RIUSO CHE PASSIONE

Sarà che la sostenibilità e l’economia circolare sono ormai concetti familiari, ma ha un che di sorprendente il boom del resale che stiamo vivendo in questi anni. A tal punto da portare la società di ricerche di mercato GlobalData a stimare che il mercato dell’abbigliamento di seconda mano sta crescendo 11 volte più velocemente della vendita al dettaglio tradizionale. Addirittura, prevede che entro il 2030 varrà 84 miliardi di dollari, più del doppio rispetto al fast fashion.

Il mercato di seconda mano è ormai un business multimiliardario

Dietro, probabilmente, c’è l’esigenza di rispondere a una nuova sensibilità che piano piano si fa largo a partire dalle generazioni più giovani. Il digitale e l’e-commerce su larga scala, poi, hanno fatto da volano alla cosiddetta economia del riuso. Laddove c’era eBay e poco altro, ora sono sorte molte piattaforme specializzate. Per trovare i primi successi clamorosi in questo campo bisogna andare indietro fino al 2008, quando Milda Mitkute e Justas Janauskas in Lituania fondarono Vinted come un sito con cui ricavare qualche soldo dai vestiti lasciati inutilizzati nell’armadio. Oggi è una piattaforma da milioni di utenti in tutto il mondo che nel 2019 fatturava già 1,9 miliardi di euro. Poco più tardi vedeva la luce Vestiaire Collective, azienda francese che nel 2009 dava vita a una piattaforma per vendere e acquistare abbigliamento e accessori lussuosi di secondo mano. Anche lei ha spopolato, ora conta 11 milioni di membri e nel 2021 ha fatto registrare il +85% di ordini. Si può citare anche il successo di Depop, che conta 30 milioni di utenti registrati in oltre 150 paesi e ha 400 dipendenti nelle sedi di Manchester, Los Angeles, Sydney e Milano. Quest’ultima è stata comprata da Etsy, per la bellezza di 1,6 miliardi di dollari.

Gucci, Levi’s e Asos hanno già fatto le prime mosse nel mercato del riuso

Alla luce delle cifre che girano, non sorprende che alcuni giganti della vendita al dettaglio abbiano iniziato a investire nella rivendita. Per esempio, Gucci ha una collaborazione con il sito di spedizioni The RealReal per vendere i suoi accessori e indumenti di seconda mano. Lo storico brand dei jeans, Levi’s, invece ha lanciato la piattaforma Levi’s Secondhand, la quale consente ai clienti di restituire jeans e giacche usati nei negozi in cambio di una carta regalo e di acquistare a loro volta capi di abbigliamento di seconda mano da un nuovo marketplace presente sul sito. Anche l’insegna dell’abbigliamento Asos ha lanciato una piattaforma che rende possibile la vendita di capi di abbigliamento vintage o usati, da parte di etichette indipendenti e negozi vintage.

Alla nuova sensibilità per il riuso, altri trend globali in atto potrebbero in futuro aumentare il ricorso al riutilizzo di abbigliamento e accessori di seconda mano. Infatti, in questi mesi si sta assistendo sui mercati globali a una scarsità di materie prime senza precedenti nella storia recente. Ed è una scarsità che copre trasversalmente molti ambiti: dall’energia, all’edilizia, per arrivare a semiconduttori e altri materiali. E, in futuro, questa situazione potrebbe anche diventare strutturale, nell’ottica di un mondo che deve ridurre gli sprechi e lottare con tutte le forze contro i cambiamenti climatici.

I nuovi ambiti di espansione: il caso Deesup e dell’arredo

Il boom del resale, comunque, non riguarda solo il mondo dell’abbigliamento. Secondo un’indagine di Bva Doxa, infatti, il mercato dell’usato complessivo solo nel nostro Paese ha raggiunto un valore di 23 miliardi di euro nel 2020.

