Natale nei borghi

La settima municipalità di Milano si identifica ampiamente con l’antico comune di Baggio e, in parte, con Trenno e Cesano Boscone, già capi pieve della zona, ancor oggi in prevalenza rurale e ricca di borghi antichi. La novecentesca chiesa di Sant’Apollinare (Piazza Sant’Apollinare 1) nella cripta ospita dal 1964 il Presepe Biblico, realizzato da Egidio Negrini assieme a vari amici ed operai della Borletti. Il Presepe, oggetto di una elaborazione creativa continua, è unico nel suo genere e racconta con diorami non solo la Natività, ma persino il Vecchio e Nuovo Testamento e accoglie ogni anno gruppi di appassionati e cittadini legati alla tradizione popolare del borgo.

Poco distante, c’è un agglomerato rustico nato intorno a Cascina Linterno del XII sec. (via F.lli Zoia 194) di per sé un ambiente da “presepe”. La chiesetta è della metà del XVIII secolo. All’interno si trovano una scultura devozionale in gesso raffigurante Gesù Bambino, una artistica statua del XVIII secolo in cartapesta con Ecce Homo ed un Presepe contemporaneo con sagome di legno realizzato da Fortunato Miccoli e Alberto Melica

Le visite verranno effettuate nelle giornate di sabato e domenica, dal 14 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025 con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA alla mail: 

nataleneiborghi@civita.art

LE VISITE IN MUNICIPIO 7

Chiesa di Sant’Apollinare in Baggio (Presepe Biblico)

  • Sabato 14, 21, 28 dicembre 2024 e 4 gennaio 2025 alle ore 10,30 e alle ore 16
  • Domenica 15, 22, 29 dicembre 2024 e 4 gennaio 2025 ore 16

Oratorio dell’Assunta presso Cascina Linterno

  • Sabato 14, 21, 28 dicembre 2024 e 4 gennaio 2025 alle ore 14 e alle ore 16
  • Domenica 15, 22, 29 dicembre 2024 e 4 gennaio 2025 ore 16

 Autobus 67 da M1 “Bande Nere”, 49 da M1 “Inganni” e M5 “San Siro”, 63 e 78 da M1 “Bisceglie”

 Per le visite all’Oratorio dell’Assunta di Cascina Linterno – Info : 334 7381384

Facebook: Cascina Linterno (Linterno AgriCultura) – Instagram: Cascina Linterno 

Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri Russo rivela i coinvolgimenti in Siria

Maria Zakharova: Le prove riveleranno il coinvolgimento degli Stati Uniti e di Israele nel “colpo di Stato” in Siria

“Israele parla apertamente del suo ruolo, non lo nasconde. Gli Stati Uniti hanno deliberatamente introdotto sanzioni per molti anni, e ora dicono che i siriani erano scontenti della situazione economica. Ma gli Stati Uniti hanno creato questa situazione.”

Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, ha accusato Washington e Tel Aviv di avere un ruolo attivo nel deterioramento della situazione in Siria, sottolineando che le sanzioni statunitensi hanno aggravato la crisi economica del Paese.

Ha inoltre ricordato che gli Stati Uniti non hanno allentato le sanzioni nemmeno durante la pandemia, contribuendo ulteriormente alla sofferenza del popolo siriano.

T.me/GiuseppeSalamone

STELLANTIS, NUOVO COLPO ALL’INDOTTO: MASERATI CANCELLA GLI ORDINI E YAZAKI LICENZIA 52 DIPENDENTI

Sotto l’albero di Natale la lettera di licenziamento. La multinazionale giapponese Yazaki, produttore di cablaggi per automotive, ha comunicato la procedura di esubero a 52 lavoratori su 75 della sua sede di Grugliasco. Il motivo? Maserati, storico cliente del gruppo nipponico, ha tagliato tutte le commesse perché a sua volta a corto di ordini. E quindi per la società giapponese non c’è più bisogno della logistica né dell’assistenza. Il magazzino torinese dell’azienda infatti è stato trasferito in Campania, nel casertano; il customer care invece viene eliminato del tutto con un tratto di penna. Mercoledì all’Unione industriali di Torino ci sarà un incontro con i sindacati, ma i margini di trattativa sembrano risicati.

