FRUTTANDO: Consegna a domicilio di frutta, verdura e pesce

Elite Catering lancia a Milano il negozio online: www.fruttando.net per consegna a domicilio di frutta, verdura e pesce fresco

 

Elite Catering, azienda leader nel settore della distribuzione di prodotti freschi ai migliori ristoranti di Milano lancia www.fruttando.net, il sito dove poter acquistare i prodotti della qualità richiesta dai migliori chef stellati: pesce freschissimo, frutta e verdura di qualità extra e specialità italiane d’eccellenza.

 

(04-05-2020) Elite Catering presenta Fruttando.net, il negozio online dove i clienti possono acquistare frutta, verdura, pesce e specialità italiane di altissima qualità e riceverle direttamente a domicilio entro 24 ore.  L’esperienza decennale accumulata nel fornire i migliori ristoranti di Milano è messa al servizio dei clienti privati che potranno trovare dei prodotti di eccellente qualità e provare un servizio espresso di consegna a domicilio.

Sin dal lancio centinaia di clienti hanno potuto assaggiare l’elevata qualità dei prodotti freschi acquistando su www.fruttando.net  ed hanno potuto sorprendersi del gusto dei veri e genuini prodotti italiani.  La ricerca dei prodotti e la scelta dei migliori fornitori garantiscono assieme alla puntualità del servizio uno standard elevato: lusso, gusto e salute per i palati più esigenti.  Su Fruttando.net potrete trovare esclusivamente prodotti per i più fini gourmand; un prodotto gourmet è molto diverso da quello di un supermercato: il processo è artigianale e tradizionale, senza aromi artificiali, conservanti, colori e sostanze chimiche che sono invariabilmente malsani e inutili. Frutta e verdura vengono scelte accuratamente dalle migliori zone di produzione in Italia e selezionate a seconda del periodo per offrire quei profumi, quei sapori che solo i prodotti genuini italiani possono vantare.  Il pesce ed i prodotti ittici, freschi di giornata, arrivano direttamente dal mare alla tavola unicamente 3 volte a settimana e consegnati in giornata per preservarne il gusto. Tra i prodotti offerti anche le migliori mozzarelle di bufala campana DOP ed una selezione di specialità alimentari di altissima qualità.

L’acquisto su www.fruttando.net renderà speciali tutte le vostre ricette e vi farà gustare i sapori che credevate ormai perduti.

Le app che non possono mancare a chi abita a Milano

 

Tutti noi utilizziamo lo smartphone per moltissime ore ogni giorno, ci viene in aiuto per qualsiasi evenienza. Se ci perdiamo in una zona poco nota della città basta aprire Maps per ritrovare la strada, se non conosciamo il significato di una parola in inglese un traduttore verrà in nostro aiuto e se ci annoiamo abbiamo a disposizione centinaia di app per giocare o per tentare la fortuna sui casinò online, partecipando a partite di giochi da tavolo online, di quelli classici e senza tempo.

Ma se viviamo a Milano esistono app che non dovrebbero mancare nel nostro smartphone perché sono state pensate per rendere ancora più facile la nostra vita quotidiana nella caotica metropoli in cui chi la abita va sempre un po’ di fretta. Vediamo insieme quali sono queste applicazioni imperdibili.

Helbiz Milano

Ideale per chi vuole evitare di prendere la macchina e preferisce spostarsi con un mezzo elettrico agile e veloce. Helbiz è una società italo-americana che mette a disposizione monopattini e bici elettrici in modalità condivisa. Al momento, per la città di Milano, questa azienda mette a disposizione 300 bici e 700 monopattini elettrici che i milanesi possono utilizzare rispettando le regole della viabilità stradale.

Share Now

Un’altro servizio che scommette sulla condivisione come futuro per la mobilità. Nata come Car2Go ha cambiato nome di recente; vanta oltre 150 automobili messe a disposizione degli utenti per essere prenotate da poche ore fino a più giorni. La nuova frontiera dell’autonoleggio.

Moovit

Moovit è una delle app leader nel settore della mobilità milanese che mette a disposizione alternative per chiunque voglia spostarsi in città senza utilizzare un veicolo proprio. Una sorta di guida ai mezzi pubblici che permette trovare il percorso più rapido ed efficiente per spostarsi da un luogo all’altro della città.