Il mondo delle startup, in questo senso, può essere un ottimo segnale anticipatore per le tendenze future. Guardando al nostro Paese, per esempio, su Mamacrowd ha recentemente raccolto circa 800mila euro in un round di equity crowdfunding la startup Deesup, un marketplace online per la compravendita di oggetti di arredamento vintage selezionati di seconda mano, secondo il principio di economia circolare. L’azienda, fondata dall’ex manager di Groupon, Valentina Cerolini, e dall’ex Eni Daniele Ena, oggi ha messo in piedi un team di 14 persone. Nel corso del 2020 il suo transato si è triplicato rispetto all’anno precedente, con un carrello medio passato da 530 a 810 euro. La società ha spedito oggetti di design in oltre 30 Paesi nel mondo, con oltre il 60% del transato generato fuori dal nostro Paese. Con il round di equity crowdfunding l’azienda vuole ora raccogliere le risorse per svilupparsi ulteriormente con l’obiettivo di affermarsi come nuovo caso di successo in un mercato, quello dell’arredo di seconda mano, che secondo i promotori della campagna varrà 16 miliardi di dollari entro il 2025.

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Inviare email tramite SMTP in WordPress: cosa serve?

La sigla SMTP, non è altro che l’acronimo di “Simple Mail Transfer Protocol”, con cui si intende il metodo di spedizione e di consegna delle email su internet. Questo server invia le e-mail dal mittente ad uno o più destinatari, consente di evitare lo spam e rende ancora più sicura la ricezione delle email.

Il wp mail SMTP è uno strumento utile da utilizzare per chi si occupa di gestire la comunicazione online.

Questi strumenti sono quindi essenziali per il trasferimento delle e-mail, perché si pensa sia un percorso non immediato, ma in realtà è fatto di tantissimi passaggi che si svolgono tutti nella rete. Chi ha un proprio sito web e desidera ad esempio acquisire più contatti può utilizzare più provider per immettere i propri messaggi nella rete. Cosa fare però per i siti WordPress?

Inviare email con WordPress: cosa fare

I siti creati tramite WordPress, software gratuito che consente di gestire un sito online, mette a disposizione la possibilità di inviare email. Su WordPress è presente un’impostazione automatica che consente di inviare messaggi direttamente senza dover installare strumenti aggiuntivi. È così possibile essere sempre aggiornati sui nuovi commenti ricevuti, sulle registrazioni effettuate dagli utenti, ma anche sugli aggiornamenti e sui messaggi ottenuti tramite l’apposito modulo di contatto. L’impostazione automatica di WordPress utilizza una funzione specifica (PHP mail), ma questo non impedisce che alcuni messaggi possano giungere direttamente nella cartella spam, finendo così per essere ignorati dai destinatari.

Ecco allora che torna utile pensare di utilizzare appositi protocolli, come SMTP, per inviare le email.

SMTP in WordPress: come attivarlo

Un server SMTP è utile perché consente di gestire l’invio dei messaggi con precisione e sicurezza. 

Per inviare email con WordPress senza errori e tramite SMTP bisogna:

  • installare un apposito plugin “WP Mail SMTP”;
  • attivare il plugin;
  • entrare nell’apposita sezione “Impostazioni” e selezionare “Email”;
  • entrare nell’apposito menù e configurare WordPress così che funzioni proprio con SMTP.

Questo passaggio è necessario perché, come già detto, WordPress non ha al suo interno un’apposita funzione SMTP. Tramite questo plugin è però possibile inviare, anche tramite WordPress, email che non entrano in contrasto con il sistema, così da evitare che i messaggi finiscano nella cartella di spam o nelle sezioni sbagliate.

