccole medie imprese italiane e alla brava gente, non siamo legati a nessun partitonon prendiamo un centesimo dalle grosse ONG finanziate dai filantropi multimiliardari. Cerchiamo di fare da soli, di restare indipendenti da tutto e da tutti, tranne che da voi, che ogni mese ci mandate avanti con la generosità che contraddistingue questo grande popolo e con la consapevolezza che siamo l’ultima speranza prima dell’abolizione dell’Articolo 21, cosa che su LA7 Mario Monti ha appena chiesto neppure troppo velatamente.Non ve lo diciamo neanche quello che stiamo passando, i problemi con le banche, le redazioni delle testate di sistema che vanno a cercare tutti i nostri ex collaboratori per strappare loro qualcosa, qualunque cosa con la quale costruire articoli o reportage diffamatori (sì, cara FanPage, lo sappiamo, o credevate che non ce lo sarebbero venuti a dire?), i soldi spesi in avvocati… Sono cose che sopportiamo noi, ogni giorno, consapevoli di avere dichiarato guerra al monopolio dell’informazione. A voi chiediamo solo di sostenerci economicamente e di aiutarci a diffondere il sito e il canale televisivo. Abbiamo sempre un orizzonte davanti a noi di un mese di vita. Se non arrivano più soldi, chiudiamo. In fondo, è così che dovrebbe essere per tutti: o fai un buon lavoro e la gente ti sostiene, o te ne vai a casa. Nessuna testata dovrebbe rimanere aperta contro la volontà dei suoi stessi lettori, grazie ai sussidi pubblici di uno Stato che poi ti presenta il conto.Non cè bisogno che io aggiunga altro. Quello che facciamo parla da solo. Le diffamazioni continue che riceviamo non hanno bisogno di nessun disegnino. Lo sappiamo noi e lo sapete voi cosa bisogna fare adesso.Questo mese siamo sotto. Siamo a poco più di settantamila euro e ne servono almeno il doppio. Se credete che ne valga la pena, sostenete la vostra televisione. Se no fa niente: “Siam pronti alla morte“, come dice il nostro inno nazionale, descrivendo lo stato d’animo che qualunque buon cittadino dovrebbe avere nell’affrontare il suo destino e le sue convinzioni.Io, personalmente, ho fatto tante cose inaspettate e irripetibili nella mia vita, e posso essere soddisfatto. Per molti giornali e molte televisioni oggi vale il ritornello di Daniele Silvestri: “Più giù di così non si poteva andare, più in basso di così c’è solo da scavare“. Invece per noi vale l’opposto: siamo stati coraggiosi, siamo stati epici, abbiamo guardato il mostro negli occhi e non siamo arretrati di un millimetro. Noi possiamo dunque solo scegliere se fermarci o se continuare a salire. In ogni caso, avremo qualcosa da raccontare ai nostri nipotini. Perché ce li avremo, dei nipotini, potete esserne sicuri: la vita andrà avanti, “troverà il modo“, come diceva Ian Malcolm in Jurassic Park. Anche se qualcuno preferirebbe farvi credere che il mondo finirà domani. Ed è per loro, per i posteri, che non possiamo rassegnarci a fare i bravi bambini, tutti in fila per tre.Se però volete che ci fermiamo qui, allora non fate niente, e grazie di tutto.Se invece volete che continuiamo a salire, allora ecco come potete sostenerci.CON BONIFICOIntestazione: Byoblu Edizioni Srls
Iban: IT53F3609201600249883168619
Bic/Swift: QNTOITM2XXX
Importo: quello che volete/potete voi
Causale: donazione libera per la TV dei CittadiniCON CARTA O CON PAYPAL
DONA CON CARTA O CON PAYPAL
ACQUISTANDO I PRODOTTI SPECIALBYOSe non potete fare una donazione, ma ad esempio vi capita di acquistare vitamine o fermenti lattici, allora, senza cambiare le vostre abitudini, comprate le noste vitamine e i nostri fermenti, a marchio Special Byo: avrete la certezza di avere un’altissima qualità e di sostenere nel contempo l’informazione libera. Potete farli ordinare dalla vostra farmacia, oppure acquistarli qui: go.byoblu.com/SpecialByoQui troverete il video per capire di cosa si tratta:
ARRIVA “SPECIAL BYO”. LA LINEA DI INTEGRATORI NATURALI DI QUALITÀ DI BYOBLU.
Un abbraccio forte a tutti. Siete la nostra forza, e noi siamo la vostra.

Claudio Messora

Se questo è un gioco, l’idea di Avviso Pubblico a sostegno del gambling legale

Si tornano ad accendere fari importanti sulla centralità del gioco legale nell’economia italiana ma non solo. Si torna a riflettere sul suo ruolo di difesa dei comportamenti sani, di ambienti ludici trasparenti, di baluardo insomma contro l’illegalità.

È di questo parere Stefano Saracchi, Responsabile dell’Ufficio Giochi Numerici e Lotteria dell’ADM, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, che è intervenuto nell’ambito della presentazione di “Se questo è un gioco”, progetto di sperimentazione che porta la firma di Avviso Pubblico e Fondazione Adventum, che hanno avuto l’idea di creare il portale sequestoeungioco.org.

Si tratta di un passo importante nella concezione positiva del gioco, un segmento della nostra economia che il più delle volte viene criticato e bollato come pericoloso” commentano così, con positività, dalla redazione di italcasino.net.

Il progetto ci sembra intelligentespiega invece Stefano Saracchi a jamma.tvL’informazione è la cosa più importante, l’Agenzia è organo sia di regolazione che di vigilanza. Non si parla più di gioco illegale ma di illegalità nel gioco, che è un approccio completamente diverso. Oggi è importante comprendere che non esiste solo il gioco illegale in quanto tale, ma esistono anche delle infiltrazioni nel gioco legale. Questo ci porta a dover dire però un passo alla volta, già identificare un confine tra ciò che è legale e ciò che è illegale è fondamentale e questo si fa con un’attività di vigilanza molto forte”.

Saracchi pone poi l’accento sull’impegno, inaugurato dal Direttore Marcello Minenna, sulla repressione delle attività criminali legata ai casinò online. È in questo senso che si deve leggere l’ideazione e la messa online dell’App “Gioco Sicuro”. “Un tassello fondamentale nel rapporto tra stato, operatori e giocatori – sottolineano ancora da Italcasino – serve infatti identificare i punti legali, per poi puntare a interventi mirati per capire cosa effettivamente accade nei punti autorizzati”.

Servono infatti controlli capillari, con progetti votati alla sicurezza. “Abbiamo elaborato un algoritmo che permette in maniera certa la segnalazione dei frazionamenti delle giocate ripetute all’interno dei punti scommessa autorizzati. Così se emerge qualcosa che non va lo notiamo. Tutto questo sta portando a una collaborazione molto intensa con la UIF. Dire che il gioco legale non è gioco sicuro non è condivisibile, sicuramente ci sono delle anomalie che noi vogliamo eliminare tendendo alla perfezione”. Questa l’analisi finale di Stefano Saracchi, a conferma un impegno totale di ADM e degli altri operatori per quanto riguarda il gioco legale e sicuro. Un valore per tutti.