Fonte Corriere

ANCHE PER AMNESTY A GAZA È GENOCIDIO 

Ti senti come se fossi un subumano: il genocidio di Israele contro la popolazione palestinese a Gaza. L’organizzazione umanitaria Amnesty International ha deciso di intitolare così il suo rapporto relativo allo sterminio del popolo palestinese che lo Stato ebraico porta avanti da oltre un anno, confermando con prove e documenti quanto già sostenuto dalla relatrice speciale delle Nazioni Unite per i Territori Palestinesi Occupati Francesca Albanese: quello a Gaza è un genocidio. Nel testo, Amnesty parla di un «intento specifico di distruggere la popolazione palestinese di Gaza» attraverso atti quali «uccisioni, gravi danni fisici e mentali e la deliberata inflizione di condizioni di vita calcolate per causare la loro distruzione fisica». 

Musica dei Cieli 2024

Il concerto si svolgerà Domenica 8 Dicembre 2024 alle Ore 16 nella suggestiva Chiesetta di Cascina Linterno, in Via F.lli Zoia, 194 – 20152 – Parco delle Cave – Milano

POSTI LIMITATI e con PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

esclusivamente dal sito:

fino al raggiungimento dei posti disponibili. Non verranno accettate richieste via mail o telefoniche

Autobus 67 da M1 “Bande Nere”, 49 da M1 “Inganni” e M5 “San Siro”, 63 e 78 da M1 “Bisceglie”

Dimitri Grechi Espinoza nasce a Mosca nel 1965 e fin dalla giovane età si avvicina alla musica jazz e allo studio del sax. La sua musica è contaminata dalle culture dell’est Europa, ma anche dalla tradizione jazzistica italiana e americana. Nel 2000 fonda il gruppo di ricerca musicale Dinamitri Jazz Folklore ed inizia una collaborazione con la compagnia congolese Yela wa per una ricerca sulla tradizione della musica di guarigione Kongo. Il collettivo raggiunge nel 2014 il secondo posto come Miglior Gruppo Italiano nella classifica della rivista Musica Jazz. Parallelamente al progetto con il Dinamitri Jazz Folklore, Dimitri porta avanti anche la sua carriera da solista nel progetto OREB, in cui unisce due grandi passioni: lo studio della scienza sacra nelle culture tradizionali e la ricerca sul suono con l’obiettivo di riscoprire lo spazio sonoro dei luoghi sacri. OREB è formato da tre album: il primo è Angel’s Blows del 2014, registrato nel Battistero di San Giovanni a Pisa e prodotto da Ponderosa Music & Arts. Secondo disco del progetto OREB, pubblicato per Ponderosa Music & Arts nel 2016, è Recreatio che viene registrato a Livorno nel Cisternino di Pian Rota, un’incredibile architettura neoclassica. Per il terzo e ultimo disco nell’ambito del progetto OREB, Dimitri torna al Battistero di S. Giovanni a Pisa dove registra nel 2019 The Spiritual Way, un album in cui sceglie «di affrontare il tema delle virtù spirituali, ritenendo importante riproporlo in tempi come questi, apparentemente così poco spirituali.» Nel 2020 si esibisce a JAZZMI per un concerto speciale in cui il suo sax risuona e incanta il pubblico. 

AUSTRALIA: NUOVA LEGGE VIETERÀ AI MINORI DI 16 ANNI DI ACCEDERE AI SOCIAL MEDIA

Fonte: The Independent

L’Australia vieterà ai minori di 16 anni di utilizzare i social media dopo che il Senato ha approvato quella che diventerà una legge senza precedenti a livello mondiale. Ai bambini sarà impedito di utilizzare piattaforme come TikTok, Instagram, Snapchat e Facebook, una misura che il governo australiano ritiene necessaria per proteggere la loro salute mentale e il loro benessere.

La legge imporrà multe fino a 50 milioni di dollari australiani alle piattaforme che non impediscono ai bambini di aprire account. Le piattaforme avranno un anno di tempo per elaborare modalità di attuazione del divieto prima che vengano applicate sanzioni.