Il plugin contiene altre opzioni che consentono di configurare:

  • From Email: indirizzo email da cui inviare le email;
  • From Name: il nome da cui le email saranno inviate in seguito;
  • Mailer: in questa sezione è possibile scegliere se utilizzare alcune funzioni come il “PHP mail” presente di default, un account o altri server. Scegliere questo metodo di default consente semplicemente di inviare messaggi tramite PHP mail, ma senza apposita autenticazione SMTP. L’opzione altri server è quella che serve proprio per attivare il cosiddetto server SMTP che chiederà di inserire anche altri dettagli di configurazione;
  • Return Path: si spunta la casella che consente di abbinare l’eventuale “percorso” di ritorno delle email all’indirizzo di invio.

Poker d’Italia, c’è un milanese tra i grandi giocatori

C’è una grande tradizione italiana legata al mondo del gioco. E il suo centro è tutto nel nord Italia. È qui ad esempio che viene inventato il primo casinò della storia, quello del 1638 a Venezia, anche se oggi sembra esistano solo quelli di Macao, Montecarlo e Las Vegas. 

Eppure l’Italia è una delle tante patrie del gioco d’azzardo. Lo dimostra la particolare classifica stilata da SlotMania, che riassume i grandi nomi tra i giocatori tricolori. 

I casinò online sicuri e le sale da gioco terrestri riscuotono ormai un forte interesse ovunque nel mondo e lo stesso può dirsi dell’Italia. Non a caso, uno dei primi casinò della storia risale al 1638 ed è proprio il Casinò di Venezia. Nel corso degli anni molti sono stati i giocatori italiani che si sono fatti valere nei casinò più importanti al mondo quali quelli di Las Vegas e Macao. Andiamo dunque a scoprire chi sono i 7 giocatori italiani che hanno portato in alto il tricolore nel mondo del gambling.

E tra i primi c’è proprio un milanese: Massimiliano “Max” Pescatori. Nato all’ombra del Duomo nel 1971, il suo soprannome è “Pirata italiano”. Inizia a Campione, dove si nella variante americana del Texas Hold’em. Poi si trasferisce a Las Vegas, per frequentare una scuola per croupier e studiare la variante No Limit Hold’em. Il cammino verso il professionismo parte all’Ultimate Poker Challenge, da lì inizia una carriera che lo vede conquistare più di 4 milioni di dollari. Attualmente è al 3° posto tra gli italiani con più guadagni in carriera.

Altro nome italiano, stavolta piemontese, è Mustapha Kanit, altrimenti conosciuto come Mustacchione. Nato ad Alessandria nel 1991, partecipa ai primi tornei live nella versione Texas Hold’em, sfoggiando uno dei suoi migliori piazzamenti all’Italian poker Tour. Nel suo palmares troviamo due primi posti all’Aussie Millions di Melbourne, per un guadagno di circa 263 mila dollari, e oltre circa 17 milioni di dollari. La vincita più remunerativa, invece, l’ha ottenuta al torneo dell’EPT di Monte Carlo, il Super High Roller: 1 milione e 600 mila dollari.

Nella classifica di SlotMania troviamo poi il napoletano Dario Sammartino, conosciuto anche come Madgenius o Madgenius87, Rocco Palumbo, classe 1968 di Genova, e Valter Farina, uno dei pionieri del poker in Italia con alle spalle ben 30 anni di esperienza. Infine impossibile non citare il sardo Filippo Candio, il cui nome è al quarto posto tra i giocatori italiani più vincenti online e infine Marco Traniello, di Gaeta, che nel 2007 si è piazzato quinto ad un torneo di $10.000 Pot Limit Omaha incassando 156 mila dollari.

IT, ICT e digital transformation: tutte le cose da sapere 

Quando si parla di information technology, letteralmente ‘tecnologia dell’informazione’, si fa riferimento all’insieme di metodi, strumenti e tecnologie necessarie sia per l’uso privato che pubblico degli elaboratori dunque server, computer e mainframe. Ma anche sistemi di archiviazione, data center e smartphone assieme agli altri dispositivi fisici, processi e infrastrutture utili ed elaborare, archiviare e scambiare – in qualsiasi formato – dei dati elettronici. In genere viene utilizzato l’acronimo IT, che però non va confuso con ICT ovvero Information and Communication Technologies. Quest’ultimo indica l’insieme di modelli e tecnologie che offrono accesso alle info tramite le telecomunicazioni. Quindi è più focalizzato su web, tv, radio e smartphone ma anche sistemi satellitari, software e hardware di rete. Senza dimenticare i sempre più popolari servizi e app associate come videoconferenza e formazione a distanza. 