TooGoodToGo

Per lottare contro lo spreco alimentare questa app viene incontro ai bisogni di tutti. I ristoratori non buttano via avanzi ma possono venderli a un prezzo ridotto, i consumatori ottengono un pasto low cost e l’app porta a casa un margine ricavato dalla transizione tra ristorante e consumatore. Un’ottima soluzione per acquistare pasti deliziosi ad un prezzo competitivo.

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Un’app che può salvarti la vita, si tratta di un’applicazione per l’emergenza collegata alle Centrali Uniche di Risposta del NUE 112 della Lombardia. Offre la possibilità di effettuare una chiamata di emergenza indicando inoltre la posizione esatta di chi chiama.

Comehome

Se hai voglia di conoscere gente in un contesto informale e tranquillo questa è l’app che fa per te. Chi si iscrive può organizzare feste, eventi, incontri e chi vuole assistervi deve solo pagare la quota decisa dall’host e poi recarsi al luogo dell’evento. La particolarità di Comehome è che le persone non si conoscono tra loro e l’evento è una scusa per fare conoscenza e trascorrere qualche ora in compagnia.

Nibol

Un’app innovativa e sviluppata di recente da un ventiseienne bergamasco. Nibol viene incontro alle esigenze di tutti quei lavoratori che non si recano in un ufficio convenzionale ma lavorano “in remote”, spesso da bar, caffetterie o coworking. L’app viene incontro ai bisogni di quelli che oggigiorno si chiamano “Lavoratori agili” ma anche di studenti o dipendenti autonomi. Con la sua interfaccia simile a quella di Airbnb permette di trovare i bar con WiFi e di prenotare un tavolo da cui lavorare nelle successive ore.

Le migliori app per guardare eventi sportivi in streaming e per prevederne i risultati

Oggigiorno le nuove tecnologie ci vengono incontro per facilitare un’infinità di aspetti della nostra vita quotidiana. Gli amanti dello sport possono trovare app per essere sempre aggiornati sui risultati delle squadre principali della loro disciplina sportiva preferita, oppure per scommettere direttamente dal proprio smartphone, conoscere quote calcio e poter giocare con facilità grazie a web come Starcasinò.

È proprio vero che i progressi nel mondo delle tecnologie ci hanno permesso di poter fruire persino delle partite non solo da un televisore ma direttamente dallo schermo del nostro cellulare di nuova generazione, l’importante è che la connessione a internet sia buona e basta connettersi a un WiFi con fibra per riuscirci.

Normalmente, per vedere le partite degli sport più alla moda e seguiti dal grande pubblico è necessario fare affidamento a servizi di streaming che spesso richiedono che si paghi un abbonamento mensile o annuale, tuttavia iniziano ad esistere anche applicazioni gratuite che permettono di seguire eventi calcistici della Champions League, partite della NBA e tornei di tennis del Grande Slam.

Uno dei vantaggi di poter utilizzare lo smartphone è che è possibile guardare le partite davvero in qualsiasi momento e luogo, può essere durante uno spostamento sui mezzi, in coda ad una cassa o comodamente seduti sul divano di casa. Scopriamo insieme quali sono le migliori app per seguire in diretta le partite della nostra squadra del cuore.

Gli amanti del calcio non potranno fare a meno di DAZN e SkyGo, grazie a cui potranno seguire le partite di Serie A, Liga, Ligue 1, Premier League, Bundesliga. Chi predilige basket, sport invernali come gli sci, ciclismo e motocross troverà ciò che cerca nell’app Eurosport Play. Quelle appena citate sono tutte app a pagamento, che richiedono abbonamenti annuali o mensili.

L’alternativa gratuita è Better, viene incontro alle esigenze di chi vuole assistere in diretta ai suoi eventi sportivi preferiti, basta aprire l’applicazione, indicare le proprie credenziali, avere il conto collegato in attivo ed accedere alla sezione Live. Gli eventi in diretta vengono indicati con un’icona rossa che raffigura un televisore. Il vantaggio rispetto alle app citate prima e persino a RaiPlay e Mediaset Play (altre due piattaforme video che includono tra le altre cose anche eventi sportivi) è che Better è assolutamente gratuita.