I detrattori della legge sostengono che è stata approvata frettolosamente dal Parlamento senza un adeguato esame della questione. Sostengono che la legge non funzionerà e che toglierebbe ai genitori l’autorità di decidere cosa è meglio per i loro figli. Sono anche preoccupati che il divieto potrebbe causare isolamento tra i bambini e privarli degli aspetti positivi dei social media, come la possibilità di restare in contatto con i propri amici.

Jackie Hallan, direttore del servizio di salute mentale per i giovani ReachOut, si è opposto al divieto. Ha affermato che il 73% dei giovani in Australia che accedono al supporto per la salute mentale lo fa tramite i social media.

Redazione

PUTIN, LA DOTTRINA NUCLEARE, LA NUOVA DETERRENZA

Per quanto tempo ancora l’Europa seguirà l’idiozia occidentale? Non è forse giunto il momento di scegliere di stare dalla parte giusta della storia?

L'immagine attuale non ha un testo alternativo. Il nome del file è: skynews-vladimir-putin-russia_6754501.jpg

di Lorenzo Maria Pacini per Strategic Culture Foundation  – Traduzione a cura di Old Hunter

Una nuova dottrina di deterrenza nucleare. Questa è la risposta della Federazione Russa all’ulteriore provocazione della NATO, che ha autorizzato e avviato l’uso di sistemi missilistici a lungo raggio sul territorio russo, attaccando il paese.

Nella logica più semplice ed elementare, questo si chiama “ennesima dichiarazione di guerra”. Nella dottrina militare, è una provocazione volta a verificare certe posizioni del nemico rispetto a certi elementi necessari nell’equazione strategica. Tutto rasenta l’assurdo, perché in una fase così delicata come la transizione tra i governi Biden e Trump, l’establishment americano sembra non avere di meglio da fare che gettare l’intera Europa nel precipizio della distruzione. Ma a Mosca sono più intelligenti.

Da dottrina a dottrina

Diamo innanzitutto un’occhiata alla precedente dottrina militare sulle armi nucleari e la deterrenza, emanata nel giugno 2020 con decreto esecutivo del presidente Vladimir Putin.

Il decreto definisce i principi fondamentali della politica statale sulla deterrenza nucleare, pietra angolare della strategia di difesa del Paese, delineando la visione ufficiale della Russia sull’uso delle armi nucleari, identificando i rischi, le minacce e le condizioni specifiche che potrebbero portare al loro utilizzo, nonché stabilendo linee guida per la gestione della deterrenza.

La deterrenza nucleare è definita come un insieme di misure politiche, militari, economiche e diplomatiche coordinate per dissuadere un potenziale avversario dall’intraprendere azioni ostili contro la Russia e i suoi alleati. La politica, dichiaratamente difensiva per natura, mira a preservare la sovranità nazionale, l’integrità territoriale e la sicurezza dello Stato mantenendo un livello sufficiente di capacità nucleare per prevenire aggressioni e conflitti armati. In caso di conflitto militare, questa politica mira a prevenire l’escalation e a portare le ostilità a una conclusione accettabile per la Federazione Russa.

La Russia considera le armi nucleari uno strumento di estrema necessità, il cui uso è riservato alle situazioni critiche. La decisione di utilizzarle spetta esclusivamente al Presidente, che può, se necessario, informare altre nazioni o organizzazioni internazionali della sua volontà o decisione di farlo. Le condizioni per l’uso includono la risposta a un attacco nucleare o WMD contro la Russia o i suoi alleati, un’aggressione convenzionale che minacci l’esistenza dello Stato o un attacco a infrastrutture critiche che comprometta le capacità di risposta nucleare.

Il decreto identifica poi diverse minacce che richiedono deterrenza nucleare, tra cui lo sviluppo e l’impiego di sistemi di armi avanzate da parte di stati considerati avversari, l’espansione di alleanze militari ostili e la proliferazione incontrollata di armi nucleari. Altre preoccupazioni includono l’impiego di armi offensive vicino ai confini russi e il potenziale uso dello spazio per scopi militari.