Sui computer l’IT viene impiegata per poter creare, archiviare e usare una stessa informazione in forme diverse. Tra IT e ICT alla fine non c’è una differenza dal punto di vista sostanziale. Mentre ICT è l’insieme di tutte le tecnologie informatiche, IT è quella disciplina che le va a utilizzare. Tutto l’IT di cui hai bisogno si trova su portali specializzati come Kimbrer Computer, che consente di effettuare un confronto rapido e puntuale in merito a una gamma ampia sia di prodotti che si soluzioni operative personalizzate. Spesso oggi si tende a utilizzare la dicitura Information Technology come sinonimo di computer e reti di computer, in realtà originariamente era stato pensato quale definizione per distinguere quelle macchine in grado di compiere poche funzioni da quelle con uno scopo più ampio e che si potevano programmare. 

A che cosa facciamo riferimento quando si parla di Information Technology però nello specifico? Sono molti gli elementi che rientrano all’interno di questo concetto e si stratta di architetture e metodologie, hardware e software dunque apparecchi fisici, strumenti di gestione e applicazioni, ma anche tutte quelle normative di settore che puntano a regolare uso e conservazione dei dati stessi. 

Digital transformation e le altre sfide presenti e future

C’è un altro concetto che si lega a doppio filo alla nostra epoca storica poiché rappresenta un cambio di passo e di paradigma nel settore dell’informatica. Stiamo parlando della digital transformation. Le architetture IT si sono dapprima evolute includendo la virtualizzazione, poi è stata la volta del cloud computing. Dopo il boom conosciuto dal web, con tutto quel che ne consegue in termini di sviluppo di realtà e strutture collegate, oggi IT e ICT sono diventate imprescindibili in qualsiasi contesto. Permettono di ridurre sensibilmente la distanza tra le persone e creano continuamente opportunità di crescita e professioni nuove in grado di incrementare il livello di efficienza in molti settori. Spesso è faticoso per le aziende stare al passo con la tecnologia, ad ogni modo per poter competere e crescere hanno l’assoluto bisogno di attuare una digital transformation che agisce sia sulla trasformazione dei processi operativi, sia sulla customer experience e i modelli di business.

Piattaforma logistica: l’elemento chiave per il successo delle aziende

L’economia va veloce e chi ha un’attività commerciale, sia fisica sia online e oggi i due fattori vanno solitamente di pari passo, si trova a dover l’entrata e l’uscita delle merci. Un’operazione complessa, grazie anche alle mille variabili introdotte dalla globalizzazione il cui slogan è, da decenni, sempre lo stesso: “Think global, act local”. Ogni Paese presenta, in materia di trasporti, norme specifiche e la pandemia ha portato non poche, ulteriori, difficoltà e complessità.

Avere un punto di riferimento per la logistica milano è di fondamentale importanza per un’azienda. Il capoluogo lombardo è, infatti, uno dei punti di riferimento per l’economia italiana grazie non solo all’attività del suo settore industriale, ma anche di quello dei trasporti, dove lo scalo di Malpensa è il primo per quanto riguarda il traffico commerciale aereo.

Perché la logistica è decisiva

Il motivo per cui la logistica è il fattore chiave per il successo di un brand lo si può evincere dai fattori che la definiscono. Si tratta, infatti, di una disciplina che si gestisce il modo in cui una merce si sposta da un luogo all’altro, impegnandosi affinché questo avvenga con i costi più bassi possibili e nel modo più rapido. In tal senso si occupa non solo della gestione del magazzino, che è il punto centrale di una piattaforma logistica, ma anche delle pratiche del commercio nazionale e internazionale, compreso tutto ciò che è legato ai servizi doganali.