E ora veniamo a una domanda che interesserà sicuramente gli appassionati di sport che oltre a seguire le partite in diretta amano anche scommettere sui loro risultati. È davvero possibile prevedere risultati sportivi con un basso margine di errore?

Esiste un’app anche per questo, si chiama Invictus ed elabora, grazie a calcoli statistici, le previsioni del risultati di partite di calcio e non solo. Nel 2019 sono state introdotte novità soprattutto nella versione italiana e l’app arriva a suggerire persino all’utente quanti soldi puntare e su quale scommessa sportiva.

Tra gli altri servizi messi a disposizione nell’attuale versione dell’app si trovano:

  • Uno strumento che indica eventuali cambi repentini di quota
  • Una sezione che mostra l’offerta migliora proposta dai bookmaker per ogni scommessa
  • Le statistiche che danno la possibilità all’utente di aumentare la scommessa già puntata

Invictus è un’app gratuita le cui funzionalità sono accessibili anche dalla versione web e permette di scoprirne tutte le funzionalità per un periodo di prova senza costi. Per accedere basta farlo grazie al proprio profilo Facebook.

 

 

 

Le regole della consulenza SEO: ecco le cose da sapere

SEO

Il pianeta del web è complesso, guidato da flussi di traffico, strategie di marketing e una continua condivisione di informazioni sempre diverse. Per far decollare l’attività del proprio sito, aumentando le visite e i clic in modo virtuoso (attraverso la diffusione di contenuti di qualità, calibrati su un determinato target) è necessario ricorrere a una consulenza SEO. Il motivo è presto detto: visto che le dinamiche della Rete si fanno ogni giorno più sofisticate occorre trovare il modo migliore (e più performante) per mettere a segno risultati concreti. La sola presenza online, fine a se stessa, non è infatti sufficiente: questo vale per il business di un’azienda esattamente come per il blog di un privato. Niente deve essere lasciato al caso: farsi prendere dalla smania del fai-da-te è un errore: bisogna evitare che la decisione di sbarcare sul web e sviluppare una propria nicchia si riveli una perdita di tempo. Per essere trovati dagli utenti, e possibilmente fidelizzarli, occorre intrecciare una rete di contatti e informazioni facendo leva sugli strumenti della modernità. Tutti possiedono smartphone, pc e tablet: tutti sono potenzialmente in grado di ‘viaggiare’ fino all’altro capo del mondo per compiere acquisti o informarsi su un qualsiasi argomento in modo completo.

A caccia di risultati e di un pubblico ampio

Il linguaggio del web non è di facile accesso, soprattutto per professionisti e aziende desiderosi di mettere a frutto le proprie esperienze e conoscenze offrendole a un pubblico il più vasto possibile: rivolgersi al team di una web agency rappresenta la scelta migliore e anche la più veloce per ottenere risultati. La consulenza SEO serve a rendere tutto questo possibile, attraverso un lavoro ‘dietro le quinte’ che mira al corretto posizionamento di un sito sui motori di ricerca e allo sviluppo di contenuti che siano di vera utilità e facilmente fruibili (e leggibili) da qualsiasi tipologia di utente. Le attività intorno alle quali ruota il lavoro del consulente SEO possono essere suddivise in tre categorie principali: copywriting, link building e monitoraggio dei risultati. La prima racchiude le tecniche impiegate per una scrittura dei contenuti che li renda interessanti e appetibili ai motori di ricerca, la seconda invece rappresenta la creazione di una rete di link tutti riguardanti proprio l’argomento da ‘spingere’ mentre la terza è l’attività che permette di controllare i dati relativi ai risultati raggiunti, consentendo di difendere la posizione di supremazia e di programmare la conquista di nuove fette di mercato.