I principi guida della deterrenza nucleare russa includono l’aderenza agli impegni internazionali sul controllo degli armamenti, la continuità delle attività difensive, l’adattabilità della strategia alle minacce emergenti, la centralizzazione del controllo statale e il mantenimento di un arsenale nucleare minimo ma sufficiente a garantire la sicurezza nazionale. La deterrenza si basa su una combinazione di forze nucleari terrestri, marittime e aeree, mantenute in uno stato di prontezza costante.

La responsabilità per l’attuazione di questa politica è distribuita tra vari organi statali. Il Presidente guida la strategia complessiva, mentre il Governo si occupa degli aspetti economici, diplomatici e tecnologici per sostenere il potenziale nucleare. Il Consiglio di sicurezza coordina le attività delle istituzioni coinvolte e il Ministero della difesa supervisiona la pianificazione e l’esecuzione delle misure militari.

La Federazione Russa si è dichiarata impegnata a ridurre le tensioni internazionali e a prevenire e disinnescare i conflitti, riservandosi tuttavia il diritto di difendersi con tutti i mezzi necessari, compresa la forza nucleare, contro qualsiasi minaccia esistenziale.

Il nuovo annuncio

Putin ha annunciato la nuova dottrina di deterrenza nucleare, non ancora resa pubblica sui canali governativi ma disponibile in traduzione non ufficiale sui canali Sputnik.

Le differenze più importanti, o meglio le precisazioni aggiunte nel nuovo decreto esecutivo, riguardano i seguenti punti:

  • La natura del nemico, che può essere singolo o un’alleanza o un blocco, ampliandone la definizione, in perfetta coerenza con i ripetuti annunci dei funzionari del governo russo sugli attacchi della NATO e dei suoi paesi membri;
  • Le tipologie di minacce individuate, che si estendono ad un’ampia gamma di sistemi strategici, integrando anche le tecnologie spaziali;
  • La mappatura dei domini, ridefinendo la vicinanza alla Federazione Russa e ai suoi sistemi militari.

La semplificazione e l’aggiornamento della dottrina della deterrenza nucleare rappresentano un importante avvertimento per l’intero Occidente: la Russia è pronta per una guerra nucleare.

Il Presidente ha fatto riferimento ai sistemi missilistici ipersonici russi precedentemente non divulgati, Oreshnik, che non sono stati una piccola sorpresa per l’Occidente, che si era invece concentrato sulle informazioni che il Cremlino aveva fatto trapelare per distrarre dalla sua preparazione per un conflitto diretto. Un sistema, l’Oreshnik, in grado di raggiungere Mach 10, superando i sistemi di difesa occidentali a noi noti.

L’annuncio è stato ribadito dalle parole di Putin del 21 novembre, quando si è rivolto al mondo lanciando un vero e proprio ultimatum:

“Ripeto: stiamo testando il sistema missilistico Oreshnik in condizioni di combattimento in risposta alle azioni aggressive dei paesi della NATO contro la Russia. La questione dell’ulteriore dispiegamento di missili a medio e corto raggio sarà decisa da noi in base alle azioni degli Stati Uniti e dei suoi satelliti. Gli obiettivi da colpire durante ulteriori test dei nostri ultimi sistemi missilistici saranno determinati da noi in base alle minacce alla sicurezza della Federazione Russa. Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei paesi che consentono all’Ucraina di usare le loro armi contro le nostre strutture e, in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo altrettanto deciso e speculativo. Raccomando alle élite al potere di quei paesi che hanno in programma di usare i loro contingenti militari contro la Russia di pensarci seriamente”.

Alla follia dell’egemone americano, Putin risponde appellandosi ai paesi europei, che sono ben consapevoli di essere quelli che saranno sacrificati in una guerra fratricida senza precedenti. Per quanto tempo ancora l’Europa seguirà l’idiocrazia occidentale? Non è forse giunto il momento di scegliere di stare dalla parte giusta della storia?

La Russia, quindi, risponde con un contrattacco e una promessa: continuiamo a usare armi ‘convenzionali’, perché riserviamo il dessert nucleare a un momento migliore. La scelta del menù spetta all’Occidente.