Avere i prodotti consegnati con tempismo, puntualità e senza intoppi oggi è un fattore che può determinare il posizionamento di un marchio sul mercato e, nel caso di mancato funzionamento, vanificare l’intero lavoro e gli investimenti fatti sugli altri reparti.

Ciò è ancora più valido al tempo dell’e-commerce e non a caso aziende come Amazon, per citare un nome importante, sono vincenti grazie a un’adeguata gestione della logistica. Fattore che è determinante anche per le realtà medio-piccole.

A fronte di una competenza estremamente settoriale e specialistica, può risultare conveniente, come fanno in molti, esternalizzare questo tipo di operazione, delegando la gestione delle situazioni logistiche a una piattaforma che ha le competenze, ma anche gli spazi, per farlo. Ancora di più in una città importante (e caotica) come Milano.

La gestione del magazzino al centro di tutto

L’elemento chiave per la gestione delle operazioni logistiche è il magazzino, la cartina tornasole per capire se le pratiche legate al trasporto funzionano bene o male. Si tratta, infatti, della struttura che regola il flusso di entrata e uscita delle merci e che si occupa, in sintesi, di ricevere, conservare, distribuire, smistare i prodotti.

Un magazzino richiede uno spazio che spesso può mancare all’interno dell’azienda, così come le competenze per quanto riguarda le pratiche legate alle merci provenienti da paesi al di fuori dei confini dell’Unione Europea (soggette, quindi, al sistema doganale). La soluzione da preferire è quella di un magazzino conto terzi che permette di alleggerire non poco l’azienda mettendola nelle condizioni di avere il controllo logistico della situazione.

I vantaggi, in sintesi, di delegare la gestione della logistica, magazzino incluso, sono:

  • Gestione efficiente dei flussi in entrata-uscita delle merci.
  • Snellimento della gestione delle pratiche interne.
  • Zero burocrazia a cui pensare.
  • Avere un punto di riferimento in situazioni impreviste, come quelle legate all’evoluzione della pandemia ma non solo.
  • Risparmio di tempo.
  • Possibilità di disporre di spazi inferiori.

La logistica è sempre più decisiva in un mondo che vuole tutto e subito. Delegare si rivela, quindi, una scelta da non sottovalutare.

Sabato 1° maggio apertura straordinaria delle mostre di Palazzo Reale, PAC e Mudec, domenica 2 aperti anche i musei civici

Palazzo Reale

In base alle disposizioni governative, l’ingresso a mostre e musei è consentito sabato, domenica e festivi soltanto con prenotazione effettuata entro il giorno precedente la visita

Milano, 29 aprile 2021 – Il prossimo fine settimana è il primo weekend nel segno della riapertura dei luoghi d’arte in città, e i musei e gli spazi espositivi del Comune di Milano riprendono il loro dialogo con la comunità grazie a una serie di proposte, molte delle quali tornano a tessere il filo della programmazione dedicata a “I talenti delle donne”.

In particolare, sabato 1° maggio, Festa dei lavoratori, rimarranno aperti al pubblico i principali istituti espositivi milanesi: Palazzo Reale, il Padiglione d’Arte contemporanea (PAC) e il Museo delle culture (Mudec). Tutte le mostre allestite nelle loro sale saranno accessibili nel weekend previa prenotazione da effettuarsi con le modalità indicate sul sito di ogni singola esposizione entro il giorno precedente la visita. Info su www.palazzorealemilano.itwww.pacmilano.it, www.mudec.it.

I musei civici resteranno invece chiusi sabato 1° maggio in omaggio alla Festa dei lavoratori, per riaprire insieme a tutte le sedi espositive domenica 2, offrendo alla città non solo un viaggio tra le loro collezioni permanenti, ma anche la possibilità di ammirare orare tutte le esposizioni allestite nelle loro sale. Anche qui è necessaria la prenotazione, da effettuarsi su https://museicivicimilano.vivaticket.it entro il giorno precedente la visita.