Cos’è la SEO e come sfruttarla a proprio vantaggio

Partiamo dalle basi e analizziamo questo acronimo entrato ormai di diritto nel linguaggio comune: SEO sta a indicare la ‘Search Engine Optimization’ (ottimizzazione per motori di ricerca), un’attività che riunisce le procedure necessarie a far comparire un contenuto in alto nei risultati di ricerca. Come? L’interesse per quel certo argomento da parte degli utenti è condiviso anche dai motori come Google: ogni contenuto viene analizzato ed eventualmente ‘etichettato’ come interessante, pronto per essere veicolato a chi faccia una certa ricerca. La consulenza SEO rappresenta un valido sostegno nel caso in cui si voglia sfruttare la Rete per aumentare il fatturato aziendale o generare traffico intorno a un blog o un sito e-commerce. La parola chiave qui è ‘visibilità’: essere trovati facilmente sviluppa la fiducia intorno a un brand e genera un aumento delle transazioni. Chi invece si trovi in una situazione di stallo probabilmente non ha ancora compreso le potenzialità di questo strumento: chi non viene trovato, in pratica, è come se non esistesse. Inoltre occorre fare mente locale anche sul fatto che oggi il tempo medio di consultazione delle pagine dei risultati (e in generale dei contenuti) si aggira intorno al minuto – a volte sono attimi o secondi – Ecco perché è importante ‘uscire in alto’ e dotare il contenuto di un titolo accattivante, che catturi l’attenzione. Una corretta strategia di digital marketing passa dunque attraverso la consulenza SEO e fa in modo che il sito web sia visitato e vissuto: i prodotti e i servizi offerti, in questo modo possono beneficiare di una vetrina virtuale ampia e luminosa. Il consulente SEO è sempre aggiornato sugli ultimi sviluppi e i trend del web, conosce le strategie e le variabili che influenzano i flussi di traffico, ha talento e passione: l’esperienza, naturalmente, è un valore aggiunto. Questa persona, all’interno di un più ampio team, saprà dare i migliori consigli per fare in modo che un business compia il salto di qualità online.

Sono pronto e più cattivo

Un sorridente Zlatan Ibrahimovic a Casa Milan (Ansa)

«Molto più cattivo». Si è presentato così, Zlatan Ibrahimovic, con il chiaro intento di essere da esempio per i giovani compagni. L’obiettivo è rivalutarli e cercare di tirare fuori il meglio da ognuno di loro, anche facendo un po’ di sano nonnismo e cameratismo: “Arriva un Ibra molto più cattivo, ora ho capito quanto è difficile far crescere i bimbi – scherza il gigante svedese, alla sua prima conferenza della sua seconda vita al Milan – lavorare e soffrire, non tutti sanno farlo. A me piace e per questo lavoro sempre duro, mi aspetto tanto dai miei compagni, a volte anche di più di quanto possono effettivamente dare”. Ibrahimovic sa di non essere il prototipo dell’investimento del fondo Elliott, la cui politica è focalizzata sui giovani. Ed è per questo che cercherà di convincere tutti attraverso i fatti. Perché da Ibra non si attendono solo gol e assist, ma anche una rivalutazione dei giocatori. Di certo non potrà fare miracoli, come spingere il Milan in Champions, ma di certo potrebbe essere uno sprono al miglioramento di qualche talento: “I miei compagni di squadra? Devo entrare in campo e conoscerli, devo capire e provare feeling tra di noi – ha proseguito lo svedese – come sto? Ne ho parlato col mister; non tocco pallone dall’ultima partita ma non c’è problema”. E difatti ieri, nell’amichevole a porte chiuse contro la Rhodense che milita in Promozione, nel 9-0 rossonero c’è stato spazio anche per un gol di Ibra e per un assist a Calhanoglu nei 45’ in cui è rimasto in campo. Segno che, probabilmente, Zlatan è già pronto per scendere in campo anche dopodomani, nel match di campionato dell’Epifania di San Siro contro la Sampdoria (ore 15).