Lorenzo Maria Pacini

Link alla fonte: https://strategic-culture.su/news/2024/11/23/putin-the-nuclear-doctrine-the-new-deterrence-ultimatum-to-europe/

 

VIA LIBERA A PALAZZINARI E SPECULATORI EDILIZI: APPROVATA LA “SALVA MILANO”

La Camera ha approvato la controversa legge “salva Milano”, sostenuta da centrodestra, PD e Azione, ma osteggiata da M5S e Alleanza Verdi-Sinistra. Nato come una evidente sanatoria che condonava i grandi abusi edilizi sotto inchiesta a Milano, il provvedimento è poi stato trasformato in una “interpretazione autentica” delle norme urbanistiche su richiesta del sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala (PD).

La norma interviene proprio sulle disposizioni urbanistiche che i pm di Milano ritengono violate, per le quali sono state aperte una ventina di indagini.

Tra gli esempi più emblematici, le nuove costruzioni fatte passare per “ristrutturazioni” e le grandi operazioni realizzate con autocertificazioni (SCIA) anziché con piani attuativi.

La palla passa ora al Senato.

Fonte

📖La presentazione del libro di Elena Basile “L’Occidente e il nemico permanente”

(19 novembre 2024, Ambasciata della Federazione Russa )

Il 19 novembre 2024, presso l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, si è svolta la presentazione del libro “L’Occidente e il nemico permanente”, opera della politologa, scrittrice e giornalista pubblicista Elena Basile, già Ambasciatrice d’Italia. Come moderatore è intervenuto il Presidente dell’Istituto Italia-BRICS, nonché ex senatore della Repubblica Italiana Vito Rosario Petrocelli.

A dare inizio all’evento è stato l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Alexey Paramonov, con il suo discorso di benvenuto:

“Nel suo libro, Elena Basile presenta quella che è la sua visione in merito a tre importantissime questioni: la guerra in Ucraina, il conflitto arabo-israeliano e la situazione all’interno dello spazio mediatico attuale. Sarebbe superfluo parlare di quanto questi aspetti siano interconnessi, e di come questi due drammatici conflitti della contemporaneità siano in realtà una conseguenza delle scellerate ambizioni all’egemonismo, così come dell’assenza dei più basilari fondamenti di integrità, onestà e spirito etico in coloro che rappresentano l’Occidente.

L’analisi nitida e onesta che Elena Basile propone con grande chiarezza fornisce le basi per poter comprendere le cause di quanto sta accadendo. Non è stato il 24 di febbraio 2022, né il 7 di ottobre 2023 che tutto questo ha avuto inizio. Per riportare il mondo alla verità e alla realtà dei fatti, serviranno approcci diversi e persone diverse. Di queste persone ce ne sono sempre di più, ed Elena Basile sta dando un grande contributo a questo processo.”

All’incontro hanno partecipato numerosi rappresentanti del corpo diplomatico, accademici e politologi, esponenti del mondo della cultura, personalità pubbliche, ma anche giornalisti russi e italiani. L’evento si è poi concluso con una sessione dedicata a domande e risposte

I PESCATORI NORVEGESI HANNO CATTURATO UN SOTTOMARINO AMERICANO

Il 13 novembre 2024, vicino a Tromso, in Norvegia, il peschereccio Oigutt, a caccia di ippoglosso, ha catturato accidentalmente con le sue reti un sottomarino della marina statunitense USS Virginia. L’elica del sottomarino ha trascinato le reti per due miglia nautiche prima che si staccassero. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma l’incidente ha sollevato molte domande.

Per i pescatori, tutto il pescato è andato perso, con conseguenze potenzialmente negative sul loro reddito. La pesca su piccola scala è particolarmente vulnerabile a tali interruzioni.

Per la NATO, l’incidente ha sottolineato l’importanza strategica delle acque artiche norvegesi, che fungono da punto chiave di monitoraggio per l’attività navale russa.

Questo incontro casuale ha ricordato a tutti il delicato equilibrio tra operazioni militari e attività civili in mare. Per quanto tempo i pescatori potranno “coesistere” con tali risorse strategiche?

Fonte Info Defense