Prendere un mutuo per la casa non è mai costato così poco

Prendere mutuo casa mai costato cosi poco

Il bollettino mensile dell’Abi: +1,3% a febbraio. In crescita la raccolta (+7,2%) e i prestiti (+5,1%)

 I tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento si mantengono sui minimi storici a febbraio. Il dato emerge dal Bollettino mensile del’Abi, secondo cui il tasso medio sul totale dei prestiti è sceso al 2,24% (2,26% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007).

Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,30% (1,27% a gennaio 2021, 5,72% a fine 2007).

Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,10% (1,18% il mese precedente; 5,48% a fine 2007). 

I prestiti a famiglie e società non finanziarie sono risultati pari a 1.310 miliardi di euro a febbraio con un incremento del 5,1% su base tendenziale.

Il dato è in accelerazione rispetto al +4,9% di gennaio. Nel dettaglio, a gennaio, la dinamica dei prestiti alle imprese non finanziarie è risultata pari a +7,2% (+8,3% nel mese precedente, -5,9% a novembre 2013, il picco negativo). 

Il totale dei prestiti alle famiglie è invece cresciuto del 2,2% (+2,3% a dicembre; -1,5% a novembre 2013).

La dinamica dei finanziamenti alle famiglie è risultata in aumento rispetto al mese precedente per la componente dei mutui per l’acquisto di abitazioni (+2,5% la variazione annua; +2,4% a dicembre), e in diminuzione per quella del credito al consumo (-1,6% contro -0,6% a dicembre). 

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Ultima estrazione del 10eLotto: i numeri estratti oggi martedì 2 marzo 2021

Il gioco del lotto è talmente radicato nella tradizione italiana che anche le sue varianti: Superenalotto e 10eLotto, hanno riscosso un successo immediato al suo apparire. l’istituzione del 10eLotto risale al 2009 e col diffondersi della rete Internet e dei portali di giochi online ora il gioco è disponibile anche online. Controlla i numeri estratti al 10eLotto collegandoti al tuo portale preferito. Le ragioni di questo gradimento sono da ricercarsi nelle regole semplici di immediata comprensione e nella varietà di opzioni.

Prendiamo le estrazioni, ad esempio. Ci si può affidare alle estrazioni ogni 5 minuti se si intende giocare in modalità multipla con molteplici puntate oppure fare riferimento alle tradizionali estrazioni del lotto trisettimanali prendendo in considerazione i primi 2 numeri di ogni ruota, escluse le nazionali. A proposito di estrazioni ecco gli ultimi 20 estratti dal sorteggio del lotto.

Estrazione n. 26 martedì 2 marzo 2021

4             5             6              11           15           17           25           37           42           46
47           48           60           61           67           69           73           74           75           86

Numero Oro: 74               Doppio Oro: 86

È possibile giocare a 10eLotto scegliendo 10 numeri per poi confrontarli con i 20 sorteggiati nella modalità prescelta. La puntata minima è di € 0,50 fino a un massimo di € 200,00 con incrementi di € 0,50. La stessa giocata può essere reiterata fino a un massimo di 50 volte. Giocando online è possibile scegliere anche la modalità di estrazione istantanea e avere l’esito praticamente i tempo reale. Il 10eLotto è un gioco le cui vincite dipendono dal montepremi che, visto il successo riscosso dal gioco, è sempre interessante. A oggi la vincita più alta è stata realizzata a Napoli nel 2010. I fortunati (o il fortunato) vincitori si portarono a casa la bellezza di € 5,3 milioni. Il caso di Andria, del 2019 è ancora più sorprendente. Il fortunato vincitore si portò a casa € 1 milione con una puntata di soli 3 euro.