Non sarà un caso, infatti, che la formazione vista nel primo tempo assomiglia molto a quella che potrebbe essere la prima scelta di Pioli: Donnarumma in porta, linea di difesa composta da Calabria, Musacchio, Romagnoli e Theo Hernandez; in mediana Paquetá, Bennacer e Bonaventura, con Suso e Calhanoglu a sostegno proprio di Ibrahimovic. Al termine della prima frazione di gioco ha lasciato posto a Piatek e ha concluso la sua giornata d’allenamento con una sessione personalizzata in palestra. Ibrahimovic, come lecito, ha monopolizzato le attenzioni di tutti, ma non è passato inosservato l’atteggiamento della dirigenza, presente al suo fianco durante tutta la conferenza stampa di presentazione. Nessuna parola proferita da Massara e Maldini, mentre Boban ha preso la parola sul finale sottolineando come l’arrivo dello svedese non possa cancellare la vergogna di Bergamo: “Siamo contenti di poter riabbracciare un personaggio e un giocatore unico – ha precisato – siamo super positivi per l’effetto di Zlatan sulla squadra e sull’ambiente, poi bisogna fare risultati. Non vorrei che ci scordassimo Bergamo, quella orrenda ed inaccettabile sconfitta, non dobbiamo nasconderci dietro le spalle larghissime di Zlatan”. E tra 48 ore si torna in campo.

fonte

Tutta apparenza, niente sostanza

Amo molto Milano, ci sono nata, ma non posso continuare a tacere davanti alle continue esibizioni di sfarzo,  di eventi clamorosi, di iniziative quanto mai discutibili che non rappresentano il vero stato dell’arte in città.

Forse il Sindaco Sala pensa di essere sempre in zona Expo e quindi continua ad esercitare la sua abilità nell’esporre, senza però domandarsi che cosa pensano i milanesi di queste sue iniziative sempre e solo partigiane, perchè per lui l’importante è apparire.

Ora Milano riceverà circa 80 milioni di Euro per l’accoglienza dei migranti, questo vuol dire che ne arriveranno molti e che le periferie della città resteranno ancora luoghi molto degradati che il signor sindaco non visiterà mai.

La città che ha inventato il decentramento amministrativo e lo ha praticato dall’inizio della sua istituzione, vede i nove municipi cittadini, che ora potrebbero gestire meglio e maggiormente il quotidiano delle loro zone, immobili nel loro nulla.

In compenso, forse proprio per incrementare l’apparire di una città che ha perso la sua immagine operosa, sono aumentati i biglietti dei mezzi pubblici e contemporaneamente sono state vietate in buona parte le auto riducendo ad un ghetto tutto ciò che è oltre la seconda cerchia dei navigli.

Dismesse le fabbriche, Milano vive di banche, di moda e di terziario (ma anche quello ora in diminuzione) la gente che abita in periferia e che una volta lavorava in fabbrica, ora si deve accontentare del precariato o di un lavoro in qualche supermercato o centro commerciale, visto che se ne costruiscono continuamente.

Piazza Duomo, il cuore della città, ospita sempre più eventi musicali e comizi politici, ora bancarelle natalizie, ma chi non ricorda il gruppo di persone che ogni sera si trovata in piazza Duomo a commentare i fatti della giornata? Erano pensionati, con tutta la loro dignità di una vita di lavoro e una pensione adeguata, ora i nostri vecchi non discutono più sui fatti accaduti nel Paese perchè ci sarebbe da piangere, raccolgono al termine dei mercati di frutta e verdura, ciò che trovano tra il pattume.

Milano, la città simbolo del lavoro ci racconta solo che il benessere esiste, ma è per  pochi, la maggior parte dei milanesi rimpiange i tempi andati, quando essere operaio era un vanto e una garanzia del vivere dignitoso, il posto allora era fisso e i giovani si sposavano e facevano figli.

Potreste obiettare che i tempi sono cambiati, certo lo sono. Ma una classe politica che ha nelle mani il destino di 60 milioni di persone ha il dovere di pianificare il futuro, fare scelte conseguenti e non deve essere in balia di un organismo superiore (Europa).

La città menegina purtroppo veste una maschera, non è la foto vera di Milano e men che meno di una Italia che langue nella stagnazione. Fino a quanto potrà durare?

Manuela Valletti

 

Fatturazione elettronica: lo stato dell’arte oggi

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Un elevato numero di aziende è arrivato fortemente impreparato all’introduzione della fatturazione elettronica. Ad oggi ancora molte realtà sono costrette ad affidarsi al proprio commercialista per la compilazione e la gestione delle fatture elettroniche. Questo non per carenza di offerte di software adatti, più che altro per timore delle novità. Se anche tu vuoi diventare indipendente sotto questo punto di vista affidati al programma di fattura elettronica facile da usare e disponibile anche a costo zero. Grazie a software di questo genere oggi chiunque può gestire la fatturazione elettronica senza problemi o intoppi di alcun genere.

Come funziona la fatturazione elettronica
Prima dell’avvento della fatturazione elettronica le aziende potevano utilizzare il software che preferivano per la produzione e la gestione delle fatture. Nella maggior parte dei casi si utilizzavano programmi di base, ad esempio quelli per la compilazione di fogli elettronici, inserendo in essi modelli predefiniti per la fatturazione. La novità sta nel fatto che oggi è necessario utilizzare un apposito programma di fattura elettronica per produrre questi documenti. Questo perché tali fatture devono essere prodotte in uno specifico formato (che i programmi per i fogli di calcolo non sono in grado di leggere), inoltre la fattura va inviata al sistema di interscambio, attraverso un canale informatizzato specifico.

Cosa fa un programma di fattura elettronica
Se prima per produrre una fattura era sufficiente un programma per la compilazione del documento, oggi le cose sono assai diverse. In passato era addirittura possibile compilare le fatture a mano, utilizzando appositi moduli. Un programma per la fattura elettronica invece si occupa di tutto ciò che riguarda questo tipo di documentazione: compilazione, invio al sistema di interscambio, controllo della ricezione e dei pagamenti, archiviazione. Di fatto ciò che a molti sembra più complesso è in realtà molto più semplice; i nuovi software permettono anche di controllare le fatture e di conservare le anagrafiche degli interlocutori in appositi data base, per rendere più rapida e sicura la compilazione delle fatture.

Quanto costa un software
Molti professionisti, e aziende, spaventati dalla novità della fatturazione elettronica hanno preferito demandare ad altri la problematica e ad oggi pagano qualcuno per la gestione delle fatture in formato .xml. In realtà invece in commercio sono disponibili software per la fattura elettronica a prezzi vari, alcuni dei quali anche completamente gratuiti. Per chi non ha necessità di attivare servizi aggiuntivi particolari esistono programmi di fatturazione che si occupano dell’intero processo di produzione, invio, gestione e archiviazione delle fatture, completamente gratuiti. Chi necessita di pacchetti aggiuntivi, ad esempio per la contabilità generale dell’azienda, li può ottenere aggiungendo cifre minime da saldare mensilmente o annualmente.

Imparare a gestire le fatture elettroniche
Si tratta semplicemente di aprirsi alle novità, cercando di comprendere che oggi gestire le fatture è in realtà molto più semplice di un tempo. I nuovi programmi per la fatturazione elettronica, soprattutto quelli di un certo tipo, sono semplici e intuitivi da utilizzare e non offrono alcun tipo di difficoltà. Anzi, grazie a questi software compilare le fatture è ancora più semplice di un tempo.

Caro affitti, Milano è seconda in Europa

Milano è seconda solo a Barcellona

Studio del Sicet: canoni aumentati del 10% nell’ultimo anno. Case popolari, cancellato il 38% delle domande per via della nuova legge regionale

Aumentano i canoni d’affitto, aumentano gli sfratti e le persone in stato di bisogno. Cala il volume delle domande esaminate, se si tratta di domande in deroga, e la percentuale degli alloggi pubblici assegnati resta modesta se paragonata alla mole delle richieste. Questa la fotografia dell’emergenza casa a Milano secondo il rapporto presentato ieri dal Sicet, uno dei sindacati degli inquilini, e relativo sia al mercato privato sia all’edilizia pubblica. Per quanto riguarda i canoni d’affitto sul mercato privato «Milano – si legge – è ormai la seconda città più cara d’Europa dopo Barcellona e i canoni nel corso del 2018 sono aumentati in media del 10%». Dati tratti dall’Housing Anywhere European Rent Index.