A partire dal 2014 sono stati introdotti i numeri “Oro” e “Doppio Oro”. Nel primo caso, se esce il numero abbinato all’oro l’importo di una eventuale vincita viene raddoppiato, nel secondo caso, triplicato. Veniamo infine ai numeri ritardatari relativamente al sorteggio classico, ossia il medesimo associato al gioco del Lotto e al Superenalotto.

Tra i numeri ritardatari, infine, segnaliamo il 5, assente dalla ruota di Venezia da 111 sorteggi. Secondo la numerologia il 5 rappresenta l’Uomo Universale, quello ritratto nel celebre “Uomo di Vitruvio” dove l’armonia delle forme del microcosmo (l’uomo vitruviano) trova la perfetta corrispondenza nell’armonia delle sfere celesti.

Imbiancare la casa, la scelta dei colori in base al loro significato

ruolo dei colori

Quando arriva il momento di imbiancare la casa ci sono molti aspetti da considerare affinché il risultato finale sia in grado di soddisfare le personali aspettative. Si avrà infatti l’occasione di dare un colpo di spugna e rivoluzionare certi ambienti che – così come sono – non piacciono più, imprimendo loro una nuova freschezza. I cambiamenti potranno riguardare anche l’arredamento, spinti proprio dalla possibilità di intervenire sul colore delle pareti.

Dal momento che si tratta di un lavoro destinato a modificare l’aspetto e la percezione delle stanze all’interno delle quali passiamo gran parte delle giornate, sarà necessario affidare le operazioni di imbiancatura a un professionista. In questo modo, oltre ad essere garantiti per ciò che concerne materiali e strumenti utilizzati, si potrà essere sicuri che il risultato finale sarà proprio come era stato immaginato.

Le tonalità e gli spazi: toni chiari e toni scuri

Imbiancare la casa non vuol dire solo ed esclusivamente passare una mano di vernice sulle pareti di una o più stanze. Bisogna per prima cosa considerare il colore da utilizzare, in base sia allo stile complessivo del contesto domestico che dell’arredamento prevalente in ciascun ambiente.

La scelta delle tonalità, così come quella degli effetti, sarà connessa alla particolare sensazione suscitata da ciascuna di esse all’interno dello specifico contesto e avverrà in base anche agli spazi a disposizione. Si distingue, in generale, tra toni freddi e toni caldi. I primi sono più adatti ad abitazioni di dimensioni ridotte dal momento che, riflettendo una quantità maggiore di luce, potranno dare la sensazione che le stanze siano ampie. Viceversa i colori caldi e più scuri sembreranno quasi avvicinare le pareti, risultando dunque più adatti ad ambienti grandi.

Per quanto riguarda gli effetti e le finiture la scelta non manca: generalmente si sceglie tra effetto spugnato, stucco veneziano, imbiancatura con rullo o pennello ed effetto graffiato.

Colori, i consigli stanza per stanza

Vediamo adesso una carrellata di colori tra i quali scegliere quando si tratta di imbiancare in maniera non convenzionale le pareti di casa, indicando per ciascuno di essi le sensazioni trasmesse.

Bianco ma senza esagerare

Iniziamo dal bianco, perfetto per qualsiasi ambiente anche se un suo utilizzo eccessivo può dare un tocco troppo impersonale alla casa. Una parete bianca a contrasto con altre di una diversa tonalità renderà l’ambiente stilisticamente perfetto.

Lilla, avorio e rosa per agevolare il riposo

Per le stanze da letto, deputate al relax, bisogna ricorrere a colori tenui e capaci di conciliare il sonno: lilla e avorio ma anche rosa sono dunque l’ideale.

Giallo, ovvero la creatività

Il giallo è invece perfetto per la cucina, poiché è il colore della creatività e dell’energia. Ci fa pensare al sole, ecco perché può essere impiegato anche per valorizzare un bel soggiorno, magari nei toni scuri.

Verde, il legame con la natura

Il verde è il colore della natura, perfetto per un angolo studio o per un soggiorno open space arredato in prevalenza con mobili di legno pregiato.

I colori difficili da gestire

I colori più ‘pericolosi’ da gestire e utilizzare per le pareti sono il nero – più adatto a uffici o ambienti di lavoro, magari alternato a pareti di vetro – e i grigi scuri, anch’essi poco adatti alle case (a meno che non vogliate puntare su un arredamento industriale).

Aziende, PMI e professionisti: i vantaggi dei servizi digitali per lo sviluppo del business

Spesso capita nel mondo del lavoro di aver bisogno di imprimere un’accelerata al business, lasciando da parte lungaggini burocratiche e altre complicazioni. Fare il giro delle banche per effettuare operazioni importanti – alcune sono possibili soltanto in filiale – sottrae del tempo prezioso alle attività di lavoro. E questo nonostante l’importante sviluppo digitale che si è registrato, a tutto tondo, nell’ultimo decennio in particolare nel nostro Paese. Ecco perché è ormai divenuto essenziale dotarsi degli strumenti necessari a spostare il baricentro delle attività direttamente sul web. Un esempio? Occorre aprire un conto business che possa favorire l’esecuzione di qualsiasi operazione sul web. Una regola aurea che vale sia per PMI che per professionisti, aziende e giovani imprenditori riuniti in startup. Il riferimento in particolare è a un prodotto come il conto corrente Qonto, pensato per il business e per intercettare le necessità pratiche di questi tempi moderni.

Qonto, gestione 100% online per semplificare la quotidianità di PMI e professionisti

Ricorrere ai servizi in digitale, specie con l’emergenza sanitaria in corso, è un baluardo di serenità molto importante. Anche le aziende che ancora non avevano compreso il potenziale del digitale si sono dovute ricredere, cogliendo l’occasione di ottimizzare le attività connesse al business. Qonto permette di aprire e gestire il conto 100% online, cosa che un tempo non troppo lontano poteva essere definito come un semplice miraggio. Questa soluzione si pone in maniera diversa rispetto a quanto facevano e fanno i conti ‘tradizionali’. Vengono superati i limiti delle banche, entità fisiche per eccellenza, da un prodotto estremamente comodo e virtuale. Qonto permette sia di aprire il conto corrente che di gestire carte e ottimizzare la contabilità.

Apertura del conto e gestione delle spese: cosa cambia

Molto spesso è proprio l’apertura del conto corrente di tipo tradizionale a rappresentare un ostacolo per il business, tra appuntamenti in banche non sempre immediati e attese infinite per qualche firma sui documenti. Niente a che vedere con la praticità di aprire il conto online, impiegando solo qualche minuto. Tra l’altro, con formule come quella offerte da Qonto, la gestione tramite smartphone rappresenta un’evoluzione tra le più interessanti. Si può sempre tenere ogni cosa sotto controllo, con particolare riferimento alle transazioni.

C’è poi un altro passaggio cruciale per facilitare la gestione finanziaria dell’azienda, ovvero la possibilità offerta dal conto online di richiedere facilmente carte per i pagamenti, sia di tipo fisico che virtuale. Con le carte virtuali, che vengono emesse subito, si possono effettuare comunque solo acquisti in modalità digitale. Per quanto riguarda invece l’emissione di una carta presso una banca tradizionale, i limiti sono di tipo numerico. Generalmente, infatti, è possibile ottenere un’unica carta e un bancomat, mentre Qonto ha la possibilità di rilasciare più carte aziendali.

Con le carte di debito di Qonto si potrà mettere a fuoco una gestione delle spese di tipo ‘collaborativo’, agevolando il reparto amministrativo specie nella fase di rendicontazione, senza mai perdere il controllo sulle entrate e sulle uscite. Con Qonto si può accedere inoltre in qualsiasi momento e in autonomia all’estratto conto, scaricando se necessario le relative ricevute. Senza contare il lavoro di supporto che viene assicurato e svolto, in modo rapido ed efficiente, dal servizio clienti.