nel primo trimestre del 2019 si sono rilevati ulteriori aumenti: il canone d’affitto per un monolocale è aumentato del 6,1%, per un bilocale del 4,2% e per un trilocale del 5,3%. I prezzi sempre più alti del mercato immobiliare privato incidono anche sugli sfratti: a Milano e hinterland ne sono stati eseguiti 410 nel 2017 e 2.845 nel 2018. Solo a Milano i provvedimenti di sfratto per morosità nel 2018 sono stati 1.025. Ma il dato più eclatante è quello relativo all’aumento delle famiglie in condizioni di «grave emergenza abitativa» che sono via via entrate nelle graduatorie, un aumento esponenziale perché pari al 536% nell’arco dei 10 anni considerati dalla ricerca. Nel dettaglio, dal 2008 al 2018 si è passati dalle 314 alle 2.016 famiglie in condizione di grave emergenza abitativa. E l’intensificarsi degli sfratti e l’acuirsi del bisogno si ripercuotono sulla richiesta di case popolari, la cui assegnazione è andata a rilento.

Dal 2008 al 2018 le famiglie inserite nella graduatoria per le case popolari sono state in media 24.861 all’anno, sempre secondo i dati del Sicet. Ma negli stessi anni gli appartamenti effettivamente assegnati sono sempre stati meno di mille. Per l’esattezza nel 2018 le assegnazioni sono state 859, pari al 3,4% del bisogno. Gabriele Rabaiotti, assessore comunale alle Politiche sociali e abitative, assicura, però, che il 2019 sarà in controtendenza: «Nell’anno in corso abbiamo già assegnato 1.400 alloggi, un aumento significativo dovuto all’opera di recupero degli appartamenti sfitti». Un passaggio a parte meritano le assegnazioni in deroga: in questo caso, tra il 2015 e il 2018, si è avuto un calo del 52,6% delle domande esaminate. Motivo? L’intervento, nel 2016, della legge regionale che nella sostanza ha eliminato le assegnazioni in deroga.

Alla stessa legge regionale e al regolamento che ne è l’emanazione e che è stato approvato nei mesi scorsi si deve un altro fenomeno riscontrato dai sindacati: a Milano un terzo delle domande esaminate viene cancellato per mancanza dei requisiti e nel 31,3% dei casi questo avviene perché gli stranieri non riescono a procurarsi il documento che attesta la mancanza di proprietà immobiliari nei Paesi di origine e in un altro 6,9% di casi perché non riescono a dimostrare la residenza continuativa in Lombardia negli ultimi 5 anni. Due condizioni poste dal nuovo regolamento.

Fonte

Sigilli al Villaggio di Natale più grande d’Italia

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Parte con il piede sbagliato il primo Villaggio Natalizio di Milano: violazione alle norme sulla sicurezza del lavoro. È questa la motivazione alla base dei sigilli, disposti dalla Procura e messi dagli agenti della polizia locale, a tre delle casette che faranno parte del Villaggio di Natale, l’attrazione per bambini che sta nascendo per le feste di dicembre in un’area dell’Ippodromo di San Siro.

Stando a quanto risulta, i controlli di ghisa e tecnici dell’Ats sono scattati alla fine della scorsa settimana e si sono conclusi con il sequestro di alcuni manufatti: il provvedimento è legato alle condizioni in cui stavano lavorando gli operai al momento della verifica. Il resto del cantiere è rimasto in attività; ed è probabile che a breve l’impresa che sta realizzando i lavori chieda il dissequestro delle casette per terminare in tempo per l’apertura, prevista per sabato 22.

Il Villaggio si riaprirà, ma in questo anno in cui le disgrazie sul lavoro sono purtroppo frequenti, è preoccupante che il Comune non vigili con la massima scrupolosità su ciò che lo vede partecipe.

Milano, il Villaggio di Natale

Dal 22 novembre l’apertura all’Ippodromo Snai San Siro. Boom di like, tra Elfi, Santa Klaus e aree tematiche rigorosamente a tema natalizio.

Milano, 5 novembre 2019 – Prende forma con “indizi” sui social il Villaggio di Babbo Natale, il parco tematico dedicato a Santa Klaus e a tutto il suo universo pronto a fare il suo debutto a Milano, all’Ippodromo Snai San Siro. L’apertura è prevista per venerdì 22 novembre e sui social è già boom di like per i profili de “Il sogno del Natale”. Basti pensare che la sola pagina Instagram dedicata al Villaggio ha già superato i 10mila follower. Ed è proprio sui social che gli organizzatori stanno svelando qualche dettaglio sulle aree e i servizi che i visitatori milanesi (e non solo) potranno trovare. In un’area complessiva di 30mila metri quadrati, organizzati in ”mondi a tema”, attori e ballerini professionisti – nelle vesti di Elfi e puppets giganti – metteranno in scena un vero e proprio spettacolo live (coreografato da Bledar Radonshiqui) e racconteranno aneddoti misteriosi sulle mille e una creatura che popolano questo luogo fatato.

Il Ricovero della slitta (Instagram @ilsognodelnatale)

Il parco comprenderà diverse aree, rigorosamente a tema natalizio. Uno spazio che ha destato molta curiosità sui canali social è sicuramente quello della Grande Fabbrica dei Giocattoli. “Sbuffi di vapore, macchine fantastiche e rumore degli ingranaggi – spiegano i promotori -. Davanti ai tuoi occhi che vedrai costruire trenini, bambole, orsacchiotti, e tamburelli”.

Ci saranno poi la Casa degli Elfi e l’immancabile Casa di Babbo Natale. Uno spazio sarà dedicato al Mondo della Letterina diviso in la Stanza della Scrittura e l’Ufficio Postale: “Dove si ride per poco, si gioca con i colori e si spediscono i desideri dentro piccole buste bianche. Un alveare di caselle che si riempie ogni giorno di letterine indirizzate al Polo Nord”.

Nel parco altre zone visitabili col biglietto d’ingresso saranno Il GiocaMondo con il Labirinto dei Folletti, il Percorso dei Pini e i laboratori al coperto. Nel Villaggio ci sarà un trenino colorato, per grandi e piccini, che ti fare il tour di tutta l’area fermandosi nei vari luoghi da esplorare. Infine c’è il Ricovero della Slitta, con “la lunghissima rampa di lancio che Babbo Natale spicca il volo per i cieli del mondo la notte del 24 dicembre”.

Il parco sarà aperto dal 22 novembre al 30 dicembre. Per l’allestimento è stato scelto un luogo speciale: l’Ippodromo Snai San Siro. Unico nel suo genere, sia per la vastità degli spazi che per la coesistenza di valori ambientali, architettonici e culturali, l’Ippodromo Snai San Siro è stato dichiarato monumento di interesse nazionale e rappresenta per la città di Milano un polmone verde di oltre 600.000 mq e con oltre circa 2.700 alberi ad alto fusto.

Dove

Ippodromo Snai San Siro

Milano, ingresso via Diomede

Orari di apertura

Da lunedì a giovedì dalle 14 alle 21

Venerdì, sabato e prefestivi dalle 10 alle 23
Domenica e festivi dalle 10 alle 21

24/12 dalle 10 alle 18
25/12 dalle 16 alle 22
26/12 dalle 10 alle 21

Come arrivare

IN AUTO

Autostrada A8 (Milano-Varese): uscita casello Milano, direzione Milano Centro/Viale Certosa, seguire per San Siro.

Autostrada A4 (Torino-Trieste): da Torino, prima del casello di Milano proseguire verso Linate, uscire a Settimo Milanese/Via Novara e poi per San Siro; da Trieste, direzione Milano Centro, uscire Viale Certosa, e proseguire in direzione San Siro.

Autostrada A1 (Milano-Roma): superare la “barriera” di Melegnano, tangenziale ovest, uscire a Settimo Milanese/Via Novara e proseguire verso San Siro.

CON I MEZZI PUBBLICI

Utilizzare la linea metropolitana M5 (“linea lilla”) e scendere alla fermata Lotto.

Utilizzare la metropolitana M1 (“linea rossa”), scendere alla fermata Lotto.

Animali

Amici a quattro zampe: Presso le aree esterne del parco è consentito l’ingresso a qualsiasi animale da compagnia al guinzaglio; nel caso di cani di grossa taglia occorre la museruola. All’interno delle strutture è consentito l’ingresso a cani di piccola taglia al guinzaglio o nell’apposito trasportino. I cani guida hanno libero accesso a tutte le aree.

Il sito

Tutte le informazioni e i prezzi dei biglietti su https://www.ilsognodelnatale.it/